I consiglieri di "Ussana democratica" ci hanno inviato due documenti; uno sul consiglio comunale notturno, proposto oggi, e uno sul problema della scuola che vi proporremo domani.
Ovviamente, molto volentieri pubblichiamo questi documenti che fanno il punto, in modo rigoroso, su quanto accaduto di recente nel "Palazzo" e sul problema della scuola che abbiamo affrontato anche noi di recente.
Ovviamente, molto volentieri pubblichiamo questi documenti che fanno il punto, in modo rigoroso, su quanto accaduto di recente nel "Palazzo" e sul problema della scuola che abbiamo affrontato anche noi di recente.
"Per la prima volta in questa legislatura, e per la prima volta in assoluto dal 2000, siamo stati convocati ad un Consiglio Comunale serale, lunedì 29/10/2007 ore 18:00. Un evento storico! Non è però merito delle nostre continue richieste (verbali e scritte) in tal senso, ma perché un consigliere di maggioranza si è reso conto che la mattina è più utile per lavorare rispetto al pomeriggio. Sta di fatto che tale consiglio aveva come oggetto principale l’approvazione di modifiche allo Statuto dell’Unione dei Comuni del Basso Campidano, al quale Ussana insieme a San Sperate, Monastir, Villasor e Nuraminis appartiene.
Già nel mese di luglio scorso l’oggetto era stato portato in Consiglio, e il gruppo consiliare “Ussana Democratica” si era dichiarato contrario alla modifica che prevede la trasformazione dell’assemblea dell’Unione (composta da rappresentanti di maggioranza e minoranza di tutti i consigli comunali dei comuni aderenti) in un ristretto consiglio di amministrazione composta dai soli sindaci dei comuni detti. Una norma regionale (L.R. n. 12/2007) prevede tale trasformazione, e benché sia stata emanata da un governo regionale di centrosinistra, sia nel consiglio comunale di luglio, sia in quest’ultimo del 29 ottobre, abbiamo espresso il nostro vivo dissenso per la mancanza di rappresentatività delle minoranze.
Il problema della maggioranza consiliare stava nel fatto che per l’approvazione di norme o di modifiche statutarie, occorre la maggioranza di due terzi dei consiglieri assegnati, e per ben tre sedute consecutive la maggioranza non è riuscita ad avere i numeri (gli altri Consigli si sono tenuti martedì 30 ottobre ore 22:00, giovedì 1 novembre ore 10:00 e nella quarta seduta del 3 novembre alle ore 13:00 per presa d’atto della maggioranza l’oggetto è passato). Il Sindaco, e via via assessori e consiglieri di maggioranza hanno richiesto per la prima volta in questa legislatura la collaborazione della minoranza per poter approvare le modifiche, salvo poi, dopo il nostro coerente annuncio di voto contrario, iniziare un discorso colmo di invettive e di mal celati insulti nei confronti della minoranza. Le parole dette dal Sindaco (con uso di termini fortemente volgari) in reazione al nostro dissenso sono fuori da ogni logica dialettica, non sono accettabili né all’interno né all’esterno di un’aula consiliare, e meraviglia come gli altri consiglieri di maggioranza possano invece condividerle.
E’ toccante come ci venga chiesto la collaborazione soltanto in caso di necessità, quando invece alle nostre pressanti richieste di coinvolgimento nelle scelte importanti di governo del paese siamo stati totalmente ignorati, ci siamo sentiti ripetutamente dire che in quanto minoranza non contavamo nulla, è la maggioranza a governare, e siamo stati relegati al nostro ruolo pressoché impotente benché rappresentiamo quasi la metà dell’elettorato ussanese. "
Già nel mese di luglio scorso l’oggetto era stato portato in Consiglio, e il gruppo consiliare “Ussana Democratica” si era dichiarato contrario alla modifica che prevede la trasformazione dell’assemblea dell’Unione (composta da rappresentanti di maggioranza e minoranza di tutti i consigli comunali dei comuni aderenti) in un ristretto consiglio di amministrazione composta dai soli sindaci dei comuni detti. Una norma regionale (L.R. n. 12/2007) prevede tale trasformazione, e benché sia stata emanata da un governo regionale di centrosinistra, sia nel consiglio comunale di luglio, sia in quest’ultimo del 29 ottobre, abbiamo espresso il nostro vivo dissenso per la mancanza di rappresentatività delle minoranze.
Il problema della maggioranza consiliare stava nel fatto che per l’approvazione di norme o di modifiche statutarie, occorre la maggioranza di due terzi dei consiglieri assegnati, e per ben tre sedute consecutive la maggioranza non è riuscita ad avere i numeri (gli altri Consigli si sono tenuti martedì 30 ottobre ore 22:00, giovedì 1 novembre ore 10:00 e nella quarta seduta del 3 novembre alle ore 13:00 per presa d’atto della maggioranza l’oggetto è passato). Il Sindaco, e via via assessori e consiglieri di maggioranza hanno richiesto per la prima volta in questa legislatura la collaborazione della minoranza per poter approvare le modifiche, salvo poi, dopo il nostro coerente annuncio di voto contrario, iniziare un discorso colmo di invettive e di mal celati insulti nei confronti della minoranza. Le parole dette dal Sindaco (con uso di termini fortemente volgari) in reazione al nostro dissenso sono fuori da ogni logica dialettica, non sono accettabili né all’interno né all’esterno di un’aula consiliare, e meraviglia come gli altri consiglieri di maggioranza possano invece condividerle.
E’ toccante come ci venga chiesto la collaborazione soltanto in caso di necessità, quando invece alle nostre pressanti richieste di coinvolgimento nelle scelte importanti di governo del paese siamo stati totalmente ignorati, ci siamo sentiti ripetutamente dire che in quanto minoranza non contavamo nulla, è la maggioranza a governare, e siamo stati relegati al nostro ruolo pressoché impotente benché rappresentiamo quasi la metà dell’elettorato ussanese. "
GRUPPO CONSILIARE "USSANA DEMOCRATICA"
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