No al piano del sindaco per l'acquisto di alcuni immobili del centro storico
Sedda, Loddo, Contini e Orgiano non votano, crisi vicina. Gli assessori: «Ci troviamo a discutere per la terza volta lo stesso ordine del giorno, già respinto in maniera chiara».
Bocciato il programma del sindaco per l'acquisizione di alcuni immobili del centro storico. A Ussana si allarga la frattura tra il sindaco Emidio Contini e la sua Giunta, e la crisi dell'esecutivo sembra davvero alle porte. Il primo cittadino è, ormai, senza maggioranza. Quattro assessori: il vicesindaco Claudia Orgiano, Baldovino Sedda, Giancarlo Loddo e Gianluigi Contini abbandonano l'aula assieme ai quattro esponenti della minoranza, ed Emidio Contini va sotto. Era gia successo altre due volte, ed è successo anche l'altro ieri. In aula si doveva discutere, ancora una volta, l'acquisizione del compendio denominato Casa Mastio: la storica dimora di un notabile del secolo scorso in pieno centro. Il programma del sindaco, che vorrebbe farne una struttura della civiltà contadina, non è condiviso dai suoi (quasi) ex assessori, e il primo cittadino non fa neppure in tempo ad aprire bocca. «Ci troviamo a discutere per la terza volta lo stesso ordine del giorno, già respinto in maniera chiara e reiterata», è la dichiarazione di non voto dei quattro assessori dissidenti, prima di lasciare l'aula. La frase sembra lasciare poco spazio al dialogo, ma quella che segue è anche più incisiva: quasi una stoccata. «Questi oggetti non li vuole nessuno, ne parte della maggioranza ne la minoranza, ma soprattutto dice no il paese», attaccano Claudia Orgiano, Baldovino Sedda, Giancarlo Loddo e Gianluigi Contini. "Questi oggetti" (pomo della discordia) altro non sono che la proposta di acquisizione della Casa Mastio, bocciata in Consiglio per la terza volta consecutiva. Per realizzare il programma, che secondo il sindaco dovrebbe anche contribuire al riassetto della viabilità del centro storico di Ussana, l'amministrazione comunale intende accendere un mutuo di alcuni milioni di euro. «Noi non condividiamo, in questo particolare momento economico la scelta dell'accensione di un mutuo di tali proporzioni, che non tiene conto delle vere priorità di Ussana quali il Piano di risanamento della zona di Munserra e le opere di primaria importanza: impianti fognari e raccolta delle acque bianche, scuole, servizi sociali». I quattro assessori usano, significativamente, le stesse parole della minoranza. «Non condividiamo l'acquisizione del compendio Mastio», scriveva il capogruppo di Ussana Democratica, Paolo Loddo, all'indomani del Consiglio del 25 settembre scorso, «perché non si pensa ai lavori per il piano di risanamento di Munserra risolvendo così l'annoso problema delle strade senza asfalto da decenni». Paolo Loddo: «Se domani manca un consigliere, il sindaco va in minoranza».
IGNAZIO PILLOSU
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