lunedì 16 marzo 2009

Evasione, il governo non lotta

Non è normale un Paese con 120 miliardi di evasione fiscale. C'è chi evade per comprare i libri di scuola ai figli e chi per farsi la villa. Se tutti pagano si paga di meno.
Leggi le 3 proposte per aiutare le piccole imprese
L’Italia, “un paese con 100-120 miliardi di evasione fiscale,in cui recuperando il 10% si finanzierebbero molte delle cose che stiamo dicendo”. Con queste parole Dario Franceschini si presenta alla platea di imprenditori, presenti al Forum di Cernobbio della Confcommercio. “Gli evasori non sono tutti uguali. Si tratta sempre di un comportamento sbagliato, ma c'e' chi evade per comprarsi la villa e chi per mandare a scuola i propri figli".
Un intervento inconsueto, quanto apprezzato come sottolineato dallo scrosciante applauso partito dalle prime file e diffusosi fino alle ultime. "Tocca al governo -ha spiegato il segretario- capire da dove cominciare la sua battaglia all'evasione”.
Franceschini ha illustrato le misure a sostegno delle piccole imprese proposte dal PD:
-dimezzare dal 40 al 20% l'acconto sulle imposte e scongiurare così “l'incubo dei pagamenti di giugno”;
-portare da 30 a 70.000 euro il tetto per il “forfettone” al di sopra del quale cessa la possibilità di ricorso al regime fiscale semplificato;
-l'istituzione di un fondo statale di garanzia per rimodulare il debito delle imprese in difficoltà con le banche perché oggi “una banca che ha paura chiude prima la porta a cento piccole imprese prima di farlo con una grande impresa".

1 commento:

desaparecido ha detto...

è circa 2 o 3 giorni che Berlusconi non spare qualche "barzelletta" delle sue...inizio a preoccupparmi