lunedì 13 ottobre 2008

Export italiano in Bulgaria

Sabato 11 ottobre l'Italia di Lippi pareggia, giocando una discreta partita in quel di Sofia.
Sabato 11 ottobre centinaia di italiani inneggiano al fascismo (magari con la scusa dell'alcol in corpo) a Sofia.
...Allo stadio Levski di Sofia, prima di Bulgaria-Italia, un centinaio di tifosi italiani, una volta entrati nel settore a loro riservato, si sono diretti verso il pubblico locale cinghie alla mano, lanciando oggetti. I due gruppi erano divisi da una cancellata, ma sulle gradinate ha fatto ingresso un reparto di polizia in assetto antisommossa che ha riportato i tifosi italiani in un angolo per tenerli sotto controllo....
...Qualche ora prima lo stesso gruppo di supporter per arrivare allo stadio (dopo una rissa in un bar) ha sfilato per le vie di Sofia inneggiando al duce e cantando Faccetta Nera e altri motivi di epoca fascista. Nei pressi della curva sono subito accorsi Domenico Mazzilli, responsabile dell'Osservatorio del Viminale e della sicurezza della Figc e il suo collaboratore Roberto Massucci, che in collaborazione con la polizia bulgara, han fatto sì che i tifosi italiani accettassero di togliere alcuni striscioni che avevano esposto....
...Durante l'inno di Mameli i "sostenitori" italiani hanno salutato lo stadio con il braccio teso in "posa" fascista....
...Fra gli elementi di tensione della giornata c'è stato il gemellaggio di questo gruppo con la tifoseria del Levski Sofia, tradizionalmente a destra, e il confronto con i rivali del Cska, tifoseria di sinistra...
W l'Italia! W i campioni del mondo!

[foto tratte da: www.messagero.it]

2 commenti:

desaparecido ha detto...

questi presunti TIFOSI sono giustificati...in Bulgaria non è esiste un reato simile all'apologia del fascismo previsto in Italia

Anonimo ha detto...

Il nostro problema è che con un governo di destra i fascisti, tifosi e no, si sentono spalleggiati...
Spero che tutti questi episodi di cronaca facciano aprire gli occhi a chi ha votato per questo governo pensando che fosse di 'centro'-destra, come voleva far credere berlusconi.
Matilde