lunedì 6 ottobre 2008

Sardegna - Referendum: mancato il quorum. Alle urne solo il 20,4%

Il dato definitivo dell'affluenza alle urne alle 22 di ieri vanifica in Sardegna i referendum abrogativi sull'acqua e sulla legge 8 del 2004, la cosiddetta "salvacoste". Soltanto il 20,4% dei 1.471.797 aventi diritto (pari a 300.859 elettori) si e' espresso presentandosi ai seggi, nonostante gli appelli dei promotori del centrotrodestra, arrivati ieri anche via sms. Perche' la consultazione fosse valida era necessario il quorum del 35,5%, in base alla legge statutaria entrata in vigore a luglio, che richiedeva il 50% piu' uno degli elettori che avevano votato alle ultime regionali del 2004. Che avrebbe vinto l'astensionismo, nonostante l'appello lanciato anche dal presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, sceso in campo per perorare la causa del si', si e' capito gia' quando e' stato diffuso il dato sull'affluenza alle 19 di ieri, pari al 14,2%. Le operazioni di scrutinio sono gia' cominciate ed e' ipotizzabile una prevalenza dei si'. Il mancato raggiungimento del quorum in questa consultazione conferma una tendenza degli ultimi anni nell'elettorato sardo: nel 2005 per il referendum contro l'arrivo di rifiuti-scorie da altre regioni si presento' alle urne solo il 27% dei sardi, mentre l'anno scorso per quella sulla legge statutaria voto' appena il 15%. (AGI). foto su www.altravoce.net

1 commento:

Anonimo ha detto...

No no, per me così non và bene, l'astensionismo non lo condivido proprio.
Sono contenta che non siano state abrogate le leggi oggetto del referenduum, però avrei preferito che i sardi andassero a votare, a votare no magari. Come avrei fatto io se non avessi perso la patente proprio venerdì...
E' anche vero che sono stati buttati via un sacco di soldi, però non vorrei che questa abitudine dei sardi facesse venire in mente a qualcuno l'idea di privarci di uno strumento così importante per la democrazia. Penso che l'attuale governo per esempio si sentirebbe molto più sicuro se il popolo non potesse manifestare la propria volontà attraverso quello che ormai è uno dei pochi elementi che distingue la nostra forma di governo, che in teoria è la democrazia, da una dittatura.
Io starei molto attenta...
Matilde