Agenzia della RAS per le Entrate: selezione 33 informatici
Ente proponente
Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate.
Oggetto
Selezione per titoli per l'assunzione a tempo determinato (6 mesi) di 33 istruttori informatici categoria C livello retributivo C1, per l'attuazione dei seguenti progetti:
- progetto di domiciliazione fiscale delle imprese, al quale lavoreranno 8 informatici;
- progetto di impianto della banca dati immobiliare regionale, al quale lavoreranno 25 informatici.
Requisiti
Sono ammessi al concorso esclusivamente coloro che sono in possesso dei seguenti requisiti:
a) diploma di scuola media superiore con indirizzo informatico;
b) cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea con adeguata conoscenza della lingua italiana;
c) godimento dei diritti civili e politici nello Stato di appartenenza;
d) idoneità fisica all’impiego.
Scadenza
La domanda dovrà essere spedita entro il 20 febbraio 2009 all’Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate, Via XXIX Novembre, 23 – 09123 Cagliari.
Consulta i bandi:
- bando 8 informatici progetto di domiciliazione fiscale delle imprese;
- bando 25 informatici progetto di impianto della banca dati immobiliare regionale.
Fonte: Regione Sardegna.
PARTITO DEMOCRATICO di Ussana - Circolo "A. Gramsci" - Cagliari - Sardinia - Italy.
sabato 31 gennaio 2009
Regione Sardegna: selezione 33 informatici
giovedì 29 gennaio 2009
Dall'Abruzzo alla Sardegna, le bufale di Berlusconi
Meno male che la Rete c'è, verrebbe da dire. E anche la memoria. Perché le similitudini tra la campagna berlusconiana in Abruzzo e quella in Sardegna sono così simili da rasentare lo sconcerto. Un video può aiutare a comprendere. Dunque, a dicembre il premier lascia Roma, la crisi nazionale, e si catapulta in Abruzzo a sostene Gianni Chiodi come presidente della Regione. Così sta facendo, ma in dosi addirittura più massicce, nell'Isola. I candidati sono normalmente sullo sfondo. E' lui che gestisce la folla, aizza, sciorina dati, prende la par condicio e ne fa un sol boccone, promette. Soprattutto promette. Promette ciò che non mantiene. Ma a questo siamo abituati. Vediamola da vicino questa strategia. Berlusconi lascia Palazzo Chigi dove - come ha detto giorni fa a Sassari - "a tempo perso faccio anche il presidente del Consiglio" - e si sposta a sostenere ora Gianni, ora Ugo, ectoplasmi nello sfolgorio egoico berlusconico. Ma siccome parliamo del capo del Governo, che "a tempo perso" potrebbe rilasciare una dichiarazione sulla recessione o sul conflitto in Medioriente, ecco il codazzo di telegiornali. Ripresa a campo largo sulla scenografia azzurra, coi nomi di Gianni e Ugo a caratteri cubitali con il logo del Pdl, et opplà lo spot (gratis) è servito. E negli orari di maggiore audience. Senza contare i costi per l'uso di aerei di Stato, elicotteri, agenti e carabinieri sottratti al Paese e all'ordine pubblico. Ma per fortuna che la Rete c'è. Da qui la denuncia del giornalista Claudio Messora, che nel suo sito Byoblu.com racconta che fine hanno fatto le promesse elettorali del premier in Abruzzo. Un avvertimento ai sardi che ancora credono nelle fiabe.Il 12 dicembre Berlusconi è a Chieti, per il rush finale a sostegno di Chiodi. Dice che l'Abruzzo riceverà parte dei 16 miliardi stanziati dal Cipe per le infrastrutture e per velocizzare la Roma-Pescara. Anzi, fa di più. Annuncia che il Cipe si riunirà il 18 dicembre e che quei soldi sono già lì, sul tappeto. Evviva. Il Cipe in effetti si riunisce, e stanzia denari. Per il Veneto, per la Calabria, per mezza Italia. Neanche un centesimo per l'Abruzzo. Per la Sardegna, Berlusconi ha parlato di un piano Marshall (un suo must, lo applica ora per al Palestina, ora per l'Italia depressa). L'Abruzzo insegna. E il video di Byoblu parla da solo.
fonte: www.unita.it
lunedì 26 gennaio 2009
Elezioni regionali 2009 - Contributi per elettori residenti all’estero
L’Assessorato degli Affari generali, personale e riforma della Regione ha emanato una nota indirizzata a tutti i Comuni contenente le disposizioni per i contributi agli elettori sardi residenti all’estero che ritornano in Sardegna per le elezioni del XIV Consiglio regionale della Sardegna e del Presidente della Regione nei giorni 15 e 16 febbraio 2009.
Le Amministrazioni comunali dovranno provvedere all’anticipazione alla Regione delle relative spese con i fondi del proprio bilancio. Le somme che verranno anticipate saranno rimborsate dal Servizio degli Affari generali. La domanda di rimborso va presentata in duplice copia con in allegato il rendiconto e la relativa documentazione compilata sull’apposita modulistica.
Ricordiamo che gli elettori sardi residenti all’estero hanno diritto a un contributo pari a € 361,52 se provenienti dai Paesi europei e di € 619,75 se provenienti dai Paesi extraeuropei.
Hanno diritto al contributo gli emigrati all’estero iscritti all’anagrafe italiani residenti all’estero (Aire) o che abbiano in corso la procedura di iscrizione attestata dall’Ufficio Consolare dello Stato estero di provenienza.
Non hanno diritto al contributo gli elettori che si trovano all’estero per motivi di studio o per lavoro a tempo determinato che non possono, per legge, trasferire la residenza all’estero.
Per informazioni e possibile rivolgersi all’Ufficio di Relazioni con il pubblico al numero 070/606.7025.
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domenica 25 gennaio 2009
Parroco e sindaco, lite per una vitella
Ussana. Polemiche dopo l'arrosto in piazza per San Sebastiano. Il sindaco: è tradizione
Don Madeddu: «Più soldi per le cene che per la chiesa»
L'accusa del sacerdote durante la messa. Contini: colpa del parroco e della Soprintendenza il ritardo dei lavori nella cupola della chiesa.
«Più soldi per le cene che per la chiesa». La vitella di San Sebastiano, arrostita intera e tagliata a fettine per essere offerta in degustazione a centinaia di persone per la festa del patrono, rischia di andare di traverso al sindaco di Ussana Emidio Contini, accusato di prestare più attenzione alle abbuffate piuttosto che «ad una rapida soluzione del problema della cupola della chiesa». DON GIULIO A puntare il dito contro il primo cittadino è stato il parroco di San Sebastiano, don Giulio Madeddu. Il sacerdote, qualche giorno fa, ha scelto un'occasione e una platea che più solenni non si poteva per lanciare i suoi strali. «Una vitella vale di più rispetto a una rapida soluzione per il problema della cupola», ha sbottato don Giulio alla fine della messa per la festa del patrono. A far perdere la flemma al sacerdote sono stati i lavori alla bella cupola della chiesa parrocchiale: cominciati a settembre e interrotti quasi subito. Sarà per il calore del falò di San Sebastiano, o più realisticamente perché il sacerdote, data la situazione sempre più precaria a causa della pioggia perdurante che si insinua dalle finestre smontate dalla cupola, è sempre più esasperato ma la polemica è esplosa in modo plateale. IL VESCOVO Il richiamo di don Giulio alla vitella mangiata attorno al falò di San Sebastiano ha stupito i presenti alla messa e suscitato l'applauso dei componenti del coro. Monsignor Tarcisio Pillolla, vescovo emerito di Iglesias e concelebrante dei riti, ha provato a gettare acqua (santa) sul fuoco della polemica di don Madeddu: «Affermazioni che non mettono in discussione l'impegno delle istituzioni per la celebrazione del Santo patrono». IL SINDACO L'assoluzione dell'alto prelato non è bastata al sindaco Contini. Presente all'omelia con la fascia di tricolore, giudica «inopportune» le parole del sacerdote. «Sulla preparazione della vitella arrosto c'è poco da dire: è una tradizione dei festeggiamenti per San Sebastiano, occasione di crescita sociale e civile». Sui lavori contestati: «L'amministrazione comunale ha stanziato 135 mila euro per la riparazione della cupola di San Sebastiano, e altri 20 mila per la realizzazione di un ingresso laterale destinato ai disabili nella chiesa». Il ritardo nei lavori? Per Contini è colpa anche del sacerdote, oggi grande accusatore. «Gli intoppi sono arrivati dallo slittamento dei lavori per la solennità dell'Assunta chiesto dallo stesso parroco, e da un nulla osta da parte della Soprintendenza ai beni culturali che attendiamo da inizio dicembre».
IGNAZIO PILLOSU
Il finanziamento di cui si parla nel commento è consultabile su http://www.governo.it/Presidenza/DICA/ottopermille/aggiornamento/dpcm_2008/elenco_F1.pdf e riguarda la procedura dell'8 per mille. E' un finanziamento richiesto direttamente dalla PARROCCHIA DI SAN SEBASTIANO MARTIRE IN USSANA allo scopo di consolidare e restaurare il patrimonio artistico ed architettonico della chiesa di San Sebastiano Martire in Ussana
sabato 24 gennaio 2009
Il PD di Ussana sostiene SORU e SILVIO CHERCHI
Carissimi compaesani,
per l'imminente elezione del Consiglio Regionale della Sardegna, il coordinamento del PD ussanese ha deciso di sostenere, e far sostenere, la candidatura di SILVIO CHERCHI, consigliere regionale uscente del Partito Democratico. Con un passato nella CGIL, Silvio Cherchi è stato sempre attento ai problemi dello sviluppo economico e sociale, e nell'ultima legislatura ha fatto parte della Commissione Industria e della Commissione Bilancio. Proprio nel corso della passata legislatura ha presentato 21 proposte di legge, 10 mozioni e 41 interrogazioni prevalentemente rivolte ai problemi del mondo del lavoro, dei diritti dei lavoratori e delle imprese. E' stato relatore della L.R. 20 del 5 Dicembre 2006 "Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche del lavoro". Ha promosso l'istituzione dei Centri Commerciali Naturali ed ha contribuito alla riforma dei Consorzi Industriali. Ha presentato la proposta di Piano straordinario per la sicurezza nei luoghi di lavoro ed il contrasto al lavoro irregolare. Nella Commissione Bilancio si è impegnato con successo per le politiche a sostegno del reddito dei disoccupati e delle famiglie più disagiate; per il finanziamento dei Consorzi Fidi; per la salvaguardia del sistema imprenditoriale, a sostegno della pesca, dell'agricoltura e della gestione dei beni culturali.
La scelta fatta dal coordinamento del PD ussanese è la naturale conseguenza dell'impegno che in questi anni, Silvio, non ha mai fatto mancare per il nostro circolo. Per tutti gli eventi organizzati da noi, come congressi o dibattiti, Silvio ha risposto sempre presente. A volte il suo impegno è risultato anche determinante per la buona riuscita di manifestazioni, come l'ormai abitudinaria Festa de l'Unità. Per tutto ciò siamo convinti di sostenere la candidatura di Silvio Cherchi, e vi invitiamo a sostenerlo. MEGLIO SORU, MEGLIO SILVIO CHERCHI
mercoledì 21 gennaio 2009
"Visita a sorpresa: Soru da Capossela insieme agli studenti"
Il più romantico e tarantolato della canzone d’autore italiana che parla di Sardegna proprio davanti a quel sardo dall’aria seria in corsa per continuare a governarla altri cinque anni. Vinicio Capossela, cappello di lana dalla grande visiera e barbetta alla Fidel, che rievoca colossali bevute di Cannonau o recenti incontri un po’ troppo ravvicinati con la polizia municipale di Sassari e nel contempo guarda con un sorriso beffardo il sobrio Renato Soru, spalle strette dentro una giacca di velluto. Due personalità assai diverse che tuttavia ieri mattina, nel corso di un incontro tra il cantautore e gli studenti al cineteatro Nanni Loi di Cagliari, sono apparse in perfetta sintonia politica. Tanto che quando il presidente dimissionario ha fatto improvvisamente capolino nella sala gremita di fan, l’artista aveva già lanciato parecchie frecciatine all’indirizzo di Silvio Berlusconi. Roba tipo: "Amo quest’isola e trovo adorabili tutti quei magazzini disseminati qua e là nelle campagne". E ancora (a beneficio di quei pochi ai quali poteva essere sfuggito il riferimento alla gaffe del Cavaliere sui nuraghi): "Questa è una terra di conquista: sono arrivati dalla Spagna e persino da Arcore, ma io non vorrei mai essere oggetto di un Piano Marshall elaborato da chi ti dà una tessera da spendere nei supermercati". Più chiaro di così. Che quello di ieri mattina non sarebbe stato il solito incontro tra il "bravo musicista" e i giovanotti a caccia di autografi lo si era dunque capito dall’inizio. O almeno da quando Vinicio Capossela - presentato dallo scrittore Flavio Soriga, uno dei fedelissimi di Soru - tra un racconto e l’altro sulle sue svariate incursioni in Barbagia e su quanto per lui sia misteriosa ed evocativa la maschera dei mamuthones, sfiorava abilmente e con sarcasmo i temi elettorali. Esempio: "Stasera (ieri, per chi legge - ndr) farò un concerto Nuoro in quello stesso teatro in cui ha parlato Renato Soru...". Poi, ben più esplicito sul sostegno che Berlusconi sta dando al candidato Ugo Cappellacci: "Io francamente non comprendo: uno si candida da solo e allora perché devono venire a fare la convention in due? Insomma, non si capisce bene chi davvero voglia essere eletto, anche perché se un tipo così impegnato decide di passare il pomeriggio a Nuoro...". Tra il pubblico tante risate, applausi ma anche qualche naso storto. All’una del pomeriggio tra la folla si è fatto largo Renato Soru, che è andato a sedersi proprio accanto a Capossela. E se in sala si è udito un coro di stupore, l’artista non sembrava affatto sorpreso. Una visita non proprio concordata nei dettagli, ma ampiamente annunciata, si saprà poi da fonti molto ben informate. A dare spiegazioni sul suo improvviso arrivo è stato lo stesso candidato presidente: "Sono venuto qui soltanto per salutarla e ringraziarla", ha detto. E per tutta risposta il cantautore gli ha chiesto lumi sulla legge che regola in Sardegna i finanziamenti per lo spettacolo. Risposta di Soru: "Occorreva mettere delle regole affinché i soldi non andassero sempre alle stesse persone, ma dove abbiamo sbagliato correggeremo". E Capossela: "Di lei stimo il fatto di prendere decisioni che possono anche dividere gli animi, mentre c’è chi ha voglia di piacere per forza a tutti". Il resto pare se lo siano detti in una famosa trattoria del centro storico.
sabato 17 gennaio 2009
Cristina Batzella testimonial per SORU
La nostra compaesana Cristina Batzella, giovedì 15 a Villasor, ha fatto da testimonial per Renato Soru nell'incontro tenuto all'ex convento dei capuccini, e ha parlato della sua esperienza di studio. E' per noi un grande onore avere una ussanese che testimoni il cambiamento della Sardegna di questi anni: inoltre, sia per la passione che per i contenuti, il discorso di Cristina, secondo il parere degli stessi organizzatori, è stato quello che ha suscitato più entusiasmo e trasporto. Grazie Cristina!
Di seguito il discorso di Cristina:
Di seguito il discorso di Cristina:
"Buonasera a tutti,
Mi chiamo Cristina Batzella.
Provengo da una famiglia di operai che per permettermi di studiare ha dovuto fare enormi sacrifici. Sono stata la prima della famiglia a laurearmi e questo è già un bel riscatto. Dare ai miei familiari la soddisfazione di vedermi conseguire una laurea per me è stato un motivo di grandissimo orgoglio. Ho sempre avuto un grande amore per l’ambiente, per la sua gestione e la sua salvaguardia. Ed è proprio per questo che mi sono laureata in Scienze naturali, all’università di Cagliari. Durante la mia formazione ho sempre cercato di fare esperienze fuori dalla Sardegna, perché penso che questo aiuti a crescere sia professionalmente che umanamente. Durante i miei studi all’ università ho vinto una borsa Erasmus, poi tramite il settore relazioni estere dell’Università di Cagliari e, infine, con il progetto Master and Back ho girato l’Europa. Ho studiato e lavorato sul campo in Francia, a Lille e in Corsica, e poi in Toscana, a Siena dove, grazie al master and back, ho partecipato con altri ricercatori a un interessante studio sulla fauna selvatica. Proprio il master and back ha permesso a tanti giovani come me di potersi pagare un master, un corso di formazione, un dottorato di ricerca spesso molto costosi e che difficilmente molti di noi si sarebbero potuti permettere senza questo provvedimento della giunta guidata da Soru, che vi posso assicurare, tutti i giovani d’Italia ci invidiano. E adesso, proprio in questi giorni, sto per iniziare il percorso di rientro e per due anni potrò continuare nella mia formazione, ancora grazie ai soldi del Master and back. Ma soprattutto potrò lavorare qui in Sardegna, nella NOSTRA terra, nella MIA regione, con un contratto da ricercatrice all’Università di Cagliari. Come me tanti giovani stanno tornando, più preparati e più motivati. Abbiamo la consapevolezza che l’esperienza fatta servirà non solo al proprio percorso, ma sarà utile anche a dare un contributo alla crescita della nostra regione. Durante gli studi in Toscana ho avuto la possibilità di conoscere molte famiglie sarde, immigrate da decenni, che probabilmente qui non ci torneranno più, se non in vacanza. Sono persone che amano la nostra terra in modo viscerale. Sono orgogliosi di essere sardi, ma vedono la loro isola lontana come una chimera. Noi no, a noi è stata offerta la possibilità di tornare. Per questo, per tutti loro, per tutti quelli che non possono tornare, dobbiamo rispettare la nostra terra, le nostre tradizioni e la nostra cultura. Rispettiamola e aiutiamola ad essere migliore semplicemente cercando di essere migliori noi stessi. Voglio ringraziare personalmente il nostro presidente Soru, per aver creduto nelle doti dei giovani studenti sardi. Lo ringrazio perché egli è l’unico uomo politico italiano che ha messo in pratica un principio fondamentale della nostra costituzione, che all’articolo 34 dice: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno DIRITTO di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Noi, migliaia di giovani sardi, in questi ultimi anni questo diritto lo abbiamo raggiunto anche grazie alle politiche di Soru. Una buona istruzione è fondamentale per migliorare la condizione sociale ed economica dell’isola, soprattutto quando si ritorna nella nostra isola portandosi dietro un bagaglio di esperienze e di conoscenze essenziali.
Concludo citando una frase che lessi tempo fa in un murales ad Orgosolo:
TORNEREMO TUTTI INSIEME UN GIORNO, 500.000 URLA COME UN SOLO URLO SQUARCIANDO IL MUTO CIELO DI SARDEGNA.
MEGLIO SORU, MEGLIO LA SARDEGNA"
Cristina Batzella
Villasor, 15 Gennaio 2009
Mi chiamo Cristina Batzella.
Provengo da una famiglia di operai che per permettermi di studiare ha dovuto fare enormi sacrifici. Sono stata la prima della famiglia a laurearmi e questo è già un bel riscatto. Dare ai miei familiari la soddisfazione di vedermi conseguire una laurea per me è stato un motivo di grandissimo orgoglio. Ho sempre avuto un grande amore per l’ambiente, per la sua gestione e la sua salvaguardia. Ed è proprio per questo che mi sono laureata in Scienze naturali, all’università di Cagliari. Durante la mia formazione ho sempre cercato di fare esperienze fuori dalla Sardegna, perché penso che questo aiuti a crescere sia professionalmente che umanamente. Durante i miei studi all’ università ho vinto una borsa Erasmus, poi tramite il settore relazioni estere dell’Università di Cagliari e, infine, con il progetto Master and Back ho girato l’Europa. Ho studiato e lavorato sul campo in Francia, a Lille e in Corsica, e poi in Toscana, a Siena dove, grazie al master and back, ho partecipato con altri ricercatori a un interessante studio sulla fauna selvatica. Proprio il master and back ha permesso a tanti giovani come me di potersi pagare un master, un corso di formazione, un dottorato di ricerca spesso molto costosi e che difficilmente molti di noi si sarebbero potuti permettere senza questo provvedimento della giunta guidata da Soru, che vi posso assicurare, tutti i giovani d’Italia ci invidiano. E adesso, proprio in questi giorni, sto per iniziare il percorso di rientro e per due anni potrò continuare nella mia formazione, ancora grazie ai soldi del Master and back. Ma soprattutto potrò lavorare qui in Sardegna, nella NOSTRA terra, nella MIA regione, con un contratto da ricercatrice all’Università di Cagliari. Come me tanti giovani stanno tornando, più preparati e più motivati. Abbiamo la consapevolezza che l’esperienza fatta servirà non solo al proprio percorso, ma sarà utile anche a dare un contributo alla crescita della nostra regione. Durante gli studi in Toscana ho avuto la possibilità di conoscere molte famiglie sarde, immigrate da decenni, che probabilmente qui non ci torneranno più, se non in vacanza. Sono persone che amano la nostra terra in modo viscerale. Sono orgogliosi di essere sardi, ma vedono la loro isola lontana come una chimera. Noi no, a noi è stata offerta la possibilità di tornare. Per questo, per tutti loro, per tutti quelli che non possono tornare, dobbiamo rispettare la nostra terra, le nostre tradizioni e la nostra cultura. Rispettiamola e aiutiamola ad essere migliore semplicemente cercando di essere migliori noi stessi. Voglio ringraziare personalmente il nostro presidente Soru, per aver creduto nelle doti dei giovani studenti sardi. Lo ringrazio perché egli è l’unico uomo politico italiano che ha messo in pratica un principio fondamentale della nostra costituzione, che all’articolo 34 dice: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno DIRITTO di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Noi, migliaia di giovani sardi, in questi ultimi anni questo diritto lo abbiamo raggiunto anche grazie alle politiche di Soru. Una buona istruzione è fondamentale per migliorare la condizione sociale ed economica dell’isola, soprattutto quando si ritorna nella nostra isola portandosi dietro un bagaglio di esperienze e di conoscenze essenziali.
Concludo citando una frase che lessi tempo fa in un murales ad Orgosolo:
TORNEREMO TUTTI INSIEME UN GIORNO, 500.000 URLA COME UN SOLO URLO SQUARCIANDO IL MUTO CIELO DI SARDEGNA.
MEGLIO SORU, MEGLIO LA SARDEGNA"
Cristina Batzella
Villasor, 15 Gennaio 2009
mercoledì 14 gennaio 2009
Ora che abbiamo l'ADSL scegliamo bene...
Quasi sempre rimaniamo affascinati dalle alte velocità che i gestori ci offrono per le loro Adsl, e cerchiamo di capire quale sia la migliore, che quasi non teniamo in considerazione un altro fattore molto importante per una buona connessione, il modem Adsl, o il router.
Oltre alle offerte di connessione che possono variare per velocità, prezzo ed altre caratteristiche, anche il modem ADSL è disponibile con numerosissime funzionalità che possono decisamente facilitare la navigazione e possono mettere a disposizione molti servizi aggiuntivi di estrema utilità. Di solito nelle offerte di connettività sono già presenti in comodato d'uso modem ADSL che i providers offrono agli utenti per semplificare l'utilizzo del servizio, ma forse sarebe il caso di conoscere un po meglio le offerte disponibili sul mercato anche per i modem. Tentiamo di fare chiarezza e di dare una piccola e semplice guida per orientarsi, tentando di semplificare al massimo termini e spiegazione al fine di non perdersi in dettagli tecnici non utili alla scelta.
Oltre alle offerte di connessione che possono variare per velocità, prezzo ed altre caratteristiche, anche il modem ADSL è disponibile con numerosissime funzionalità che possono decisamente facilitare la navigazione e possono mettere a disposizione molti servizi aggiuntivi di estrema utilità. Di solito nelle offerte di connettività sono già presenti in comodato d'uso modem ADSL che i providers offrono agli utenti per semplificare l'utilizzo del servizio, ma forse sarebe il caso di conoscere un po meglio le offerte disponibili sul mercato anche per i modem. Tentiamo di fare chiarezza e di dare una piccola e semplice guida per orientarsi, tentando di semplificare al massimo termini e spiegazione al fine di non perdersi in dettagli tecnici non utili alla scelta.
Principali differenze tra modem e router
Con il termine modem ADSL intendiamo l'apparecchio che effettua la connessione ad internet tramite la linea telefonica. Il modem fornisce la connessione ad almeno un computer tramite un cavo di rete (oppure USB).
Il router è un apparecchio che "distribuisce" la connessione a X computers simultaneamente. Tale distribuzione può avvenire anche senza fili, in tal caso il router viene generalmente chiamato Access Point Wireless.
Generalmente il router ha sempre bisogno di un modem che gli fornisca la connessione internet, in quanto il compito del router non è quello di eseguire la connessione internet, ma quello di collegare tra loro diversi PC distribuendo una eventuale connessione Internet.
Sono disponibili e molto diffusi anche Modem ADSL con router integrati. In tal caso, nel retro del modem sono visibili X connettori di rete (chiamati HUB) che consentono di collegare il modem a X computer (solo con cavi di rete, non con cavi USB).
Analizziamo bene i vari prodotti disponibili
Fai attenzione quindi, perchè nei negozi si trovano diverse tipologie di apparecchi apparentemente uguali (per i non esperti);
- Modem ADSL Serve per eseguire l'accesso ad internet, si collega ad un computer con un cavo di rete oppure con un cavo USB
- Modem ADSL con HUB (router integrato) Esegue l'accesso ad internet ma può distribuire la connessione a X computer tramite cavi di rete
- Access point Wireless Serve per distribuire la connessione proveniente da un modem pre-esistente a X computer, senza fili
- Modem ADSL con Access Point Wireless integrato Esegue l'accesso ad internet e nello stesso tempo distribuisce la connessione a X computer senza fili
Ti suggerisco di fare un po di attenzione perchè i modem ADSL ed i router, sebbene abbiano le specifiche tecniche impresse nella confezione, possono essere confusi facilmente, ed acquistare un Access Point Wireless pensando che funzioni anche da modem ADSL è un errore più comune di quanto non si possa pensare.
- Modem ADSL con Access Point Wireless integrato Esegue l'accesso ad internet e nello stesso tempo distribuisce la connessione a X computer senza fili
Ti suggerisco di fare un po di attenzione perchè i modem ADSL ed i router, sebbene abbiano le specifiche tecniche impresse nella confezione, possono essere confusi facilmente, ed acquistare un Access Point Wireless pensando che funzioni anche da modem ADSL è un errore più comune di quanto non si possa pensare.
Telefoniamo con i dati
Oltre alla connessione ADSL molti provider forniscono la possibilità di telefonare tramite internet (VoIP) ma io ti consiglierei di provare prima molti servizi di Voice Over IP senza contratto che richiedono solo una connessione senza fili.
In particolare puoi provare Truphone , un software gratuito che puoi installare su smartphones di nuova generazione al fine di telefonare via internet utilizzando il router e non la rete del tuo operatore.
Se invece sei interessato al VoIP ma preferisci optare per la comodità del telefono tradizionale molti operatori sono in gradi di fornire telefonia internet con la linea dati. In tal caso puoi valutare tre scelte:
Utilizza un router predisposto (router VoIP) al quale collegare un telefono comune
Utilizza un "telefono VoIP" (molto costoso) e collegarlo ad un semplice router con un cavo di rete. Acquista un adattatore che consente di collegare un telefono normale ad un router normale (adattatori VoIP).
Vari tipi di Adsl e protocolli di comunicazione
Attenzione, ogni provider fornisce la connessione internet con un protocollo ben preciso. Ogni modem ADSL a sua volta è compatibile con diversi protocolli.
Anche se in genere i modem ed i routers in commercio sono sempre compatibili con tutti i protocolli che i providers usano per fornire connettività, è meglio verificare sulla confezione al momento dell'acquisto se il modem ADSL che stai acquistando è compatibile con il protocollo utilizzato dal tuo provider.
In particolare il consiglio da seguire è di acquistare, se possibile, un modem ADSL compatibile con il protocollo del vostro provider e che sia nello stesso tempo anche compatibile con il protocollo ADSL2+ per le velocità di connessione superiori a 4 Mbps, altrimenti potresti navigare molto più lentamente di quanto la tua connessione non ti possa permettere.
Decidiamo con certezza
Nel caso in cui tu abbia bisogno di un modem ADSL per una connessione domestica oppure SOHO (piccoli uffici) ti consiglio di acquistare un modem con Access Point incorporato e con un hub di almento 4 porte , poichè ti consentirebbe di navigare senza fili e di distribuire la connessione eventualmente anche con i cavi di rete. Il cavo di rete potrebbe tornare molto utile qualora tu voglia effettivamente sfruttare il 100% della velocità di connessione internet che in modalità wifi subisce dei rallentramenti molto bruschi .
Fai inoltre attenzione all'antenna: se possibile scegli un router con l'antenna svitabile poiche potresti avere necessità di utilizzare antenne direzionali o potenziate in caso di interferenze o ostacoli strutturali al segnale wifi. Ricapitolando, il retro del modem/router ADSL ideale sul retro deve avere:
4 o più porte Ethernet (RJ45)
1 presa per il cavo telefonico, riconoscibile perchè più piccola rispetto alle 4 prese di rete
1 antenna svitabile
Infine se dobbiamo scegliere tra connessione Ethernet od Usb per il nostro modem/Router, scegliamo sempre Ethernet, in quanto ci permette di effettuare operazioni non possibili con l'Usb.
fonte: http://www.ikaro.net
lunedì 12 gennaio 2009
ADSL ATTIVA A USSANA
Carissimi compaesani,
è stata attivata finalmente anche a Ussana l'ADSL. Questo non lo dobbiamo nè al sindaco di Ussana, tanto meno a Berlusconi, ma solo ed esclusivamente a RENATO SORU, insieme a giunta e maggioranza di centrosinistra, che tramite un programma regionale ha fatto si che in Sardegna, nel 2009, la copertura dell'adsl sarà del 100%: prima regione in Italia. La Regione ha investito molto sulla diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che contribuiranno a rompere l’isolamento geografico, economico, sociale e culturale. E allora spendiamoci per far si che il progresso, il cambiamento e l'ammodernamento della Sardegna non si fermi!
MEGLIO SORU, MEGLIO LA SARDEGNA
giovedì 8 gennaio 2009
Soru: la sfida per le Regionali è fra me e Berlusconi
Le elezioni regionali in Sardgna saranno "uno scontro Soru-Berlusconi per interposta persona". E' l'opinione del governatore uscente dell'isola, Renato Soru, ricandidato alla guida dello schieramento di centrosinistra che se dovesse vincere interromperebbe "l'idea di un sempre vittorioso Berlusconi. Se vinciamo - afferma Soru in una intervista che sarà pubblicata sull'Espresso - il centrosinistra ha una ragione in più per considerare che la sconfitta non è per sempre. E che si può tornare a vincere e battere Berlusconi. Come ha fatto Prodi per due volte".
Soru illustra il suo programma "nettamente di centrosinistra. Basato sul bene pubblico: territorio, sanità, istruzione. La destra vuole privatizzare la sanità, noi abbiamo rimesso il bilancio a posto e aperto nuovi ospedali, riportato in Sardegna i detenuti con problemi psichiatrici. Abbiamo aiutato le persone non autosufficienti come mai era successo, con oltre 20mila progetti personalizzati, dai 3mila del 2004. Sono assistiti loro e le famiglie, sollevate finalmente dai costi".
Quanto alla questione del conflitto di interessi che lo riguarderebbe, Soru osserva: "Ho risolto la questione...". E rifiuta il paragone con Berlusconi: "Non c'è paragone possibile tra me e Berlusconi: lui è premier e titolare di una concessione pubblica per cui è incompatibile, controlla l'intero apparato mediatico. Nel 2004 non sentivo il problema di un conflitto di interessi. Tiscali non aveva concessioni regionali né finanziamenti pubblici. Per qualche tempo ho pensato bastasse non intervenire nella mia società. Ma ho chiesto a Guido Rossi di aiutarci a scrivere una legge regionale sul conflitto di interessi. Ora quella legge c'è. Non ancora imperativa, ma ho fatto come se già lo fosse. Berlusconi risolve il problema uscendo dal Consiglio dei ministri, io ho tolto il mio nome dal libro soci, c'è quello del fiduciario. Le azioni sono totalmente nella sua disponibilità, ci siamo impegnati a non scambiarci informazioni e direttive. è come se avessi intestato la mia casa e i miei risparmi a un altro: quanti farebbero lo stesso? Io - insiste Soru - di Berlusconi mi sento diametralmente l'opposto".
Quindi racconta del primo incontro con l'attuale premier: "Al Quirinale anni fa, durante un ricevimento per re Juan Carlos. Per la Sardegna non ha mai fatto niente. Una volta mi disse: 'Alla regione ho regalato tre musei: quello del cactus, del fico d'india e del rododendro, quando li viene a vedere?'. Gli ho risposto che avrei preferito che prendesse la residenza fiscale da noi. Vorrei anche che trovasse il tempo di una visita in regione: in cinque anni mai un incontro nella casa di tutti i sardi".
Sul suo sfidante Ugo Cappellacci, il goveratore uscente dice: "Si presenta come nuovo, ma non lo è. è stato assessore nella giunta di centrodestra che aveva accumulato in un anno un deficit record di un miliardo e 300 milioni di euro. Non conosce la Sardegna. Sarà uno scontro Soru-Berlusconi per interposta persona. Quando ho vinto la prima volta, il governo Berlusconi era già in crisi. Ora c'è Berlusconi trionfante che pensa di potersi prendere la Sardegna. 'Faccio sapere ai sardi che noi ci occupiamo amorevolmente dei problemi della loro isola'. Sa di chi è questa frase? Di Benito Mussolini, l'ho ritrovata nella biografia di Emilio Lussu scritta da Giuseppe Fiori. Berlusconi dice la stessa cosa: ci penso io. Noi diciamo: no, alla Sardegna e a noi stessi pensiamo da soli".
Se Soru vince "si interrompe l'idea di un sempre vittorioso Berlusconi. Se vinciamo il centrosinistra ha una ragione in più per considerare che la sconfitta non è per sempre. E che si può tornare a vincere e battere Berlusconi. Come ha fatto Prodi per due volte", conclude.
Soru illustra il suo programma "nettamente di centrosinistra. Basato sul bene pubblico: territorio, sanità, istruzione. La destra vuole privatizzare la sanità, noi abbiamo rimesso il bilancio a posto e aperto nuovi ospedali, riportato in Sardegna i detenuti con problemi psichiatrici. Abbiamo aiutato le persone non autosufficienti come mai era successo, con oltre 20mila progetti personalizzati, dai 3mila del 2004. Sono assistiti loro e le famiglie, sollevate finalmente dai costi".
Quanto alla questione del conflitto di interessi che lo riguarderebbe, Soru osserva: "Ho risolto la questione...". E rifiuta il paragone con Berlusconi: "Non c'è paragone possibile tra me e Berlusconi: lui è premier e titolare di una concessione pubblica per cui è incompatibile, controlla l'intero apparato mediatico. Nel 2004 non sentivo il problema di un conflitto di interessi. Tiscali non aveva concessioni regionali né finanziamenti pubblici. Per qualche tempo ho pensato bastasse non intervenire nella mia società. Ma ho chiesto a Guido Rossi di aiutarci a scrivere una legge regionale sul conflitto di interessi. Ora quella legge c'è. Non ancora imperativa, ma ho fatto come se già lo fosse. Berlusconi risolve il problema uscendo dal Consiglio dei ministri, io ho tolto il mio nome dal libro soci, c'è quello del fiduciario. Le azioni sono totalmente nella sua disponibilità, ci siamo impegnati a non scambiarci informazioni e direttive. è come se avessi intestato la mia casa e i miei risparmi a un altro: quanti farebbero lo stesso? Io - insiste Soru - di Berlusconi mi sento diametralmente l'opposto".
Quindi racconta del primo incontro con l'attuale premier: "Al Quirinale anni fa, durante un ricevimento per re Juan Carlos. Per la Sardegna non ha mai fatto niente. Una volta mi disse: 'Alla regione ho regalato tre musei: quello del cactus, del fico d'india e del rododendro, quando li viene a vedere?'. Gli ho risposto che avrei preferito che prendesse la residenza fiscale da noi. Vorrei anche che trovasse il tempo di una visita in regione: in cinque anni mai un incontro nella casa di tutti i sardi".
Sul suo sfidante Ugo Cappellacci, il goveratore uscente dice: "Si presenta come nuovo, ma non lo è. è stato assessore nella giunta di centrodestra che aveva accumulato in un anno un deficit record di un miliardo e 300 milioni di euro. Non conosce la Sardegna. Sarà uno scontro Soru-Berlusconi per interposta persona. Quando ho vinto la prima volta, il governo Berlusconi era già in crisi. Ora c'è Berlusconi trionfante che pensa di potersi prendere la Sardegna. 'Faccio sapere ai sardi che noi ci occupiamo amorevolmente dei problemi della loro isola'. Sa di chi è questa frase? Di Benito Mussolini, l'ho ritrovata nella biografia di Emilio Lussu scritta da Giuseppe Fiori. Berlusconi dice la stessa cosa: ci penso io. Noi diciamo: no, alla Sardegna e a noi stessi pensiamo da soli".
Se Soru vince "si interrompe l'idea di un sempre vittorioso Berlusconi. Se vinciamo il centrosinistra ha una ragione in più per considerare che la sconfitta non è per sempre. E che si può tornare a vincere e battere Berlusconi. Come ha fatto Prodi per due volte", conclude.
SONDAGGIO: Renato Soru futuro leader del centrosinistra: siete d’accordo?VOTATE http://www.corriere.it/appsSondaggi/pages/corriere/d_4087.jsp
mercoledì 7 gennaio 2009
Fiera in tilt, mai tanta folla così calda
Così tanta gente non se l'aspettava neppure lui: «Abbiamo preparato questa manifestazione e questo materiale in pochissimo tempo, non mi aspettavo questa partecipazione». E invece: c'è una pioggia che cade a intermittenza, ma gli oltre quattromila presenti alla Fiera di Cagliari non sono certo lì per ripararsi. Sala Congressi stracolma, lo stesso vale per le scale e il foyer dove sono stati attrezzati due maxi-schermi per permettere a tutti di vedere e ascoltare. Parcheggi pieni e macchine ovunque, con una solerte squadra di vigili urbani del Comune a stilare verbali per le soste in ogni dove: ma nessuno a regolare il traffico nei momenti di massimo afflusso. Se è un caso, si verificherà sabato, quando nello stesso posto sarà presente Silvio Berlusconi per il centrodestra.
Sono dettagli, però. Tutta quella gente trasforma quello che secondo Renato Soru è un «giorno strano per iniziare, e penso a Gaza e alle famiglie dei lavoratori del petrolchimico di Porto Torres» in una «splendida giornata», dice il costituzionalista Gianmario Demuro. Nessuno dimentica niente, di quanto succede attorno: anche perché il presidente uscente non lesina di ricordare la crisi internazionale e le ripercussioni in Sardegna. Ma l'entusiasmo è tanto, inaspettato. Spinge Soru, durante l'incontro con i giornalisti al termine della convention, a lanciare la prima sfida a Ugo Cappellacci: «Un faccia a faccia? Anche domani, o dopodomani: magari in un cinema davanti a cinquecento persone e le telecamere. I sardi devono poter scegliere con responsabilità». Non era nelle intenzioni del presidente, dicono dallo staff di piazza del Carmine. Ma la giornata «strana» e «splendida» di ieri cambia tutto.
Gli alleati sotto il palco: «Pronti a vincere la sfida»
C'è Claudio Giorgi, segretario del Pdci sotto il palco che dice che «siamo pronti per la vittoria»; Luciano Uras, per Rifondazione, parla di «partenza perfetta», c'è anche Luigi Cogodi. C'è il sorriso di Adriano Salis, consigliere dell'Italia dei Valori, e il coordinatore Federico Palomba e ci sono le bandiere dei Verdi. Ci sono i Rossomori, dissidenti del Psd'Az che dicono «i veri sardisti siamo noi, non quelli che vanno con il centrodestra»: bandiere sventolate e orgoglio da vendere. C'è Emidio Casula, unico rappresentante dei socialisti, ex sottosegretario a Roma ed ex segretario regionale del partito: in veste «di socialista che crede nei valori del socialismo e della collocazione nel centrosinistra. Serve una verifica interna, chiederemo immediatamente una riunione».
È entusiasmo che contagia. Soru lancia messaggi dal palco: la coalizione riunita «è la prima motivazione» e «se lo dico», sottolinea con i giornalisti, «significa che credo davvero in questa nuova alleanza. Mancano ancora i socialisti, ma sperano possano cambiare la loro posizione per una unità che non è di maniera ma basata sulla consapevolezza della politica come servizio agli altri, come progetto collettivo e non personale». Applausi convinti, da tutta la platea e davanti ai maxischermi.
Dissidenti Pd presenti. Soru: «Meglio un partito che discute»
Fuori dalla sala, ma attenti davanti agli schermi, ci sono anche loro. Quelli dell'area autonominata riformista, in soldoni i dissidenti. Il consigliere regionale Silvio Lai e il presidente dell'Assemblea Giacomo Spissu. Dentro i deputati Siro Marroccu e Siro Calvisi con Giuseppe Cucca, fuori Antonello Cabras.
Il senatore, ex segretario del partito, sottolinea come gli esponenti dell'area riformista all'interno del Partito democratico siano pronti a «un dialogo propositivo per chiudere la questione. Il commissario Achille Passoni potrebbe convocare nei prossimi giorni la direzione o l'assemblea regionale del partito per discutere dei criteri per la composizione delle liste. Siamo pronti a confrontarci anche col presidente Soru sul limite dei due mandati, come lui vorrebbe, per la scelta dei candidati». Per sul sostegno nessun dubbio: «L'area riformista ci sarà».
Sarà pure l'entusiasmo, ma il Cardinale a vuoto non parla mai. E Soru rilancia, dalla saletta dietro il palco: «Basta parlare di aree e correnti, siamo tutti riformisti. E poi molto meglio un partito che discute piuttosto che uno che accetta supinamente le decisioni di qualcun altro dopo una convocazione a casa».
La via è il rinnovamento: lo chiede il popolo del centrosinistra
Però la strada da seguire è quella del rinnovamento. Non solo per una questione meramente politica. Soprattutto perché lo chiede il popolo degli elettori del centrosinistra. I 4000 alla Fiera ma anche quelli che non hanno potuto partecipare direttamente: si vedano i siti internet dedicati alla politica in Sardegna.
Non è un caso che il primo applauso grosso arrivi quando Soru parla di partecipazione attiva, «non solo al momento del voto o delle manifestazioni in piazza ma nel ricambio generazionale, nel prendere coscienza dei diritti e dei doveri, nel vivere la classe dirigente». Si può fare, «non abbiate paura ma parlate con tutti, con ogni vostro familiare, amico o conoscente. Ditelo che c'è un progetto di Sardegna diverso». Paura, in questa giornata particolare, niente. Determinazione, quella sì: è il momento di tornare in strada.
Sono dettagli, però. Tutta quella gente trasforma quello che secondo Renato Soru è un «giorno strano per iniziare, e penso a Gaza e alle famiglie dei lavoratori del petrolchimico di Porto Torres» in una «splendida giornata», dice il costituzionalista Gianmario Demuro. Nessuno dimentica niente, di quanto succede attorno: anche perché il presidente uscente non lesina di ricordare la crisi internazionale e le ripercussioni in Sardegna. Ma l'entusiasmo è tanto, inaspettato. Spinge Soru, durante l'incontro con i giornalisti al termine della convention, a lanciare la prima sfida a Ugo Cappellacci: «Un faccia a faccia? Anche domani, o dopodomani: magari in un cinema davanti a cinquecento persone e le telecamere. I sardi devono poter scegliere con responsabilità». Non era nelle intenzioni del presidente, dicono dallo staff di piazza del Carmine. Ma la giornata «strana» e «splendida» di ieri cambia tutto.
Gli alleati sotto il palco: «Pronti a vincere la sfida»
C'è Claudio Giorgi, segretario del Pdci sotto il palco che dice che «siamo pronti per la vittoria»; Luciano Uras, per Rifondazione, parla di «partenza perfetta», c'è anche Luigi Cogodi. C'è il sorriso di Adriano Salis, consigliere dell'Italia dei Valori, e il coordinatore Federico Palomba e ci sono le bandiere dei Verdi. Ci sono i Rossomori, dissidenti del Psd'Az che dicono «i veri sardisti siamo noi, non quelli che vanno con il centrodestra»: bandiere sventolate e orgoglio da vendere. C'è Emidio Casula, unico rappresentante dei socialisti, ex sottosegretario a Roma ed ex segretario regionale del partito: in veste «di socialista che crede nei valori del socialismo e della collocazione nel centrosinistra. Serve una verifica interna, chiederemo immediatamente una riunione».
È entusiasmo che contagia. Soru lancia messaggi dal palco: la coalizione riunita «è la prima motivazione» e «se lo dico», sottolinea con i giornalisti, «significa che credo davvero in questa nuova alleanza. Mancano ancora i socialisti, ma sperano possano cambiare la loro posizione per una unità che non è di maniera ma basata sulla consapevolezza della politica come servizio agli altri, come progetto collettivo e non personale». Applausi convinti, da tutta la platea e davanti ai maxischermi.
Dissidenti Pd presenti. Soru: «Meglio un partito che discute»
Fuori dalla sala, ma attenti davanti agli schermi, ci sono anche loro. Quelli dell'area autonominata riformista, in soldoni i dissidenti. Il consigliere regionale Silvio Lai e il presidente dell'Assemblea Giacomo Spissu. Dentro i deputati Siro Marroccu e Siro Calvisi con Giuseppe Cucca, fuori Antonello Cabras.
Il senatore, ex segretario del partito, sottolinea come gli esponenti dell'area riformista all'interno del Partito democratico siano pronti a «un dialogo propositivo per chiudere la questione. Il commissario Achille Passoni potrebbe convocare nei prossimi giorni la direzione o l'assemblea regionale del partito per discutere dei criteri per la composizione delle liste. Siamo pronti a confrontarci anche col presidente Soru sul limite dei due mandati, come lui vorrebbe, per la scelta dei candidati». Per sul sostegno nessun dubbio: «L'area riformista ci sarà».
Sarà pure l'entusiasmo, ma il Cardinale a vuoto non parla mai. E Soru rilancia, dalla saletta dietro il palco: «Basta parlare di aree e correnti, siamo tutti riformisti. E poi molto meglio un partito che discute piuttosto che uno che accetta supinamente le decisioni di qualcun altro dopo una convocazione a casa».
La via è il rinnovamento: lo chiede il popolo del centrosinistra
Però la strada da seguire è quella del rinnovamento. Non solo per una questione meramente politica. Soprattutto perché lo chiede il popolo degli elettori del centrosinistra. I 4000 alla Fiera ma anche quelli che non hanno potuto partecipare direttamente: si vedano i siti internet dedicati alla politica in Sardegna.
Non è un caso che il primo applauso grosso arrivi quando Soru parla di partecipazione attiva, «non solo al momento del voto o delle manifestazioni in piazza ma nel ricambio generazionale, nel prendere coscienza dei diritti e dei doveri, nel vivere la classe dirigente». Si può fare, «non abbiate paura ma parlate con tutti, con ogni vostro familiare, amico o conoscente. Ditelo che c'è un progetto di Sardegna diverso». Paura, in questa giornata particolare, niente. Determinazione, quella sì: è il momento di tornare in strada.
fonte: www.altravoce.net
giovedì 1 gennaio 2009
Proseguiamo il percorso insieme
Cari amici, a pochi giorni dall’inizio di una nuova avventura vorrei ringraziare tutti voi che avete deciso di accordarmi la vostra fiducia e il vostro sostegno, esprimendo pubblicamente il vostro consenso. In tanti state utilizzando questa pagina per darmi consigli, esprimere la vostra opinione e discutere. In un periodo di disillusione nei confronti dell’impegno pubblico, sono rimasto colpito dal vostro entusiasmo. La campagna elettorale richiede il contributo di ognuno di voi: solo il vostro aiuto e il vostro senso di responsabilità ci permetteranno di proseguire il percorso di una Sardegna che cambia. Vi aspetto il 6 gennaio dalle 17 al Palazzo dei Congressi della Fiera di Cagliari. Partecipiamo tutti insieme al percorso di una Sardegna a testa alta e senza compromessi, la Sardegna dei diritti e della responsabilità, che non delega agli altri ma trova la forza in se stessa. Ci vediamo presto.
Renato Soru
fonte: http://www.renatosoru.it/
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