Cari amici,
scusate se per alcune settimane ho sentito la necessità di prendere una pausa, di riordinare le idee, di riflettere su come ripartire. Come forse molti di voi sanno, rientro nel cda di Tiscali per dare il mio contributo al rilancio e alla messa in sicurezza della società. E’ una responsabilità che ritengo di avere verso questa impresa - che ho fondato e che cinque anni fa ho lasciato per dedicarmi esclusivamente alla politica - verso la sua possibilità di crescita, i suoi finanziatori e verso le persone che ci lavorano. Tuttavia, come avrete visto e letto, continuo il mio impegno in politica attraverso la presenza in Consiglio regionale, ma più che mai consapevole che è necessario radicare nella società sarda e in tutti i territori della Sardegna il progetto di cambiamento avviato in questi ultimi cinque anni, per un rinnovamento della politica nelle diverse forme di partecipazione, discussione, formazione e selezione della futura classe dirigente. Da parte mia continuerò l'impegno nella costruzione di un vero Partito Democratico sardo insieme a chi in questo si riconosce: un partito che dovrà essere capace di rappresentare in modo autorevole le istanze della Sardegna, prima fra tutte la difesa del suo irripetibile ambiente, da noi tutelato perché unica ricchezza di cui disponiamo per costruire opportunità di lavoro e di benessere. In questa recente campagna elettorale è emersa però, in maniera persino sorprendente, la volontà di partecipare di tanti giovani, di tante persone finora distanti dalla politica perché non motivati dagli attuali modelli e assetti dei partiti, ma assolutamente disponibili ad impegnarsi nel dibattito, nella necessità di difendere l’idea di una Sardegna dei diritti e delle responsabilità, totalmente alternativa a quella di Berlusconi e della sua maggioranza nella nostra regione. E’ il momento di organizzare queste energie e questa appassionata volontà di partecipazione. Con diversi amici abbiamo deciso di proporvi la costituzione di un’associazione che chiameremo Sardegna Democratica, attraverso la quale organizzare i nostri incontri, la discussione, il lavoro di approfondimento delle nostre proposte, la vigilanza attiva e il controllo democratico dell’attività di governo della destra. Potremo tenerci in contatto attraverso questo sito, che deve evolvere in una vera e propria rivista oltre che nella prima fonte di documentazione e informazione per tutti. Ma il lavoro più importante sarà quello che ciascuno di noi potrà fare attraverso l’apertura di sedi di incontro in ogni provincia e paese della Sardegna: sedi anche informali, non per forza stabili, ma che ci diano la possibilità di ritrovarci e confrontarci. Sardegna Democratica sarà l’associazione con cui costruire la rete territoriale per l’incontro di un’area più vasta, comprensiva dell’intero centrosinistra e del sardismo diffuso. Il recente esito elettorale non ha intaccato la volontà di affrancamento e di emancipazione del popolo sardo, non ha scalfito la nostra storica aspirazione di autodeterminazione, non ha messo in secondo piano la necessità sempre viva di uscire dal ritardo di sviluppo assumendoci la nostra diretta responsabilità e non affidandoci a qualcuno che lo faccia per noi. Dobbiamo insieme proseguire il percorso, comprendere il valore del cambiamento impresso in questi anni e da cui non vogliamo recedere, considerando questa una pausa per ripartire con nuova forza e determinazioneL’associazione Sardegna Democratica sarà la testimonianza che negli uomini e nelle donne del centrosinistra c’è una profonda ed irriducibile volontà di non perdersi nel momento di difficoltà e di superare questa fase di smarrimento a partire dalle migliori energie e intelligenze della nostra isola. Facciamo dunque il primo passo: incontriamoci sabato pomeriggio alle 15.30 all'Hotel Rosy di Sanluri (SS 131 km 41), per proseguire il nostro percorso insieme.
Renato Soru
fonte: www.renatosoru.it
5 commenti:
Ci vediamo li. Anche se io sarò in forma anonima.
ma dove vai...
sei il piano-casa non cell'hai.....
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