sabato 25 ottobre 2008

Cinque morti in un giorno: il più vecchio ha 32 anni

Si esce di casa per andare a lavorare e non si torna più. Venerdì è successo a cinque persone, una donna e quattro uomini. Il più vecchio aveva 32 anni. Gli incidenti sono successi nelle province di Venezia, Aosta, Torino, Modena e Udine. Il procuratore di Torino Guariniello propone di istituire una Procura ad hoc sulla sicurezza sul lavoro.
A chiudere la tragica giornata di lavoro di venerdì, in serata è arrivato anche un altro morto. Il quinto. Si chiamava Matteo Lucarda, aveva 32 anni e faceva l’elettricista: è l’ultimo a non tornare a casa venerdì sera. È rimasto dentro alla Mecno Service di Salzano, in provincia di Venezia. Schiacciato tra una motrice ed un carrello.
Matteo è solo l’ultimo di una giornata nera. Prima di lui, venerdì, erano morti Simone Guagnini, un operaio di 31 anni che lavorava a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena; Ranjit Singh, un bracciante indiano di 24 anni che faticava nelle campagne di Buriasco, a Torino; Diana Cromaz, che era assunta da una ditta di Moimacco, vicino Udine e che da settembre era in ospedale per ustioni; Bobi Costel, è morto in un cantiere a Glereyaz, in Val d’Aosta, e aveva solo 22 anni.
Una giornata così, non può lasciare indifferenti. Per questo il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, tra l’altro titolare dell’inchiesta sulla Thyssen, ha chiesto che venga creata «una Procura nazionale sulla sicurezza» perchè «purtroppo ci sono zone del nostro Paese dove i processi penali in tema di sicurezza del lavoro proprio non si fanno e altre dove si fanno, ma con una tale lentezza che si arriva alla prescrizione del reato. E questa genera un senso di impunità».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo so che non è una grande consolazione, però il fatto che la Regione Sardegna abbia stanziato dei fondi per aiutare i familiari delle vittime di incidenti sul lavoro è segno del grande senso di civiltà del nostro governo regionale, e vorrei che la stessa attenzione al problema venisse posta dagli Ispettorati del Lavoro e dalle Asl, perchè allo stato attuale purtroppo manca una efficace azione di prevenzione da parte degli organi competenti, che non vigilano sul rispetto delle norme di sicurezza tanto declamate da tutti ma eluse dalla maggiorparte delle imprese, anche perchè l'esiguità delle sanzioni, unita alla scarsa frequenza dei controlli, toglie alle stesse valore deterrente.
Ciao
Matilde

desaparecido ha detto...

Queste notizie paiono "aggiornamenti" di windows.