I delegati all’assemblea regionale del Partito Democratico, su suggerimento del segretario Antonello Cabras, hanno deciso di rinviare le primarie provinciali, previste per il 24 febbraio. Sabato 9 febbraio, data della prossima assemblea costituente, considerando comunque adempiuta e conclusa la fase di preparazione delle liste dei candidati, si potrà fissare il nuovo appuntamento elettorale o indicare il periodo favorevole a promuovere la consultazione finale. La situazione politica nazionale ha assunto un peso notevole sulla decisione dei delegati di rinvio del prossimo appuntamento costituente del Pd sardo. L'incontro, che si è svolto come di consueto a Tramatza, è stato aperto dal segretario Cabras che ha brevemente riassunto lo scenario politico nazionale scaturito dalla crisi del governo Prodi. Circa il mandato ricevuto da Marini dal Presidente della Repubblica Napolitano, per tentare di formare un governo che abbia come unico obiettivo quello di preparare un progetto di riforma della legge elettorale, il segretario non si è mostrato troppo ottimista: "Io penso che il presidente Marini chiuderà le consultazioni dicendo che non sussistono le condizioni per formare un governo - ha confidato Cabras all’assemblea -, alla luce di tutto questo, per accelerare i tempi per la formazione di un nuovo governo ed evitare il vuoto di potere che farebbe male al paese più di quanto sta già accadendo, è presumibile che si vada a votare entro Aprile; ciò significa che un mese prima della data stabilita, a Marzo, bisognerà compilare le liste". Il segretario ha quindi messo in guardia i delegati del Pd sardo, circa la reale possibilità che si vada ad elezioni politiche anticipate, evento che rischierebbe di cogliere il Partito Democratico sardo "impreparato" dal punto di vista organizzativo. "Se sospendiamo, abbiamo comunque bisogno di avere il partito presente e bisognerà capire come arrivare alle elezioni politiche nazionali con una struttura politica di riferimento. Dobbiamo garantire al Partito Democratico sardo un coordinamento che abbia la funzione organizzativa di riferimento in vista dell’appuntamento elettorale nazionale". Questo sarà l’argomento centrale che l’assemblea regionale del Pd sarà chiamata a discutere il 9 febbraio, accanto ad una proposta-emendamento, avanzata dal delegato Matteo Marteddu, che tiene conto dell'eventualità che ci sia uno scioglimento delle camere: i candidati sardi alle prossime elezioni politiche nazionali, potrebbero essere scelti sulla base del metodo delle primarie, tenendo conto di quanto previsto dalla bozza dello statuto nazionale, che è, tuttavia, ancora in fase di definizione e discussione.
Fonte: http://www.perilpdsardo.it/
1 commento:
Secondo me THE SHOW MUST GO ON perché non accelerare e consentire al PD di avere un'organizzazione pienamente leggittimata in caso, quasi certo, di elezioni anticipate ad aprile?
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