giovedì 8 gennaio 2009

Soru: la sfida per le Regionali è fra me e Berlusconi

Le elezioni regionali in Sardgna saranno "uno scontro Soru-Berlusconi per interposta persona". E' l'opinione del governatore uscente dell'isola, Renato Soru, ricandidato alla guida dello schieramento di centrosinistra che se dovesse vincere interromperebbe "l'idea di un sempre vittorioso Berlusconi. Se vinciamo - afferma Soru in una intervista che sarà pubblicata sull'Espresso - il centrosinistra ha una ragione in più per considerare che la sconfitta non è per sempre. E che si può tornare a vincere e battere Berlusconi. Come ha fatto Prodi per due volte".
Soru illustra il suo programma "nettamente di centrosinistra. Basato sul bene pubblico: territorio, sanità, istruzione. La destra vuole privatizzare la sanità, noi abbiamo rimesso il bilancio a posto e aperto nuovi ospedali, riportato in Sardegna i detenuti con problemi psichiatrici. Abbiamo aiutato le persone non autosufficienti come mai era successo, con oltre 20mila progetti personalizzati, dai 3mila del 2004. Sono assistiti loro e le famiglie, sollevate finalmente dai costi".
Quanto alla questione del conflitto di interessi che lo riguarderebbe, Soru osserva: "Ho risolto la questione...". E rifiuta il paragone con Berlusconi: "Non c'è paragone possibile tra me e Berlusconi: lui è premier e titolare di una concessione pubblica per cui è incompatibile, controlla l'intero apparato mediatico. Nel 2004 non sentivo il problema di un conflitto di interessi. Tiscali non aveva concessioni regionali né finanziamenti pubblici. Per qualche tempo ho pensato bastasse non intervenire nella mia società. Ma ho chiesto a Guido Rossi di aiutarci a scrivere una legge regionale sul conflitto di interessi. Ora quella legge c'è. Non ancora imperativa, ma ho fatto come se già lo fosse. Berlusconi risolve il problema uscendo dal Consiglio dei ministri, io ho tolto il mio nome dal libro soci, c'è quello del fiduciario. Le azioni sono totalmente nella sua disponibilità, ci siamo impegnati a non scambiarci informazioni e direttive. è come se avessi intestato la mia casa e i miei risparmi a un altro: quanti farebbero lo stesso? Io - insiste Soru - di Berlusconi mi sento diametralmente l'opposto".
Quindi racconta del primo incontro con l'attuale premier: "Al Quirinale anni fa, durante un ricevimento per re Juan Carlos. Per la Sardegna non ha mai fatto niente. Una volta mi disse: 'Alla regione ho regalato tre musei: quello del cactus, del fico d'india e del rododendro, quando li viene a vedere?'. Gli ho risposto che avrei preferito che prendesse la residenza fiscale da noi. Vorrei anche che trovasse il tempo di una visita in regione: in cinque anni mai un incontro nella casa di tutti i sardi".
Sul suo sfidante Ugo Cappellacci, il goveratore uscente dice: "Si presenta come nuovo, ma non lo è. è stato assessore nella giunta di centrodestra che aveva accumulato in un anno un deficit record di un miliardo e 300 milioni di euro. Non conosce la Sardegna. Sarà uno scontro Soru-Berlusconi per interposta persona. Quando ho vinto la prima volta, il governo Berlusconi era già in crisi. Ora c'è Berlusconi trionfante che pensa di potersi prendere la Sardegna. 'Faccio sapere ai sardi che noi ci occupiamo amorevolmente dei problemi della loro isola'. Sa di chi è questa frase? Di Benito Mussolini, l'ho ritrovata nella biografia di Emilio Lussu scritta da Giuseppe Fiori. Berlusconi dice la stessa cosa: ci penso io. Noi diciamo: no, alla Sardegna e a noi stessi pensiamo da soli".
Se Soru vince "si interrompe l'idea di un sempre vittorioso Berlusconi. Se vinciamo il centrosinistra ha una ragione in più per considerare che la sconfitta non è per sempre. E che si può tornare a vincere e battere Berlusconi. Come ha fatto Prodi per due volte", conclude.


SONDAGGIO: Renato Soru futuro leader del centrosinistra: siete d’accordo?VOTATE http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/d_4087.jsp

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ho appena visto in TV la presentazione da parte del nano di Arcore del candidato delle destre alla guida della nostra Regione, quello sconosciuto, quell’ex Assessore al Bilancio della giunta Masala che porto i bilanci Regionali in perfetta linea con i parametri Argentini, quello col nome corto e il cognome straripante di doppie, intervenuto per soli 7 minuti, oltre ad avermi fatto tenerezza, più che un candidato alla guida di una regione sembrava uno di quei cagnolini con la testa semimovente che in passato si posizionavano sul retro delle automobili.
Dio, se esisti salvaci.
a.m.

Anonimo ha detto...

Io non ho bisogno di altri argomenti oltre l'operato di Soru in questi quattro anni e mezzo, ma a molti altri servirebbe una rinfrescatina su quello che è stato 'capace' di fare il centro-destra e di quello che realisticamente si prospetta per tutti noi nel caso che vinca queste elezioni.
Però non posso trattenermi dal dire che Soru sbaglia quando in questa campagna elettorale alimenta lo scontro con berlusconi, perchè rischia di spostare l'attenzione, che andrebbe focalizzata sul suo programma, su uno scontro che sembra quasi una questione personale e non politica.