Nel novembre 2007 ad Alghero si è tenuto il vertice con l'Algeria che, con Prodi e D'Alema in testa, ha consentito di firmare l'intesa con l'Algeria per il gasdotto. In questi giorni si terrà il D10 al T-Hotel di Cagliari, cui parteciperanno i vari ministri della difesa dell'area mediterranea e che risulterà essere un'altra prova generale in termini di sicurezza poiché si arriverà al luglio 2009 nell'Isola di La Maddalena per l'appuntamento chiamato G8.
La Sardegna sta ora occupando (per conto dell'Italia intera) la scena internazionale. Dunque ci troviamo e ci troveremo in un'isola-vetrina che, nonostante gli alti rischi, avrà un'occasione unica per crescere. Per il G8 si aspettano infatti 20.000 persone, tutte dirette nel nord-est della Sardegna, accanto o su quell'isola che per 35 anni è stata degli americani e che cerca di riproporsi in chiave turistica.
Il 9 ed il 10 dicembre al T-Hotel si discuterà in primis di flussi migratori e di clandestini e verrà istituito un Collegio di sicurezza e difesa del Mediterraneo occidentale; l'Italia si è candidata a ospitarlo e la sede permanente potrebbe essere proprio a Cagliari.
Tutti gli ingredienti (immancabili in appuntamenti simili) potranno risultare minimizzati per via dell'insularità della nostra regione; a Cagliari sono nati i vari comitati anti-D10 che svolgeranno delle manifestazioni (pacifiche) affinché tutte le voci vengano ascoltate e si possano affiancare a quelle dei vari ministri, sperando che non manchino le ben note ospitalità e cordialità dei sardi.
Fra i temi inseriti nell'agenda ufficiale vi sono la proposta della Libia di un'organizzazione per lo sminamento, di un centro di ricerca e studi strategici euro-maghrebino da parte della Tunisia e di un sistema virtuale di controllo dei traffici marittimi nel bacino del Mediterraneo dell'Italia.
Ci saranno inoltre ulteriori incontri per discutere del Kosovo (da cui si teme possa partire una scintilla che porti ad infiammare i Balcani) e di altre grandi questioni quali Iraq ed Afghanistan.
3 commenti:
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
Sto visitando il blog e sono molto meravigliata del fatto di trovare pochi commenti a questo post... mi sembra che i vostri visitatori, comprensibilmente visto che mi sembrano tutti ussanesi, si interessino molto alle notizie locali e non guardino con il dovuto interesse alle vicende nazionali, nonostante le vostre pubblicazioni diano diverse occasioni di discussione su tematiche di largo interesse...
Mi sbaglio?
Complimenti per il vostro impegno
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