lunedì 9 dicembre 2013

Risultati Primarie PD 2013 seggio di Ussana

Primarie PD 2013 seggio di Ussana:

Votanti 122

Cuperlo 34 (27.87 %)
Renzi 65 (53.28 %)
Civati 23 (18.85 %)

Grazie alle 122 persone che sono venute a votare e grazie anche alle persone che ancora una volta hanno messo a disposizione il loro tempo affinchè si scrivesse una nuova pagina di democrazia.


http://www.primariepd2013.it/ 

http://www.primariepd2013.it/
 

lunedì 25 novembre 2013

Primarie PD 8 Dicembre al Centro Polifunzionale

http://www.primariepd2013.it/

Si vota dalle 8:00 alle 20:00 al Centro Polifunzionale di via Branca, 2 - Ussana.
Hanno diritto di voto le cittadine/i e le elettrici/elettori che hanno compiuto il sedicesimo anno di età.


* I ragazzi tra i 16 e i 18 anni, gli studenti, i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede per motivi personali, debbono obbligatoriamente registrarsi online per poter esercitare il diritto di voto. Per tutti la registrazione online si potrà effettuare fino alle ore 12:00 del 6 Dicembre 2013.

Ricordati che prima di prendere la scheda elettorale ti sarà richiesto di firmare l'albo degli elettori delle Primarie e la normativa sulla privacy.
A riguardo l'appello sottoscritto al momento della registrazione per poter votare recita:
"Noi, democratiche e democratici, iscritti ed elettori del PD, scegliamo con le Elezioni primarie il Segretario nazionale e la nuova Assemblea nazionale del Partito Democratico. Lasciamo il nostro segno per decidere il futuro del PD e dell'Italia."

Art. 10 comma 1 del Regolamento congressuale
1. Possono partecipare al voto per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea Nazionale, tutte le elettrici e gli elettori che, al momento del voto, rientrano nei requisiti di cui all'art. 2. comma 3, dello Statuto, ovvero le elettrici e gli elettori che "dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell'Albo pubblico delle elettrici e degli elettori".

Statuto nazionale del PD
Art. 2 comma 9
Sono escluse dalla registrazione nell'Anagrafe degli iscritti e nell'Albo degli elettori del PD le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti, all'interno delle Assemblee elettive, a gruppi consiliari diversi da quello del Partito Democratico.

Recati al tuo seggio munito di un documento d’identità e della tua Tessera Elettorale, nonché di 2 euro di contributo per le spese organizzative (gli iscritti al PD non hanno quest’obbligo) e ti sarà consegnata la scheda elettorale per esercitare il tuo diritto di voto.

I siti dei candidati alle Primarie: Gianni Cuperlo, Matteo Renzi, e Giuseppe Civati.

Buone primarie a tutti!

sabato 9 novembre 2013

Convocazione assemblea iscritti per l’elezione del candidato a Segretario Nazionale e per l’elezione dei delegati alla Convenzione provinciale


L’assemblea degli iscritti è convocata per VENERDI’ 15 NOVEMBRE con inizio alle ORE 18.30 presso il circolo PD “A.Gramsci”, con il seguente programma dei lavori:

h. 18.30 Inizio lavori (proposta e votazione presidenza, nomina componenti di seggio, comunicazioni del Segretario di circolo):
h. 18.45 Presentazione linee politiche programmatiche collegate ai candidati,
h. 19.45 Dibattito;
h. 20.15 apertura dei seggi:
h. 20.45 chiusura dei seggi;
h. 20.50 Scrutinio votazione Segretario Nazionale e nomina delegati alla Convenzione Provinciale:
h. 21.00 Chiusura dei lavori.

Cogliamo l’occasione per invitare gli iscritti a coinvolgere i nostri simpatizzanti che potranno assistere ed intervenire ai lavori.
Visti i tempi contingentati preghiamo la massima puntualità.
Con l’augurio di buon lavoro ti salutiamo cordialmente,

Il Segretario di Circolo
Gino Argiolas

8 dicembre 2013, io voto perche'

Carissima, carissimo,
le Primarie sono aperte. Prende il via il percorso che ci porterà all'8 dicembre, quando iscritti ed elettori del PD potranno votare per scegliere il Segretario nazionale e la nuova Assemblea nazionale del Partito Democratico. In quel giorno tutti potremo lasciare il nostro segno per decidere il futuro del PD e, possiamo dirlo, dell'Italia.

Siamo l'unica formazione politica che ha scelto di riconoscersi come partito e di unirsi in nome della democrazia. La sfida che ci attende per il futuro dell'Italia e per la qualità della nostra democrazia è troppo alta e importante. Per questo, ancora una volta, rinnoviamo il nostro patto fondativo. L'8 dicembre

Qui trovi alcuni strumenti affinché le nostre Primarie siano una bella festa democratica. Vogliamo condividerli con te perché ci possa dare una mano a diffonderli.

1. La campagna di comunicazione
Abbiamo scelto una forma semplice, privilegiando la visibilità delle informazioni essenziali. Fissando l’obiettivo dello slogan sul perché ciascuno voterà prima ancora che su per chi sceglierà di votare. #Iovotoperché, una formula volutamente aperta. Clicca sull’immagine per scaricare e condividere anche su Facebook e Twitter. 
2. Il sito primariepd2013.it 
E’ il luogo dove saranno pubblicate tutte le informazioni utili per sapere come e dove andare a votare. Si potrà trovare il proprio seggio, oltre ai documenti che regolano il procedimento elettorale. Inoltre sono raggiungibili i siti dei candidati alle Primarie: Gianni Cuperlo, Matteo Renzi, Gianni Pittella e Giuseppe Civati.
Conosciamo bene l’opinione diffusa sul finanziamento della politica. Ma siamo anche stati i primi a contribuire al suo ridimensionamento e ad adottare la trasparenza dei bilanci come nostra cifra distintiva. Stiamo lavorando in Parlamento per l’approvazione di una nuova legge che segni un cambio di passo decisivo. Per questo abbiamo deciso di aprire la possibilità di partecipare alle Primarie anche con il proprio (piccolo) contributo economico per una politica pulita e sobria. Clicca su  per scoprire come. 
Speriamo che sia un modo utile per fornire le informazioni necessarie, per rendere semplice il voto, per essere in tantissimi l’8 dicembre. Per tutto questo abbiamo bisogno anche di te. 
Ci preme, da ultimo, darti qualche informazione sulla gestione delle comunicazioni che potrebbero arrivarti da qui al giorno delle Primarie in quanto il tuo nome è inserito nel nostro database. Per quanto riguarda email in arrivo dai singoli candidati è stato stabilito che non ne possano essere spedite più di una alla settimana. Per parte nostra, invece, ti terremo informato ogni volta che ci saranno novità importanti che potrebbero interessarti. Una formula che non determinerà alcuna invasione della casella mail, dunque. In ogni caso se non desideri ricevere ulteriori comunicazioni clicca qui e sarai immediatamente cancellato. 
Grazie mille fin da ora per il tuo impegno e per il tuo aiuto. Buone Primarie! 
Guglielmo Epifani

lunedì 16 settembre 2013

Primarie del centrosinistra al Centro Polifunzionale

Le primarie del centrosinistra per la Presidenza della Regione Sardegna si terranno a Ussana, come consuetudine, al Centro Polifunzionale in via Branca. Si vota Domenica 29 Settembre 2013 dalle 08.00 alle 20.00. Qua trovate i candidati e qua il regolamento completo.
Ricordiamo che la partecipazione alle primarie è aperta a tutte le elettrici e gli elettori in possesso dei requisiti previsti dalla legge.
Possono inoltre partecipare al voto:
1) i giovani che alla data del voto delle Primarie, abbiano compiuto il sedicesimo anno di età;
2) le cittadine/i dell’Unione Europea residenti in Sardegna e le cittadine/i di altri Paesi in possesso di permesso di soggiorno e di carta di identità.

Per essere ammessi al voto occorre esibire al seggio un documento di identità e la tessera elettorale. Ogni elettore vota ordinariamente nel seggio che include la propria sezione elettorale esprimendo un’unica preferenza in corrispondenza del candidato prescelto.

Gli elettori che partecipano alle primarie devono versare, al momento del voto, una quota di almeno 1 (uno) euro. Le quote raccolte ai seggi saranno interamente consegnate al comitato regionale delle primarie e saranno utilizzate al fine di coprire i costi sostenuti nella gestione della campagna informativa, nell’organizzazione e realizzazione delle primarie e nella successiva campagna elettorale della coalizione.

Qualora nessuno dei candidati abbia raggiunto il quaranta per cento più uno dei voti validi validamente espressi, al fine di individuare il candidato più rappresentativo e unificante alla Presidenza della giunta e di garantirgli la più forte legittimazione democratica, viene fissato per il 6 ottobre 2013 l’eventuale il turno di ballottaggio fra i due candidati più votati al primo turno. 

www.lasardegnachevogliamo.it

venerdì 13 settembre 2013

“Ussana in Europa!”

Il Comune di Ussana ha indetto una selezione di n° 15 giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni per la partecipazione al progetto di scambio giovanile bilaterale “Ussana in Europa” che si svolgerà a Ussana dal 7 al 12 ottobre 2013. Il progetto è cofinanziato con il Programma comunitario Gioventù in Azione (Azione1.1 scambi giovanili) in partenariato con l'Associazione INTERMEDE di Strasburgo.

E inoltre:
Il Comune di Ussana, ha indetto una selezione di n. 2 group leader per la partecipazione al progetto di scambio giovanile bilaterale “Ussana in Europa” che si svolgerà a Ussana dal 7 al 12 ottobre 2013.

Tutte le info su:
http://www.comune.ussana.ca.it/?pagina=10&avviso=429


venerdì 26 aprile 2013

Convocazione Consiglio Comunale

Si comunica che il giorno 03/05/2013 alle ore 16.00 presso i locali del Monte Granatico è convocato il Consiglio comunale con il seguente ordine del giorno:

  1. Approvazione del rendiconto della gestione per l'esercizio 2012;
  2. Approvazione regolamento sui contratti.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
  Il Presidente del Consiglio comunale  
f.to      Gianluigi Fois

martedì 23 aprile 2013

Resoconto Consiglio Comunale Ussana del 19 Aprile 2013

Al consiglio comunale risultano presenti tutti i Consiglieri.

1° Oggetto: Comunicazione prelevamento fondo di riserva.
Così come previsto dal decreto legislativo  n. 267 del 2000 nel caso in cui si verifichino straordinarie esigenze di bilancio, ovvero le dotazioni degli interventi di spesa si rivelino insufficienti, l’organo esecutivo utilizza il fondo di riserva con deliberazione da comunicare al consiglio comunale. Infatti la Giunta Comunale di Ussana con la deliberazione n. 118 del 27 Dicembre 2012 ha disposto il prelievo dal fondo di riserva cap. 1821/1 (Intervento 1010811) per l’importo di € 7.380,00 per incrementare la dotazione dell’Intervento 1080203 Cap. 8214/9 denominato “Spese per utenze e canoni servizi diversi illuminazione pubblica.” Il Consiglio Comunale di Ussana ha così provveduto alla presa d’atto (senza necessità di voto palese) dell’avvenuta comunicazione da parte del Sindaco, in osservanza del decreto di legge n. 267 del 2000 e del regolamento comunale di contabilità.
 
2° Oggetto: Istituzione Zona Franca Sardegna.
La gravissima crisi che ha investito in maniera disastrosa tutti i settori produttivi della Sardegna richiede l’urgente adozione di adeguati ed efficaci provvedimenti che consentano una rapida ripresa economica o almeno il mantenimento delle attività esistenti; è necessario adottare strumenti che abbattano le negatività legate all'insularità e all’elevato costo dell'energia e dei trasporti. Inoltre occorre ridefinire condizioni di fiscalità adeguate alle necessità territoriali della Sardegna. La maggioranza in consiglio rappresentata dal gruppo La Nostra Ussana propone l'istituzione della Zona Franca in quanto strumento capace di creare le condizioni indispensabili per favorire e mantenere la produzione agricola, il commercio e l'esportazione di merci, consentendo anche di attrarre nuovi capitali, tecnologie e nuove competenze imprenditoriali, così come già avviene all'interno della Comunità Europea per le regioni periferiche e a scarsa densità demografica, per le isole e per le regioni con particolari Statuti di Autonomia. In particolare si richiamano l’art. 12 dello Statuto Speciale per la Regione Sardegna, approvato con legge costituzionale n. 3 del 1948, che recita: “Il regime doganale della Regione è di esclusiva competenza dello Stato. Saranno istituiti nella Regione punti franchi”. Il più recente decreto legislativo n. 75 del 1998 istituisce nella regione le zone franche, secondo le disposizioni di cui ai regolamenti CEE n. 2913/1992 (Consiglio) e n. 2454/1993 (Commissione), nei porti di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres, Portovesme, Arbatax ed in altri porti ed aree industriali ad essi funzionalmente collegate o collegabili. Sempre lo stesso decreto prevede che la delimitazione territoriale delle zone franche e la determinazione di ogni altra disposizione necessaria per la loro operatività debba essere effettuata, su proposta della regione, con separati decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. Con la discussione in aula si è voluto creare un dialogo con i vari gruppi politici componenti il consiglio comunale al fine di ottenere un atto di indirizzo politico che inviti il Consiglio della Regione Sardegna a procedere entro 120 giorni dalla presente alla delimitazione territoriale e all’emanazione delle norme di operatività delle Zone Franche, così come prevede il Decreto Legislativo 10 marzo 1998 n. 75. L’oggetto è stato approvato con 14 voti favorevoli (il consigliere Lai si era allontanato dall’aula e si sono astenuti i consiglieri Littera e Asuni).
Con tale delibera si delega il Sindaco Loddo ad attuare qualsiasi azione politica e istituzionale in favore dell’istituzione della Zona Franca Fiscale nel territorio della Sardegna e si affida ad atto successivo di questo consiglio comunale l’approvazione della zona franca comunale.

 
3° Oggetto: Atto di indirizzo per istituzione di una Agenzia Sarda delle Entrate.
In Sardegna si è rivelata l’esigenza di poter gestire in modo certo, diretto e trasparente la ricchezza prodotta nella nostra stessa regione. Si è poi ulteriormente aggravata l’annosa e irrisolta “vertenza entrate” fra la Regione Sardegna e lo Stato che ha reso evidente la necessità per la nostra isola di dotarsi di strumenti efficaci per il governo delle proprie entrate fiscali. La necessità di attivare l’Agenzia Sarda delle Entrate, con funzioni di accertamento e riscossione dei tributi, è sollecitata inoltre dalla forte crisi economica e dalla necessità di superamento dei sistemi di riscossione adottati finora, particolarmente onerosi perché impongono tassi di interesse, penali di ritardato pagamento e agi di riscossione che aumentano a dismisura il debito capitale, fino a renderne impossibile il pagamento. Tale obiettivo si rende ora possibile attraverso la creazione di una disciplina per la riscossione dei tributi in Sardegna, in attuazione degli articoli 5, 6, 7, 8 e 9 dello Statuto Speciale della Regione Autonoma della Sardegna attraverso l’istituzione di una “Agenzia Sarda delle Entrate”. La sua costituzione sarà inoltre finalizzata all’attivazione di una società partecipata dalla R.A.S., con funzioni analoghe a quelle di Equitalia S.p.A.. Il comitato “Fiocco Verde”, formato da liberi cittadini, si è attivato e ha raccolto le firme nei comuni della Sardegna, e ha presentato una proposta di legge popolare al Consiglio Regionale della Sardegna il 5 Giugno 2012. L'esigenza per l'intera comunità sarda di passare ad una risoluzione della “vertenza entrate”, attraverso la creazione di un sistema di riscossione dei tributi rispondente alle esigenze del territorio sardo, è ormai arrivata alla condizione finale.
Inoltre dal 1 luglio 2013 Equitalia S.p.A. non effettuerà più l’attività di riscossione per i Comuni sardi, e poiché questi si troverebbero impreparati e in gravissima difficoltà nel gestire il servizio di riscossione, l’attivazione dell’Agenzia Sarda delle Entrate risulta ora notevolmente urgente. Anche  questo oggetto è un ulteriore atto di indirizzo politico, approvato all’unanimità dai consiglieri comunali (escluso il Consigliere Lai ancora assente per questo oggetto) e si delibera pertanto:
- di chiedere al Consiglio Regionale della Sardegna la discussione e l’approvazione di una legge per l’attivazione dell’Agenzia Sarda delle Entrate, volta a disciplinare la riscossione deitributi di competenza della Sardegna;
di chiedere al Governo di sospendere tutte le azioni esecutive, riguardanti il territorio della Sardegna, in atto ai sensi del d.p.r. 602 del 1973, articolo 19-bis “Sospensione della riscossione per situazioni eccezionali” che recita: “Se si verificano situazioni eccezionali, a carattere generale o relative ad un'area significativa del territorio, tali da alterare gravemente lo svolgimento di un corretto rapporto con i contribuenti, la riscossione può essere sospesa, per non più di dodici mesi, con decreto del Ministero delle Finanze;
- di chiedere al Governo di attuare con immediatezza una moratoria non onerosa dei debiti che le attività produttive operanti in Sardegna hanno maturato per le seguenti imposte - IRES, IRAP – e per contributi dovuti all’INPS;
- di chiedere al Governo di compensare parte dei crediti vantati dalla Sardegna nei confronti dello Stato con i debiti erariali che le imprese ed i cittadini operanti e abitanti nel territorio della Sardegna hanno maturato nei confronti dell’erario, operando un “trasferimento di crediti” alla costituenda Agenzia Sarda delle Entrate che a sua volta provvederà a riscuotere i crediti nelle modalità indicate nella proposta di legge popolare.
 
4° Oggetto: Approvazione definitiva Piano di Lottizzazione privata convenzionata "Is Argiolas".
Come esplicato dal Sindaco Loddo con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 33 del 26 novembre 2012 è stato adottato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 20 della Legge Regionale n. 45 del 1989, il Piano di Lottizzazione “Is Argiolas” di iniziativa privata presentato dai Sig.ri Marco Coghe, Gisella M. Spiga e Massimo A.G. Spiga, riguardante la sottozona di espansione edilizia C2, prospiciente alla Via Roma in località Is Argiolas, redatto dagli Ingegneri Arsaci Sabrina e Mura. Il Responsabile dell’Area Tecnica ha provveduto alla pubblicazione di apposito avviso con il quale ha reso noto che presso la segreteria comunale erano depositati gli atti relativi al Piano di Lottizzazione “Is Argiolas”; il suddetto avviso è stato pubblicato all’Albo Pretorio del Comune, come risulta dalla certificazione dell’addetto alla pubblicazione, dal giorno 06.12.2012 al giorno 05.01.2013 nonché sul quotidiano a diffusione regionale l’Unione Sarda, del giorno 05.12.2012 e affisso in vari punti dell’abitato. Preso atto inoltre che durante il periodo 06.12.2012 e fino al 11.04.2013 non sono pervenute al protocollo dell’Ente osservazioni in merito all’approvazione del Piano di Lottizzazione “Is Argiolas”, come risulta dalla certificazione del 17.04.2013 rilasciata dal Responsabile dell’Area Giuridica è ora possibile passare alla sua approvazione in via definitiva.
Questo oggetto è stato approvato all’unanimità con 17 voti favorevoli.


5° Oggetto: Bicentenario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri. Manifestazione di sostegno per la realizzazione di un monumento che celebri la ricorrenza.
Il 5 Giugno 2014 ricorrerà il Bicentenario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, ricorrenza di profonda e significativa rilevanza storica per tutta la collettività nazionale che riconosce nell’Arma un sicuro punto di riferimento per la tutela della legalità, per la prevenzione ed il contrasto alle criminalità di ogni specie, per la lotta ad ogni forma di terrorismo e corruzione di ogni genere. Inoltre l’Arma dei Carabinieri, nei suoi quasi 200 anni di vita, ha accompagnato, con la sua presenza vigile e rassicurante, generazioni di italiani, vivendo da protagonista tutti gli eventi storici che hanno caratterizzato la vita del regno Sabaudo prima e del Regno d’Italia e della Repubblica Italiana successivamente. L’Arma dei Carabinieri è stata partecipe di tutti i mutamenti del Paese, quale insostituibile presidio della pubblica e privata sicurezza, affrontando nel corso dei due secoli di vita i momenti più difficili e talvolta drammatici, seguendo percorsi di fedeltà alle Istituzioni e di servizio alla collettività, ispirato a valori quali onestà, impegno sociale e civile, senso del dovere, disciplina e tenacia, senso di giustizia, scrivendo pagine di eroismo (per tutti, basti ricordare il sacrifico di Salvo D’Acquisto) e di incondizionata dedizione al bene comune. Questo percorso lungo 200 anni ha fatto nascere un profondo ed indissolubile legame fra le Stazioni dell’Arma dei Carabinieri e le città italiane, anche le più piccole, mantenuto saldo e vivo dallo svolgimento di funzioni di rassicurazione sociale e difesa ravvicinata dei cittadini, che per questo considerano i Carabinieri un vero e proprio patrimonio delle comunità in cui operano. Per testimoniare l’attaccamento tra le comunità italiane e l’Arma dei Carabinieri, in occasione del 1° centenario fu eretto un monumento al Carabiniere nei Giardini Reali di Torino, realizzata con l’entusiastico e plebiscitario contributo di quasi tutti i Comuni d’Italia, come attestato dalle delibere di adesione conservate nel Museo Storico dell’Arma; ora in vista della celebrazione del bicentenario della Fondazione, è intendimento dell’Arma realizzare un altro monumento (che riprodurrà quello ormai celebre del Maestro Berti “I Carabinieri nella tormenta”, un’opera che ha segnato la storia d’Italia della quale sono stati fedeli protagonisti i Carabinieri) da collocare nei Giardini di Via del Quirinale a Roma, significativamente intitolati al 150° dell’Unità d’Italia.L’iniziativa in parola, patrocinata pure dall’ANCI, ha un indiscusso valore morale ed è auspicabile che tutti i Comuni d’Italia, oggi come quelli di un secolo fa, accolgano l’invito dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia di attestare con un segno di riconoscenza l’attaccamento all’Istituzione Arma dei Carabinieri. E’ quindi intendimento unanime da parte dell’Amministrazione comunale aderire all’iniziativa sopra descritta riconoscendo un contributo straordinario di € 200.
L’oggetto è stato approvato con 15 voti favorevoli e 2 contrari (consiglieri Littera e Asuni).



6° Oggetto: Adesione al Patto dei Sindaci europei per l'energia (Covenant of Mayors).
Nel novembre 2005 la Commissione Europea ha lanciato la campagna “Energia sostenibile per l’Europa (SEE)” con l’obiettivo di promuovere un utilizzo migliore delle fonti energetiche e una crescita della qualità della vita nei territori europei.L’attuazione di tali misure contribuisce in maniera decisiva al raggiungimento degli obiettivi di Kyoto da parte dei paesi dell’Unione Europea e costituisce un efficace piano d’azione in vista della definizione dei nuovi obiettivi in materia di sostenibilità ambientale ed energetica. Pertanto gli Enti locali condividono, unitamente ai governi nazionali e regionali, la responsabilità della lotta al riscaldamento globale e devono quindi impegnarsi indipendentemente dalle altre Parti. L’Unione Europea ha adottato il 9 Marzo 2007 il documento “Energia per un mondo che cambia”, impegnandosi unilateralmente a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020 aumentando nel contempo del 20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di utilizzo delle fonti di energia rinnovabile sul totale del mix energetico; tali impegni sono stati riconfermati il 23 gennaio 2008 con l’approvazione del “Pacchetto Energia - Cambiamento climatico” a seguito del quale la Commissione europea ha lanciato il “Patto dei Sindaciper avallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. Per le sue singolari caratteristiche, essendo l’unico movimento di questo genere a mobilizzare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi europei, il Patto dei Sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello. 
La Commissione europea ritiene che anche i Comuni si debbano assumere la responsabilità per la lotta al cambiamento climatico, considerato che:
- l’ambito urbano è quello in cui si concentrano circa l’80% dei consumi energetici e conseguentemente le emissioni di CO2;
è la scala di intervento in cui risiedono le maggiori potenzialità di azione;
- molte delle azioni sulla domanda energetica e le fonti rinnovabili di energia necessarie per contrastare il cambiamento climatico ricadono nelle competenze dei governi locali e comunali in particolare, ovvero non sarebbero perseguibili senza il supporto politico dei governi locali.
Inoltre la sottoscrizione del Patto dei Sindaci impegna l’Amministrazione Comunale a:
- andare oltre gli obiettivi fissati per l’UE al 2020, riducendo le emissioni di CO2 nel territorio comunale di oltre il 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES);
preparare un inventario base delle emissioni (baseline) come punto di partenza per il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile;
- presentare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) entro un anno dalla formale ratifica al Patto dei Sindaci;
- adattare le strutture della città, inclusa l’allocazione di adeguate risorse umane, al fine di perseguire le azioni necessarie;
- mobilitare la società civile del territorio al fine di sviluppare, insieme a loro, il Piano di Azione che indichi le politiche e misure da attuare per raggiungere gli obiettivi del Piano stesso;
- presentare il Piano di Azione al Segretariato del Patto dei Sindaci entro un anno dalla ratifica del Patto stesso;
- presentare, su base biennale, un Rapporto sull’attuazione ai fini di una valutazione, includendo le attività di monitoraggio e verifica;
- condividere l’esperienza e la conoscenza di ciascun Comune con le altre unità territoriali;
- organizzare, in cooperazione con la Commissione Europea ed altri attori interessati, eventi specifici (Giornate dell’Energia; Giornate dedicate alle città che hanno aderito al Patto) che permettano ai cittadini di entrare in contatto diretto con le opportunità e i vantaggi offerti da un uso più intelligente dell’energia e di informare regolarmente i media locali sugli sviluppi del Piano di Azione;
- partecipare attivamente alla Conferenza annuale UE dei Sindaci per un’Energia Sostenibile in Europa;
- diffondere il messaggio del Patto nelle sedi appropriate e, in particolare, ad incoraggiare gli altri Sindaci ad aderire al Patto.
Questo patto è stato quindi proposto all’assemblea per le sue specificità di alto livello ed è stato approvato all’unanimità.

 
Il Capogruppo de La Nostra Ussana
Pierangelo Meloni

lunedì 15 aprile 2013

Consiglio Comunale - 19 Aprile 2013



Consiglio Comunale
 Si comunica che il giorno 19/04/2013  
alle ore 16.00 presso i locali del Monte Granatico è convocato il Consiglio comunale con il seguente ordine del giorno:

  1. Comunicazione prelevamento fondo di riserva;
  2. Istituzione Zona Franca Sardegna;
  3. Istituzione Agenzia Sarda per le Entrate;
  4.  Approvazione definitiva Piano di Lottizzazione Is Argiolas;
  5. Bicentenario fondazione dell’Arma dei Carabinieri – Manifestazione di sostegno per la realizzazione di un monumento che celebri la ricorrenza;
  6. Adesione Patto dei Sindaci.


Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.
 
                                      Il Presidente del Consiglio comunale
                        f.to                Gianluigi Fois

domenica 17 marzo 2013

8 punti per un Governo di cambiamento

Carissimi,
la scorsa settimana la direzione nazionale del PD ha approvato gli 8 punti presentati da Pier Luigi Bersani per un governo di cambiamento.

Proposte di fronte alle quali ciascuno si assumerà la responsabilità di dire un sì o un no davanti al Paese. Sono progetti sui quali è bene che vi sia un pubblico dibattito, alla luce del sole ed è utile il contributo e la partecipazione di tutti.


Vi chiediamo di leggere le proposte, discuterle, commentarle, diffonderle, sostenerle.


Nello speciale del sito  www.partitodemocratico.it/8punti troverete anche uno spazio per i commenti ad ogni proposta ed un questionario, per contribuire a migliorarle con i vostri suggerimenti.

Grazie per tutto quello che potrete fare!

Facciamo di questa Camera la casa della buona politica

Laura Boldrini, deputata del centrosinistra è stata eletta Presidente della Camera, con la maggioranza assoluta dei voti

Laura Boldrini  Laura Boldrini
Laura Boldrini è la nuova Presidente della Camera.

E’ stata eletta con 327 con voti, cioè la maggioranza assoluta. Roberto Fico del M5s si è fermato a 108 preferenze. Le schede bianche sono state 155, le nulle 10 e i voti dispersi 18. I votanti sono stati 618. è la terza donna nella storia della Repubblica ad essere eletta alla presidenza della Camera. Prima di lei solo Nilde Jotti, parlamentare del Pci e Irene Pivetti, eletta con la Lega.

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"Facciamo di questa Camera la casa della buona politica: rendiamo il Parlamento trasparente con una scelta di sobrietà che dobbiamo agli italiani. Sarò la presidente di tutti, a partire da chi non mi ha votato. Stiamo iniziando un viaggio e io con cura e umiltà accompagnerò la richiesta di cambiamento che arriva da tutti gli italiani, soprattutto dai nostri figli, da una generazione che ha smarrito se stessa". Lo ha detto in prima battuta la neo presidente, nel suo discorso di insediamento in Aula.

"La Camera sia il luogo di cittadinanza di chi ha più bisogno. Dovremo dar strumenti a chi ha perso il lavoro o non lo ha mai trovato, a chi rischia di smarrire persino l'ultimo sollievo della cassa integrazione, ai cosiddetti esodati che nessuno di noi ha dimenticato. Il mio pensiero va a chi ha perduto certezze e speranze - ha aggiunto - per questo dobbiamo ingaggiare una battaglia vera contro la povertà, non contro i poveri" .

E un pensiero ai "molti, troppi morti senza nome che il nostro Mediterraneo custodisce" è stato rivolto da Boldrini agli immigrati che hanno perso la vita nei viaggi della speranza sui gommoni e le carrette del mare.

Un passaggio del suo discorso di investitura, la Presidente della Camera - tra gli applausi dell'Aula in standing ovation - lo ha dedicato alle donne e alle brutalità che subiscono, "dovremmo farci carico dell'umiliazione contro le donne e della violenza, travestita da amore".

E ha ricordato "il sacrificio di chi è morto per queste istituzioni e per la democrazia", nell'anniversario della morte di Moro e della sua scorta, esprimendo la propria vicinanza a Don Ciotti, in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime della mafia, promossa da Libera.

"In quest'Aula - ha ribadito ancora - sono stati scritti i diritti universali della nostra Costituzione, la più bella del mondo, ma questi diritti - ha sottolineato - sono stati costruiti fuori da qui, liberando l'Italia e gli italiani dal fascismo".

Boldrini ha rivolto un saluto "carico di speranza", al nuovo Pontefice. "Abbiamo accolto con gioia i gesti e le parole di Papa Francesco venuto emblematicamente dalla fine del mondo", ha detto ed ha concluso il suo discorso con un monito: "Sento forte il richiamo del Presidente della Repubblica sull'unità del Paese, la politica deve tornare ad essere una speranza, un servizio, una passione".

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"Il rinnovamento della politica e la questione sociale, sono i due tasti che ha toccato Laura Boldrini nel suo intervento alla Camera, con grandissima sensibilità e lasciatemi dire finalmente con uno sguardo sul mondo". Così Pier Luigi Bersani ha espresso grande soddisfazione per l'elezione della Presidente. "È la persona giusta, uno sguardo sul mondo che fa bene alla politica".

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Eletta nelle file di Sel, Laura Boldrini arriva a Montecitorio dopo essere stata per 14 anni portavoce dell'Alto commissariato Onu per i Rifugiati (Unhcr).
Nata a Macerata il 28 aprile 1961, si laurea in Giurisprudenza a Roma nel 1985 e dopo una breve esperienza in Rai, inizia nel 1989 la sua carriera all'Onu, lavorando per quattro anni alla Fao. Dal 1993 al 1998 si occupa del Programma alimentare mondiale (Pam) come portavoce per l'Italia. Dal 1998 al 2012 è portavoce dell'Unhcr, per il quale ha coordinato anche le attivià di informazione in Sud-Europa. Si è occupata in particolare dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo, e ha svolto numerose missioni in aree di crisi, tra cui ex Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda.

Ricoprire la terza carica dello Stato è finora l'incarico istituzionale più alto raggiunto in Italia da una donna.

Giustizia sociale e cambiamento, la sfida che abbiamo davanti


Pietro Grasso  Pietro Grasso

L'ex Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso è stato eletto Presidente del Senato della Repubblica, con 137 voti su 313 senatori presenti e altrettanti votanti. 

L'ex Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, senatore del centrosinistra, è stato eletto Presidente del Senato della Republica, con 137 voti su 313 senatori presenti e altrettanti votanti; 117 voti per il senatore del centrodestra Renato Schifani, 52 schede bianche e 7 nulle.

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"Mai come oggi il Paese ha bisogno di risposte rapide e efficaci. Mai come ora la storia italiana si intreccia con quella europea e i destini sono comuni, mai come oggi il compito della politica è di restituire ai cittadini la coscienza di questa sfida. Entrando qui mi ha colpito l'affresco sul soffitto con 4 parole: giustizia, diritto, fortezza e concordia di cui il Paese ha disperatamente bisogno, come della pace sociale". Così il neopresidente del Senato ha iniziato il suo discorso di insediamento a Palazzo Madama.

"Siamo a un passaggio straordinario, abbiamo il dovere, il diritto e la responsabilità di indicare il cambiamento possibile, è in gioco la qualità della nostra democrazia. Nello stesso tempo - ha aggiunto - dobbiamo avviare un cammino a lungo termine, iniziare una nuova fase costituente che possa stupire e stupirci".

Grasso ha ricordato l'anniversario dell'Unità d'Italia, che ricorre il 17 marzo. "Nei 152 anni della nostra storia abbiamo saputo unirci, superare le differenza, affermare con fermezza i valori comuni. Il primo pensiero - ha detto - va alla fase costituente della nostra Repubblica, quando uomini e donne ci hanno consegnato una delle Carte costituzionali più belle e più moderne del mondo, donne come Teresa Mattei la più giovane eletta della Assemblea Costituente, che ci ha lasciati pochi giorni fa".


Un pensiero è stato rivolto ad un altro anniversario: l'assassinio di Moro e della sua scorta: "In Aldo Moro il terrorismo brigatista colpì il dirigente politico che aveva compreso il bisogno e le speranze di generazione della società italiana. Come Moro scrisse: 'il destino di un uomo non è realizzare pienamente la giustizia ma di avere sempre fame e sete di giustizia'. Oggi migliaia di giovani a Firenze hanno partecipato alla giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia. Vi confesso che mi è molto dispiaciuto non poter essere con loro come ogni anno. Hanno pronunciato 800 nomi di vittime della mafia, persone innocenti uccise nel pieno della loro vita. Il loro impegno, il loro sacrificio, il loro esempio deve essere nostro faro.

Ho sempre cercato verità e giustizia - ha proseguito - e continuerò a cercarle da questo scranno, auspicando che venga istituita una nuova Commissione d'Inchiesta su tutte le stragi irrisolte del nostro Paese, perchè la sfida che abbiamo davanti si racchiude nelle parole: giustizia sociale, etica e cambiamento".

Il neopresidente del Senato, Pietro Grasso, ha concluso il suo discorso ricordando le parole che Antonino Caponnetto, Capo dell'ufficio Istruzione del Tribunale di Palermo gli disse poco prima di entrare nell'aula del maxi processo contro la mafia: 'Fatti forza, ragazzo, vai avanti a schiena dritta e testa alta e segui sempre e soltanto la voce della tua coscienza'. Sono certo che in questo momento e in quest'Aula - ha detto Grasso - l'avrebbe ripetuto a ciascuno di noi".

Discorso di insediamento di Pietro Grasso

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"Complimenti a Laura Boldrini e a Pietro Grasso. Se si vuole cambiare, si può!", ha commentato Pier Luigi Bersani in un tweet l'elezione dei presidenti di Camera e Senato.

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Pietro Grasso è nato il primo gennaio del 1945 a Licata, in provincia di Agrigento, e cresciuto a Palermo.

Inizia la carriera di magistrato nel 1969 a Barrafranca, in provincia di Enna, per proseguire a Palermo nel 1972. E' qui che comincia a occuparsi di reati contro l'amministrazione pubblica e di criminalità organizzata.

Nel 1980 diventa titolare dell'inchiesta sull'omicidio del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella.

Nel 1985 è nominato giudice a latere nel Maxiprocesso a Cosa Nostra nato dalle indagini del pool antimafia.

Nel 1989 diventa consulente della Commissione parlamentare antimafia presieduta prima da Gerardo Chiaromonte e poi da Luciano Violante.

Pochi mesi dopo la strage di Capaci viene chiamato a sostituire Giovanni Falcone nella Commissione centrale per la definizione ed applicazione dello speciale programma di protezione a favore dei testimoni e collaboratori di giustizia.

Delle stragi del 1992 e del 1993 comincia ad interessarsi nelle mie nuove funzioni di coordinamento e di impulso, prima come sostituto poi come aggiunto, presso la Direzione nazionale antimafia. Nel 1999 torna a Palermo come procuratore capo, incarico che dura fino al 2005. In questi anni vengono arrestate per reati di mafia più di 1.700 persone, e vengono consegnati alla giustizia 13 dei 30 latitanti più pericolosi.

Nel 2005 viene chiamato a capo della Procura nazionale antimafia, dove viene confermato per un secondo mandato nel 2010.

Alle elezioni del 2013 si è candidato con il PD, dopo essersi dimesso da magistrato