venerdì 31 ottobre 2008

SEGRETARIATO SOCIALE

Da giovedì 6 NOVEMBRE 2008 dalle 16 alle 19, sarà attivo ogni giovedì presso il circolo “Antonio Gramsci” del Partito Democratico, in via S'Angelo 20, un ufficio di segretariato sociale, diviso in tre settori:
ASSISTENZA, PREVIDENZA E DISOCCUPAZIONE: Responsabile WALTER LILLIU
•Previdenza, disoccupazione e leggi sull’assistenza sociale in generale

ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA: sarà presente un consigliere comunale del gruppo “Ussana Democratica”:
•Delibere di giunta e consiglio comunale
•Leggi, bandi e concorsi regionali, provinciali e comunali

MONDO GIOVANILE: sarà presente uno dei giovani democratici per informazioni su: scuola, università, internet, lavoro e tutto quello che riguarda i giovani.

Per maggiori informazioni:
Partito Democratico di Ussana - circolo “Antonio Gramsci”
via Sant’Angelo, 20
pd_ussana@tiscali.it

giovedì 30 ottobre 2008

Epifani: «Un intero Paese insorge»

Quando sale sul palco di piazza del Popolo, dal basso esplode un boato. Guglielmo Epifani, il segretario della Cgil, parla al milione di persone che sono venute a Roma per dire no al decreto Gelmini. Lui lo chiama "un'intero paese che insorge": "State segnando una giornata memorabile –dice ai manifestanti– non solo per la scuola ma per la nostra democrazia, per il futuro del paese, per i nostri giovani. Non avevo mai visto una piazza così, forse avremmo dovuto scieglierne un'altra –dice a chi è rimasto fuori– ma probabilmente non c'è così grande da accogliere tutti".
Epifani poi si è rivolto ai giovani, a quelli che il governo chiama "facinorosi, strumentalizzati": "Non vi pentirete di stare con noi –dice Epifani– non permetteremo che il vostro impegno sia messo in discussione da qualcuno che ha cattivi pensieri. La forza di questa piazza è la forza della democrazia ed è uno scudo per i nostri giovani. Qui c'è la maggioranza del paese che non si rassegna, che non abbassa la schiena, che non si fermerà".
Poi il segretario della Cgil parla della riforma: "Hanno chiamato in causa Obama –dice– ma lo sanno che se sarà eletto investirà 20 miliardi nell'istruzione? E lo sa il nostro governo -ha incalzato Epifani– che sta arrivando una crisi, che già 200 mila persone nel settore privato sono stati licenziati o in cassa integrazione e a questi si aggiungono i precari della scuola, dell'università, della sanità, dello Stato? A quanto si vuole far arrivare il numero di persone che perderà il lavoro?".
E nel discorso di piazza del Popolo non manca un richiamo all’unità sindacale: oggi sono tutti insieme in piazza, ma dall’Alitalia alla riforma dei contratti, ultimamente Cgil Cisl e Uil non sono andate troppo d’accordo: "Non scambiamo un piatto di lenticchie –dice– per la forza di questa ritrovata unità. Non divida il governo quello che le persone vogliono tenere unito". Epifani lascia la piazza con un appuntamento, quello del 14 novembre, quando torneranno in piazza gli universitari e i ricercatori. E con un appello "Il Governo apra finalmente il dialogo. Non lo deve al sindacato, ma al Paese reale per il futuro dell'Italia".

martedì 28 ottobre 2008

Ussana - In appalto la gestione del centro sportivo

Conto alla rovescia per il centro sportivo e ricettivo di Is Osterias. Il Club House, così l'aveva battezzato fin dalla sua gestazione l'amministrazione guidata da Contini, è finalmente terminato. Il bando per l'assegnazione e la gestione della struttura: "un fiore all'occhiello della cittadina" secondo la giunta ussanese, è pronto. Alla gestione potrebbe essere chiamata una società o cooperativa giovanile di servizi, nello spirito ovvero del Piano straordinario dell'occupazione: la legge regionale 37 da cui provengono i 700 mila euro occorsi per costruire il complesso che racchiude al suo interno campi per il calcio a cinque, tennis, piscina, pista ciclabile, parco giochi, giardini e struttura per convegni con 500 posti a sedere. Oltre ad una piscina che per qualche anno è stata praticamente in abbandono. Uno stato di degrado che ha fatto gridare allo spreco l'opposizione in consiglio. Il centro turistico e sportivo di Is Osterias è situato all'incrocio della statale per Serdiana: al crocevia tra il Campidano, il Parteolla, il Gerrei e la Trexenta e la Carlo Felice: "in posizione strategica alle porte del paese e in grado di migliorare l'immagine della nostra cittadina", dice il sindaco.
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In quest'articolo si presentano diverse divergenze; fra tutte possiamo affermare che il Club House venne creato dalla Giunta amministrata dal Centrosinistra fino al 2000 e non dagli attuali amministratori.
Finalmente dopo 8 anni di degrado i lavori sono ripresi, tuttavia con un enorme aggravio economico data la decadenza delle strutture realizzate tanto tempo fa.
Inoltre non è banale che il Club House si trovi in "zona strategica": il centrosinistra mirava proprio a questa potenzialità!

sabato 25 ottobre 2008

Cinque morti in un giorno: il più vecchio ha 32 anni

Si esce di casa per andare a lavorare e non si torna più. Venerdì è successo a cinque persone, una donna e quattro uomini. Il più vecchio aveva 32 anni. Gli incidenti sono successi nelle province di Venezia, Aosta, Torino, Modena e Udine. Il procuratore di Torino Guariniello propone di istituire una Procura ad hoc sulla sicurezza sul lavoro.
A chiudere la tragica giornata di lavoro di venerdì, in serata è arrivato anche un altro morto. Il quinto. Si chiamava Matteo Lucarda, aveva 32 anni e faceva l’elettricista: è l’ultimo a non tornare a casa venerdì sera. È rimasto dentro alla Mecno Service di Salzano, in provincia di Venezia. Schiacciato tra una motrice ed un carrello.
Matteo è solo l’ultimo di una giornata nera. Prima di lui, venerdì, erano morti Simone Guagnini, un operaio di 31 anni che lavorava a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena; Ranjit Singh, un bracciante indiano di 24 anni che faticava nelle campagne di Buriasco, a Torino; Diana Cromaz, che era assunta da una ditta di Moimacco, vicino Udine e che da settembre era in ospedale per ustioni; Bobi Costel, è morto in un cantiere a Glereyaz, in Val d’Aosta, e aveva solo 22 anni.
Una giornata così, non può lasciare indifferenti. Per questo il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, tra l’altro titolare dell’inchiesta sulla Thyssen, ha chiesto che venga creata «una Procura nazionale sulla sicurezza» perchè «purtroppo ci sono zone del nostro Paese dove i processi penali in tema di sicurezza del lavoro proprio non si fanno e altre dove si fanno, ma con una tale lentezza che si arriva alla prescrizione del reato. E questa genera un senso di impunità».

venerdì 24 ottobre 2008

25 OTTOBRE: SALVA L'ITALIA

SERVONO VOLONTARI

Vista la situazione di emergenza creatasi nel cagliaritano e nell'impossibilità delle forze locali di fronteggiarla, gruppi di volontari si stanno organizzando per dare il proprio contributo alla popolazione locale.
Chi volesse dare un mano, anche portando viveri e medicinali può recarsi a Capoterra e dirigersi direttamente nella scuola di Via Amendola (clicca: per vedere/scaricare la mappa
). Sarà la Protezione Civile a smistare poi i volontari distribuendoli dove ce n'è più bisogno. Considerato che la SS 195 è inaccessibile, l'unica strada percorribile per arrivare a Capoterra è quella che conduce a Macchiareddu.
Per qualunque informazione è stato attivato un numero di telefono dell'unità di crisi: 070.7239233.

giovedì 23 ottobre 2008

Obbedite e non dissentite (minoranza) senza distrazioni

C'è grande confusione in Italia e durante la confusione si battono i pugni sul tavolo.
Ieri Berlusconi l'ha fatto per l'ennesima occasione vaneggiando con le sue solite improvvisazioni: ha dichiarato che manderà la Polizia nelle scuole e nelle università per cacciare via i manifestanti (chissà se accadrà come a Genova alla scuola Diaz...).
Perciò, dopo le ripetute allusioni allo Stato di Polizia, tanto osannato dall'odierno centrodestra, si teme che dal nuovo balcone si affacci il nuovo Dittatore!
Tuttavia si tratta sempre delle solite sceneggiate per distrarre l'opinione pubblica dalle cose concrete e dai fatti reali che han portato alla protesta di studenti, genitori, maestre e professori.
Il caro Berlusconi (forte di una grande maggioranza e di decreti votati a colpi di fiducia) non si è degnato di confrontarsi con chi si oppone a questa schifosa legge; ma perchè mai dovrebbe farlo: lui ha deciso e noi obbediamo, nel frattempo la marionetta Gelmini, vantandosi di una legge che porta il suo nome, è ormai all'apice della felicità!

Addirittura, ancora il centrodestra accusa la sinistra italiana per non avere fatto proposte, in merito a tale legge, durante le votazioni in Parlamento! Qualcuno magari pensa che il centrodestra avrebbe accettato eventuali modifiche a questa legge immonda?
Nei prossimi giorni approfondiremo con altri post cosa comporterà per il futuro dell'istruzione (pubblica) e della cultura questa nuova legge.
Il periodo delle "riforme" continua...
Salviamo l'Italia!

P.s.: il gruppo Mediolanum risarcisce i correntisti che hanno avuto disavventure con la banca americana Lehman. Ma se le banche non hanno liquidità chi risarcirà i piccoli investitori?
Lui: il Presidente del Consiglio di un governo troppo attento a coprire, a celare e a ingannare piuttosto che a rispondere alla richiesta legittima di trasparenza dei suoi cittadini.
Come dire: prendi l'ossicino e stai zitto...

mercoledì 22 ottobre 2008

Nubifragio a Cagliari: tre vittime e un disperso. Paura per una diga

E' salito a tre, nel pomeriggio, il bilancio delle vittime dell'alluvione che stamattina ha gravemente colpito Cagliari e l'hinterland. L'ultimo cadavere recuperato è quello di una donna, Licia Sulis Zucca, 77 anni, la suocera dell'ingegnere dell'Asl che risulta ancora disperso. Il suo corpo è stato recuperato dai sommozzatori dei carabinieri nel pomeriggio vicino ai campi da tennis della zona di Frutti d'oro, una zona residenziale di Capoterra. Attorno alle 15 i carabinieri della compagnia di Quartu Sant'Elena avevano recuperato a Sestu (Cagliari) il cadavere di un disperso, un agricoltore di 66 anni, Mariano Spiga, residente in paese, rimasto incastrato in un'auto travolta dall'acqua durante il nubifragio e poi sommersa dal fango. Spiga viaggiava su una Fiat Uno assieme a un giovane con il quale era diretto verso i terreni nelle campagne del paese dove lavorava. Sulla strada fuori Sestu all'altezza del Rio Turci l'auto è stata raggiunta da un'ondata che l'ha trascinata via. Il conducente è riuscito a uscire dall'abitacolo dando una spallata alla portiera, mentre Spiga è rimasto incastrato ed è morto annegato. E' stato ritrovato soltanto ore dopo l'allarme a una distanza di circa un chilometro e mezzo.
La prima vittima è Speranza Sollai, di 85 anni - Aveva gravi problemi di deambulazione ed è stata trovata morta, forse annegata, da una squadra di sub dei carabinieri nel seminterrato della sua abitazione invasa dall'acqua. Soccorsa anche un'altra persona che, travolta dall'onda del rio San Girolamo, ha rischiato l'annegamento. Il nubifragio ha causato forti disagi alla mobilità nella zona. Bloccato per alcune ore l'aeroporto di Elmas e il traffico ferroviario che però è ripreso in tarda mattinata. Il sindaco di Cagliari, Emilio Floris, ha chiesto lo stato di calamità naturale.
Ci sarebbe ancora un disperso - Sempre a Capoterra, nel centro residenziale di Poggio dei Pini, si cerca una persona, l'ingegnere dell'Asl 8 di Cagliari Antonello Porcu, responsabile dell'ufficio tecnico dell'Azienda sanitaria. A dare l'allarme è stata la moglie di Porcu, dopo l'episodio avvenuto vicino al bar di Poggio dei Pini. Intanto, nella diga del centro residenziale l'acqua ha superato il livello di guardia ed e' stato predisposto una piano di evacuazione, nel caso fosse necessario un deflusso controllato.
A rischio una diga: pronti ad evacuare centinaia di persone - La pioggia ha fatto salire il livello dell'acqua della diga di Santa Lucia, nelle montagne che sovrastano Capoterra, tanto da poter rendere necessaria l'evacuazione della parte più bassa del paese. L'ipotesi è al vaglio del coordinamento soccorsi costituito alla prefettura di Cagliari. Il comune intanto ha già predisposto il piano di intervento per lo sgombero.
Oltre tre ore di piogge intense: è emergenza - A Cagliari diverse automobili sono rimaste incastrate nelle aperture che si sono formate nell'asfalto e nei tombini saltati a causa delle acque abbondanti. I piani terra e i seminterrati di molti palazzi sono allagati. Decine di richieste di intervento per i vigili del fuoco. Problemi si registrano anche sul versante cittadino della statale 554 e l'asse mediano di scorrimento è stato chiuso a causa degli allagamenti. L'acqua ha raggiunto, in alcuni punti della città, quasi il mezzo metro, mentre nei centri limitrofi, anche i due metri.
La prima vittima è Speranza Sollai, di 85 anni - Aveva gravi problemi di deambulazione ed è stata trovata morta, forse annegata, da una squadra di sub dei carabinieri nel seminterrato della sua abitazione invasa dall'acqua. Soccorsa anche un'altra persona che, travolta dall'onda del rio San Girolamo, ha rischiato l'annegamento. Il nubifragio ha causato forti disagi alla mobilità nella zona. Bloccato per alcune ore l'aeroporto di Elmas e il traffico ferroviario che però è ripreso in tarda mattinata. Il sindaco di Cagliari, Emilio Floris, ha chiesto lo stato di calamità naturale.
Ci sarebbe ancora un disperso - Sempre a Capoterra, nel centro residenziale di Poggio dei Pini, si cerca una persona, l'ingegnere dell'Asl 8 di Cagliari Antonello Porcu, responsabile dell'ufficio tecnico dell'Azienda sanitaria. A dare l'allarme è stata la moglie di Porcu, dopo l'episodio avvenuto vicino al bar di Poggio dei Pini. Intanto, nella diga del centro residenziale l'acqua ha superato il livello di guardia ed e' stato predisposto una piano di evacuazione, nel caso fosse necessario un deflusso controllato.
A rischio una diga: pronti ad evacuare centinaia di persone - La pioggia ha fatto salire il livello dell'acqua della diga di Santa Lucia, nelle montagne che sovrastano Capoterra, tanto da poter rendere necessaria l'evacuazione della parte più bassa del paese. L'ipotesi è al vaglio del coordinamento soccorsi costituito alla prefettura di Cagliari. Il comune intanto ha già predisposto il piano di intervento per lo sgombero.
Quindici milioni di euro di danni - E' il primo provvisorio bilancio dei danni indicato dall'assessore regionale dei Lavori Pubblici, Carlo Mannoni, dopo un sopralluogo nelle zone maggiormente colpite. I danni riguardano abitazioni e le reti stradali, elettriche e idriche. Problemi anche per gli impianti di telecomunicazioni con molte centraline sotterranee completamente sommerse. I pluviometri hanno registrato 80 millimetri all'ora di pioggia per sei ore. Un bilancio piu' dettagliato, secondo gli esperti della Protezione Civile, sara' possibile solo nei prossimi giorni. Intanto il sindaco d Cagliari, Emilio Floris, ha annunciato l'avvio delle procedure per chiedere lo stato di calamita' naturale per il capoluogo sardo.
Oltre tre ore di piogge intense: è emergenza - A Cagliari diverse automobili sono rimaste incastrate nelle aperture che si sono formate nell'asfalto e nei tombini saltati a causa delle acque abbondanti. I piani terra e i seminterrati di molti palazzi sono allagati. Decine di richieste di intervento per i vigili del fuoco. Problemi si registrano anche sul versante cittadino della statale 554 e l'asse mediano di scorrimento è stato chiuso a causa degli allagamenti. L'acqua ha raggiunto, in alcuni punti della città, quasi il mezzo metro, mentre nei centri limitrofi, anche i due metri.
Le forze d'intervento sui luoghi colpiti - Tutte le forze d'intervento sono state mobilitate e verso i centri colpiti si è recato anche il 54esimo reggimento della Brigata "Sassari". Una colonna mobile dei vigili del fuoco, con un mezzo anfibio e uomini della squadra Saf, per il salvataggio alpino fluviale, è stata inviata a Cagliari da Sassari a supporto delle attività di soccorso del comando dei vigili del capoluogo, i quali hanno dovuto ricorrere anche ai gommoni per raggiungere persone rimaste isolate. Sono centinaia gli scantinati e le abitazioni allagati nei comuni interessati.
Si attende un'altra ondata di piogge per il pomeriggio - La perturbazione che ha portato le precipitazioni di carattere temporalesco si è estesa su un arco di cinque miglia. Un'altra ondata di piogge violente è attesa in giornata dall'Algeria e si sposterà verso Nord-Est. Potrebbe abbattersi su una zona un po' più a Nord, sulla costa orientale, che comprende il Sarrabus e il Gerrei. Ma, fanno sapere dai servizi meteo dell'Aeronautica, la perturbazione potrebbe durare per almeno altre 36 ore.
Problemi per le vie di collegamento tra l'hinterland e la città - Sulle principali strade d'accesso al capoluogo sardo il traffico è stato fortemente rallentato, in particolare su viale Marconi e la statale 554 che collegano l'hinterland, le statali 130 Iglesiente e 195 Sulcitana. A causa dell'allagamento dei binari circa 500 pendolari provenienti da Oristano sono rimasti bloccati per quasi due ore all'ingresso della stazione ferroviaria di Cagliari sul treno che sarebbe dovuto arrivare alle 8.30. I passeggeri non sono neppure potuti scendere dal convoglio, in quanto l'acqua aveva raggiunto quasi il metro d'altezza. Nella prefettura di Cagliari è stata istituita un'unita di crisi.
Pesanti disagi si segnalano anche in alcuni ospedali cagliaritani - In particolare al Businco, dove gli ascensori sono in tilt e ci sono stati allagamenti. Resta grave la situazione attorno a Capoterra e nel vicino centro residenziale di Poggio dei Pini. La forza del rio San Girolamo ingrossato dalle piogge ha trascinato decine di auto. Nel municipio di Capoterra è stata allestita una sala di coordinamento - sotto la responsabilita' del sindaco - degli interventi di vigili del fuoco, corpo forestale regionale, ente foreste e associazioni di volontariato per fronteggiare l'emergenza provocata dall'alluvione. Allagamenti si segnalano anche alla periferia di Cagliari nella zona di Giorgino e nell'hinterland, fra Decimomannu e Assemini e a Uta.
Disagi anche all'aeroporto di Elmas - Sono partiti in orario soltanto i primi voli, tra le 6 e le 6.30 per Palermo, Roma e Milano. Il volo Air One in arrivo da Milano Linate, previsto alle 8.20, è stato dirottato ad Alghero. Sempre all'aeroporto, per salire su un taxi è necessario trasferirsi al piano partenze a causa dell'allagamento del piazzale di sosta. In uscita dallo scalo, il traffico verso la città è stato dirottato su viale Trieste e via Roma, a causa della chiusura, disposta dall'anas, dei sottopassi nei pressi dello scalo.
Interrotta la riunione della Giunta regionale - La Giunta regionale, che era in corso, è stata sospesa e il presidente Renato Soru si è recato nella sede del Cor per seguire gli sviluppi della vicenda, mentre gli assessori all'Ambiente e ai lavori Pubblici, Cicitto Morittu e Carlo Mannoni, hanno raggiunto Capoterra.
[fonte:http://mail.tiscali.it/]

martedì 21 ottobre 2008

SMS solidali al numero 48587

Vogliamo assolutamente la nascita di un nuovo Centro pediatrico in Darfur
che sarà costruito a Nyala, capitale del Sud Darfur,
grazie alle donazioni effettuate con sms solidale.
E' un diritto della popolazione del Darfur, quindi pretendiamo che sia attuato.
Il Centro offrirà assistenza sanitaria qualificata e gratuita 24 ore su 24
ai bambini fino ai 14 anni di età e dove sarà attivo anche un ambulatorio
per lo screening dei pazienti cardiopatici da trasferire al Centro Salam a Khartoum.
Tutti i fondi che si raccoglieranno con l'invio di sms solidali al numero 48587
saranno utilizzati per l'avvio dei lavori di scavo e costruzione del Centro in Darfur.
Domani, 22 ottobre, sarà l'ultimo giorno utile per l'sms solidale.
Vi chiediamo un altro piccolo sforzo:
ancora qualche sms al 48587,
che se ci pensiamo bene per noi è come offrire un caffè a un amico,
ma per la gente del Darfur è molto di più.

Grazie da EMERGENCY ONG ONLUS
GRUPPO TERRITORIALE EMERGENCY

lunedì 20 ottobre 2008

Sulla questione energetica ed ambientale

Il nostro paese nel contesto europeo è fra quelli che ha i requisiti maggiori per orientare il suo sistema produttivo su basi ambientali. Sviluppo delle fonti alternative, innovazione, ricerca: sono queste le risorse che l'Italia deve mettere da subito in campo per affrontare con orgoglio la questione energetica e la sfida dei mutamenti climatici. Peccato che il governo Berlusconi, invece, stia intraprendendo un pericoloso viaggio nel passato e il nostro premier, unico fra i leader dei grandi paesi europei anche di centro destra, continua ad inchiodare l'Italia in una posizione di retrovia rispetto al resto d'Europa.
Dai catastrofici scenari presentati strumentalmente per affossare il pacchetto Ue (con conti economici che considerano solo i costi e non i benefici che il sistema paese avrebbe dalle politiche di riduzione di emissioni di CO2 e che invece, come sottolinea Dimas, son per l'Italia assolutamente in linea a quelli di tutti gli altri paesi europei e si attestano intorno allo 0,66% del Pil) agli incredibili attacchi di oggi a Veltroni gli esponenti del centro destra reputano una colpa del PD aver capito la centralità della questione ambientale.
Salviamo l'Italia!

domenica 19 ottobre 2008

Arcobaleni a testa in giù

Trovata pubblicitaria? Fotomontaggio? Niente di tutto questo: l'arcobaleno a testa in giù è un fenomeno raro ma possibile.
Un enorme smile multicolore comparso qualche giorno fa nei cieli di Cambridge ha lasciato migliaia di sudditi di Sua Maestà con il naso all'insù, a domandarsi se quel grande sorriso colorato fosse qualcosa di naturale o la nuova trovata di un pubblicitario troppo creativo. La foto di questo arcobaleno capovolto è stata scattata il 14 settembre da Jaqueline Mitton, astronoma della Royal Astronomical Society che ha spiegato al quotidiano britannico Daily Telegraph le cause di questo strano fenomeno. Gli arcobaleni rovesciati sono assai rari e la loro formazione richiede condizioni atmosferiche specifiche che non si verificano quasi mai alle nostre latitudini. La loro forma convessa, con la cavità rivolta verso il sole, è data dalla rifrazione della luce su cristalli di ghiaccio orientati in modo anomalo. E solitamente presentano colori eccezionalmente intensi. Gli arcobaleni tradizionali sono invece formati dai raggi solari che attraversano le minuscole gocce d'acqua sospese nell'aria dopo la pioggia. Chiamati anche "arcobaleni circumzenitali" questi singolari fenomeni sono tipici delle zone polari: solitamente si manifestano in alto, molto vicino al sole e ciò rende difficile individuarli.

venerdì 17 ottobre 2008

Piano industriale e di rilancio della Keller di Villacidro

L'annuncio dato nei giorni scorsi dal Presidente Renato Soru, a Sanluri all'atto della firma dell'Intesa istituzionale tra Regione e Provincia del Medio Campidano, che la Keller aveva concordato con la Regione un piano industriale e di rilancio delle attività produttive e di assunzione sino a 100 operai, è stato confermato ieri dal Presidente della società, Borghini, e dagli amministratori delegati, Pagnoni e Aldrovandi, nel corso di un incontro a Cagliari con l'assessore regionale all'Industria, Concetta Rau.
L'azienda di progettazione, costruzione e ristrutturazione di materiale rotabile che opera a Villacidro, investirà nei prossimi due anni circa 25 milioni di euro per il potenziamento dei programmi di ricerca: dalla sperimentazione dei nuovi materiali da utilizzare nella produzione delle carrozze, all'utilizzo di apparati elettronici, diagnostici e di comunicazione nonché al miglioramento della efficienza energetica del veicolo e a quello della dinamica di marcia dei carrelli. Questo programma di sviluppo porterà all'assunzione di 100 nuovi lavoratori.
In adesione alle richieste formulate dagli assessori dell'Industria e del Lavoro, la società Keller ribadisce la disponibilità all'assunzione dalle liste di mobilità di 17 lavoratori della ex società Nuova Scaini, per i quali l'assessorato del Lavoro promuoverà un apposito progetto di riqualificazione professionale. L'assessore all'Industria nel condividere e valutare positivamente il progetto industriale presentato dalla Società Keller conferma la disponibilità dell'amministrazione regionale ad intervenire presso le aziende e gli enti locali per accelerare la concessione delle autorizzazioni necessarie per l'esecuzione dei lavori diretti e per la realizzazione di tutte quelle opere di carattere infrastrutturale tra cui un intervento finanziario di oltre 4 milioni di euro per l'adeguamento del raccordo ferroviario tra la stazione di Sanluri Stato e l'area del Consorzio industriale di Villacidro.
Il presidente e l'amministratore delegato della società, incontrando anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e rappresentanti della Provincia del Medio Campidano, hanno precisato che il nuovo Piano industriale prevede il riposizionamento dell'azienda da sub-fornitore a protagonista attivo del processo di riorganizzazione e qualificazione della filiera italiana del treno. Il sito Carini, in Sicilia, sarà riconvertito per farne sempre di più il fornitore di componenti speciali e di carpenteria per lo stabilimento di Villacidro che realizzerà il rotabile-treno completo. L'azienda ha informato inoltre dell'acquisizione di due importanti commesse per la progettazione e la costruzione di 220 carrozze passeggeri e di 15 treni Dmu da fornire alle Ferrovie Iraniane, l'accordo raggiunto con la società spagnola Talgo, le intese in via di definizione con Ansaldo Breda, la ricerca di ulteriori accordi con altri produttori esteri e la imminente creazione di un consorzio con società fornitrici della Keller e con altri partner tecnologici. "Il tutto conferma che esistono le condizioni per il riposizionamento strategico dell'azienda e quello di un suo sviluppo" ha detto l'assessore Concetta Rau. Il Presidente Soru, di ritorno dalla riunione del Consiglio dei Ministri a Roma, ha commentato: "Dopo la firma dell'accordo con Azimut per il polo nautico di Arbatax, il piano industriale della Keller conferma che non solo non si è chiuso niente in Sardegna in questi anni, ma si riaprono fabbriche, si fa riconversione industriale puntando sulle tecnologie, la qualità del lavoro e dell'ambiente".

mercoledì 15 ottobre 2008

USSANA, capitale del vino isolano

Mercoledì 15 ottobre avrà inizio ad Ussana la cinque giorni “Tempus de binnenna: festa del vino”. Mostre, convegni, degustazioni, spettacoli folk, sfilate in costume tradizionale, concerti e gare sportive caratterizzeranno la manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale, con il patrocinio della Regione e della Provincia di Cagliari. Mercoledì 15 alle 16,30, nel campo sportivo XXV aprile, si terrà il triangolare di calcio “Terzo trofeo della vendemmia”; giovedì 16 alle 18, nelle sale del Montegranatico, la gara enologica tra i produttori locali; venerdì 17, alle 17, il convegno “I nuovi scenari della vite tra espianti e libero mercato” con la partecipazione, tra gli altri, del sindaco di Ussana Emidio Contini, dell’assessore all’agricoltura Gianluigi Contini, del giornalista Luigi Coppola, dell’assessore provinciale alle attività produttive Giampiero Comandini. Sabato 18, alle 9 nelle campagne del paese, sarà la volta della “ Sa binnenna de is pipius”, la vendemmia dei bambini; di pomeriggio, invece, dalle 17,30 nel centro storico del paese, sfilate, balli musiche popolari e degustazioni. Infine, domenica 19, si potrà visitare l’estemporanea di pittura sul tema “Sa binnenna” e la festa sarà conclusa, alle 20 nella piazza del Municipio, dallo spettacolo di cabaret con Marco Piccu.

fonte: http://www.admaioramedia.it/

lunedì 13 ottobre 2008

Export italiano in Bulgaria

Sabato 11 ottobre l'Italia di Lippi pareggia, giocando una discreta partita in quel di Sofia.
Sabato 11 ottobre centinaia di italiani inneggiano al fascismo (magari con la scusa dell'alcol in corpo) a Sofia.
...Allo stadio Levski di Sofia, prima di Bulgaria-Italia, un centinaio di tifosi italiani, una volta entrati nel settore a loro riservato, si sono diretti verso il pubblico locale cinghie alla mano, lanciando oggetti. I due gruppi erano divisi da una cancellata, ma sulle gradinate ha fatto ingresso un reparto di polizia in assetto antisommossa che ha riportato i tifosi italiani in un angolo per tenerli sotto controllo....
...Qualche ora prima lo stesso gruppo di supporter per arrivare allo stadio (dopo una rissa in un bar) ha sfilato per le vie di Sofia inneggiando al duce e cantando Faccetta Nera e altri motivi di epoca fascista. Nei pressi della curva sono subito accorsi Domenico Mazzilli, responsabile dell'Osservatorio del Viminale e della sicurezza della Figc e il suo collaboratore Roberto Massucci, che in collaborazione con la polizia bulgara, han fatto sì che i tifosi italiani accettassero di togliere alcuni striscioni che avevano esposto....
...Durante l'inno di Mameli i "sostenitori" italiani hanno salutato lo stadio con il braccio teso in "posa" fascista....
...Fra gli elementi di tensione della giornata c'è stato il gemellaggio di questo gruppo con la tifoseria del Levski Sofia, tradizionalmente a destra, e il confronto con i rivali del Cska, tifoseria di sinistra...
W l'Italia! W i campioni del mondo!

[foto tratte da: www.messagero.it]

sabato 11 ottobre 2008

Appuntamento con EMERGENCY SERRENTI - sabato 18 ottobre '08

Sabato 18 ottobre dalle 18.00 in poi,
presso spazi del foyer del teatro comunale di Serrenti,
il gruppo territoriale di Emergency
sarà presente con un punto informativo e gadget
a sostegno del futuro Centro pediatrico e cardiologico a Nyala, Darfur-Sudan.
Alle 21.00 nel teatro,
a sostegno dell'associazione,
si terrà il concerto gratuito etno-jazz Andhira,
dell'associazione culturale Albatros, con musiche di Nulchis e De Andrè.
In tale data partirà anche la nuova campagna tesseramento:
i sostenitori di Emergency che effettuano una donazione di almeno € 20
possono richiedere la tessera "Amici di Emergency".
Ricordiamo che fino al 22 ottobre,
facendo un SMS al numero 48587 del valore di 1 euro,
si potrà contribuire alla costruzione del Centro pediatrico in Darfur,
la nostra idea di pace.
Vi aspettiamo numerosi.
Gruppo Emergency Serrenti

giovedì 9 ottobre 2008

Parte il concorso fotografico dedicato al colle e alla necropoli punico-romana di Tuvixeddu-Tuvumannu

Concorso di fotografia naturalistico - ambientale
"Uno scatto per Tuvixeddu"

Cinquanta ettari di superficie, quasi duemila sepolcri, i più antichi risalenti al sesto secolo a.C. Questi numeri fanno dell’area archeologica sul colle di Tuvixeddu, nel pieno centro di Cagliari, la più grande necropoli di epoca punico-romana del Mediterraneo. Legambiente dal 1991 cerca di spingere gli Enti Locali ad attuare un progetto di tutela e valorizzazione di questo bene che preveda la realizzazione di un parco archeologico - paesaggistico e renda finalmente fruibile a tutta la cittadinanza e non solo una risorsa tanto importante.E’ stata condotta una costante campagna di sensibilizzazione perché la comunità non accettasse come fatto compiuto l’esecuzione di migliaia di metri cubi di nuove edificazioni e per cercare di realizzare il sogno di vedere un parco archeologico aperto e protetto da qualsiasi minaccia.Legambiente, come associazione di cittadini che opera per la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente, sente particolarmente questo problema. Prendere coscienza di questi sostanziali principi è oggi così importante da far ritenere indispensabile manifestare in tutti i modi possibili l’opportunità di cambiamento di rotta. In questo contesto si inserisce l’idea di dare la possibilità a tutte le persone sensibili di manifestare il loro punto di vista, attraverso lo strumento fotografico, con immagini che evidenzino gli aspetti culturali, paesaggistici ed archeologici di un sito tanto ricco di spunti.

Regolamento

martedì 7 ottobre 2008

L'80% dei sardi crede a chi fa, non a chi strilla

Vaffan-quorum: puntuale, gridato, clamoroso. Molto più largo di quanto non potesse temere la destra e sperare il centrosinistra. Una pernacchia li travolgerà, avevamo scritto. Così è stato, oltre ogni aspettativa. Una debacle che non è solo di Mauro Pili, definitivamente al capolinea, ma di tutto il centrodestra, dei caudatari Riformatori, sardisti in salsa maninikid tossica, socialisti di sventura e certi verdi che dovrebbero arrossire per la vergogna della loro vergognosa posizione. Ma soprattutto, una disfatta per il Gran Capo, il Cavaliere dell'Apocalisse che da palazzo Chigi aveva intimato-ordinato, attraverso i giornali e tv di servizio con i loro portavoce genuflessi, di andare a votare e votare “sì”. Che figura, Cavaliere! Ed è la terza volta, dopo il 1994 e il 2004, che la Sardegna lo manda a quel Paese e si deberlusconizza mentre il re di Arcore e del sardo canile nerazzurro trionfa e comanda in tutta Italia. È soprattutto la sua prima vera sconfitta dopo il trionfo nelle elezioni politiche generali. Grazie, no: i sardi non sono i suoi “cari concittadini” e glielo hanno mandato a dire in modo e con numeri inequivocabili. Sono disobbedienti ancora per dignità: vade retro, Cavaliere. Con lui e il centrodestra sardi i maggiordomi al seguito, i cantori editoriali e giornalistici. Il bollino-post it dell'Unione Sarda si trasforma in cartellino rosso, da espulsione, per il quotidiano, Videolina (ha censurato perfino le proteste dell'Ordine dei giornalisti, dell'Assostampa e della redazione). L'effetto-boomerang ribadisce che Sergio Zuncheddu è un editore di carta in tutti i sensi. Specie quando vuole, come fa da quattro anni, imporre la sua linea, i suoi uomini e amici politici e d'affari. Venderà anche molte copie: peso politico irrilevante. Salvo il complice suicidio omicida degli avversari politici, fra i quali conta peraltro molti loschi sodali avversi a Soru. Il potere tossico di disinformare non basta a convincere e spostare le scelte elettorali. Finisce di screditare, nella disfatta complessiva, un gruppo editoriale che opera contro la verità, la correttezza, soprattutto gli e-lettori. No pasaran, si era detto. Così è stato. Per Berlusconi, convinto di spostare con la sua becera interferenza istituzionale senza precedenti, l'orientamento dei sardi. Per il centrodestra e aggregati-derivati letali come quelli finanziari. Contro i nemici di Soru nel centrosinistra che, pur avendo votato ed restando a favore della legge salvacoste, volentieri avrebbero visto un successo degli ammazzacoste per liquidare il presidente. No pasaran neanche loro: neanche alle elezioni. La stangata dei referendari è enorme e incredibile. Avevano prodotto uno sforzo enorme, una mobilitazione capillare gigantesca, con costi inauditi, su un tema peraltro non poco controverso e comunque molto sentito. Hanno avuto il campo interamente libero, praticamente senza contraddittorio. L'appoggio militarizzato giornalistico e pubblicitario lautamente pagato di quotidiani (incluso Epolis) e tv: con l'eccezione della Nuova Sardegna, equilibrata ma certo senza aver negato spazio agli ammazzacoste e all'appello ultimativo di Berlusconi. Altro che referendum imbavagliato e silenziato dalla Regione. Cosa avrebbe potuto fare? Qualche inserzione a pagamento per ingrassare gli editori al guinzaglio della destra o viceversa? Si sarebbero perse nel mare magnum di quelle dei referendari, con spot a saturazione, Pili-bus, manifestazioni in centinaia di piazze tutte semideserte, intasato perfino Internet soprattutto con attacchi a Soru per le sue case di Cagliari e quella di Villasimius. C'è stata comunicazione, propaganda debordante, più informazione-spot giornalistica. Risultato: la chiamata alle urne è stata disertata quasi come per la Legge Statutaria, una specie di oggetto misterioso per i cittadini. Su salvacoste e gestione acque, l'informazione e la sensibilità erano ben maggiori. La risposta è stata ugualmente frustrante. Lo sarebbe stata anche di più se in certe zone i referendum sull'acqua, molto sentita e in modo trasversale anche nel centrosinistra, non avesse trainato più cittadini alle urne, fino al 40 per cento di alcuni centri. Cosa significa tutto questo? Che la crociata contro la salvaguardia delle coste, nonostante i toni terroristici del centrodestra e caudatari, non è affatto condivisa dai sardi che - anche fra tanti dissensi verso Soru - difendono questa linea: ormai modello nazionale e internazionale di riferimento. Significa anche che la credibilità del centrodestra - nonostante l'autolesionismo talora connivente e lo stato pietoso del centrosinistra - è ancora ai minimi e non sembra possa crescere per il voto regionale. Significa ancora che l'uso strumentale del referendum, lo scandalo dei soldi pubblici gettati al vento come per la consultazione vergognosa sulla Statutaria, ha fatto veramente incazzare i cittadini. Con i quasi venti milioni spesi in un anno per due votazioni a perdere, si sarebbero potute aiutare famiglie bisognose, realizzare interventi sociali come quelli - d'avanguardia - con cui la Regione ha cominciato a distribuire contributi alle famiglie dei caduti sul lavoro e per abbattere gli affitti troppo onerosi per i più poveri e i giovani. Un rifiuto popolare di forma e di sostanza, bruciante. E non si dica che il referendum è stato sabotato a destra per liquidare definitivamente Pili. Con la propaganda e la mobilitazione massiccia e l'appello inascoltato di Berlusconi, è stato anche l'elettorato del centrodestra a respingere una chiamata distruttiva. Lo dimostrano, oltre ogni dubbio, i risultati in Gallura e a Cagliari. Nella terra di Settimo Nizzi, colonia mondana del “re” Berlusconi, la risposta è stata ugualmente deprimente per i referendari. In una provincia dove il centrodestra ha quasi il 70 per cento dei voti, questa partecipazione al referendum significa che due terzi del proprio elettorato ha snobbato i promotori. Ancor più bruciante il dato di Cagliari, dove ha votato 18 per cento: assai meno del dato medio regionale. Significa che l'impegno forsennato e la mobilitazione di Emilio Floris, sostenuto dalle forze corazzate di latta dell'Unione Sarda e Videolina, hanno prodotto risultati da suicidio politico. E forse liquidato definitivamente anche le ambizioni del sindaco per la nomination ad anti-Soru. Insomma, la spallata annunciata contro Soru diventa un boomerang che rompe le ossa al centrodestra anche nella prospettiva del voto regionale: se nel Pd i guastatori e i tagliagole pronti a tutto non giocheranno allo sfascio. Ma dopo questa prova, i militanti e i simpatizzanti potranno e dovranno farsi sentire e mettere all'angolo quelli che risultano oggettivamente alleati del centrodestra. Il vaffan-quorum è una bella notizia, oltre Soru. Perché dimostra che la sensibilità e la cultura dell'ambiente è entrata nel cuore e nelle teste dei sardi mentre si continua a cementificare troppo. E il no agli ammazzacoste è un bellissimo, prestigioso biglietto da visita che i sardi potranno far valere come loro identità civile nel resto d'Italia e anche all'estero: in controtendenza col massacro dell'Italia.
Giorgio Melis
Percentuale votanti a Ussana: 13,1%

lunedì 6 ottobre 2008

Sardegna - Referendum: mancato il quorum. Alle urne solo il 20,4%

Il dato definitivo dell'affluenza alle urne alle 22 di ieri vanifica in Sardegna i referendum abrogativi sull'acqua e sulla legge 8 del 2004, la cosiddetta "salvacoste". Soltanto il 20,4% dei 1.471.797 aventi diritto (pari a 300.859 elettori) si e' espresso presentandosi ai seggi, nonostante gli appelli dei promotori del centrotrodestra, arrivati ieri anche via sms. Perche' la consultazione fosse valida era necessario il quorum del 35,5%, in base alla legge statutaria entrata in vigore a luglio, che richiedeva il 50% piu' uno degli elettori che avevano votato alle ultime regionali del 2004. Che avrebbe vinto l'astensionismo, nonostante l'appello lanciato anche dal presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, sceso in campo per perorare la causa del si', si e' capito gia' quando e' stato diffuso il dato sull'affluenza alle 19 di ieri, pari al 14,2%. Le operazioni di scrutinio sono gia' cominciate ed e' ipotizzabile una prevalenza dei si'. Il mancato raggiungimento del quorum in questa consultazione conferma una tendenza degli ultimi anni nell'elettorato sardo: nel 2005 per il referendum contro l'arrivo di rifiuti-scorie da altre regioni si presento' alle urne solo il 27% dei sardi, mentre l'anno scorso per quella sulla legge statutaria voto' appena il 15%. (AGI). foto su www.altravoce.net

venerdì 3 ottobre 2008

Quel fascino per la camicia nera che cresce nel mondo del calcio

L'outing di Christian Abbiati, portiere del Milan fascista nel privato e ora anche in pubblico, ha allargato praterie di potenziali rivelazioni nel mondo del calcio italiano, da sempre silenziosamente a destra.
Quelle parole rimbalzate in tutta Europa -"del fascismo condivido ideali come la patria, i valori della religione cattolica e la capacità di assicurare l'ordine"- sono sottoscritte, oggi, da una crescente platea di calciatori e dirigenti italiani. La forza delle frasi rivelatrici di un portiere che è abituale frequentatore dei leader di Cuore nero, succursale dell'estremismo nero milanese e luogo di riferimento per gli ultrà dell'Inter, più che nell'indicare il solito revisionismo pret a' porter italiano che vuole un fascismo buono prima del '38 ("rifiuto le leggi razziali, l'alleanza con Hitler e l'ingresso in guerra", ha detto Abbiati) segnala come anche i calciatori, notoriamente pavidi nelle dichiarazioni, oggi comprendono che queste "verità" si possono finalmente dire: il vento del 2008 non le rende più pericolose per le loro carriere.
Sono diversi i campioni italiani che indossano numeri sinistri e sventolano effigi del Ventennio per poi giustificarsi: "Non lo sapevo". Il portiere Gianluigi Buffon, figlio di famiglia cattolica e impegnata, è stato sorpreso in quattro atti scabrosi. La maglia con il numero 88 che rimandava al funesto "Heil Hitler" segnalata dalla comunità ebraica romana, poi la canottiera vergata di suo pugno con il "Boia chi molla". Nel 2006, durante le feste al Circo Massimo per la vittoria del mondiale, si schierò -mani larghe su una balaustra- davanti allo striscione "Fieri di essere italiani", croce celtica in basso a destra. E i suoi tifosi, gli Arditi della Juventus, un mese fa a Bratislava gli hanno ritmato "Camerata Buffon" ottenendo dal portiere un naturale saluto. Quattro indizi, a questo punto, somigliano a una prova.
E' da annoverare tra i fascisti per caso il Fabio Cannavaro capitano della nazionale che a Madrid sventolò un tricolore con un fascio littorio al centro: "Non sono un nostalgico, ma non sono di sinistra", giura adesso. Nel 1997, però, pubblicizzò in radio le prime colonie estive Evita Peron, campi per adolescenti gestiti dalla destra radicale. Il suo procuratore, Gaetano Fedele, assicura: "Un calciatore può essere strumentalizzato inconsapevolmente".
Nella capitale si sta consumando un pericoloso contagio tra la curva della Roma, egemonizzata dalla destra neofascista, e i giovani calciatori romani. Daniele De Rossi, capitan futuro destinato a sostituire Totti, è un simpatizzante di Forza Nuova. E l'altro romanista da nazionale, Alberto Aquilani, colleziona busti del duce -li regala uno zio- mostrando opinioni chiare sugli immigrati in Italia: "Sono solo un problema".
Molti portieri la pensano come Abbiati, poi. L'ex Stefano Tacconi fu coordinatore per la Lombardia del Nuovo Msi-Destra nazionale ed è stato condannato per aver usato tesserini contraffatti giratigli dal faccendiere nero Riccardo Sindoca. Matteo Sereni, figlio della destrissima scuola Lazio, oggi che è portiere del Torino continua a dormire con il busto di Mussolini sulla testiera del letto.
Il problema è che i calciatori navigano dentro un mare di ipocrisia che consente di tenere "Faccetta nera" nella suoneria del cellulare senza provare sensi di colpa. Questione di maestri. L'ex allenatore della Lazio Papadopulo non si è mai preoccupato delle svastiche in curva "perché in campo non vedo oltre la traversa". Spiega Gianluca Falsini, difensore oggi al Padova: "Giocatori di sinistra ce ne sono pochi e la nostalgia per il Ventennio ti viene per colpa dei politici contemporanei".
Già. Nel campionato 2007-2008 in campo sono raddoppiati gli episodi di razzismo: sono stati sei. Mario Balotelli, stella emergente dell'Inter, italiano di origini ghanesi, così racconta l'ultima partita contro la Primavera dell'Ascoli: "Dall'inizio alla fine mi hanno detto: "Non esistono neri italiani". Era lo slogan dei fascisti, volevo uscire dal campo".
di CORRADO ZUNINO
La Repubblica
(1 ottobre 2008)

giovedì 2 ottobre 2008

Napoli, arriva Berlusconi esplode la protesta

Nona visita a Napoli del premier Silvio Berlusconi che è atterrato alle 11 di mercoledì mattina all'aeroporto di Capodichino. Obiettivo della visita di Berlusconi è fare il punto della situazione sull'emergenza rifiuti e sulla costruzione dei nuovi termovalorizzatori con il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso.
Nonostante l'efficace comunicazione berlusconiana, che considera la presunta risoluzione dell'emergenza rifiuti come un grande successo dell'esecutivo, i problemi non mancano. La città non è affatto pulita. Basta allontanarsi qualche chilometro dalle zone percorse dal premier per notare che non mancano i cumuli di rifiuti. Bisogna solo recarsi all'imbocco dell'autostrada Napoli-Salerno o nelle traverse di via Ferrarsi e corso Lucci, o ancora a Ponticelli e nella zona del centro direzionale, per notare che la Campania è ancora ostaggio dei rifiuti.
E anche le proteste non sono affatto svanite: i comitati in difesa delle cave di Chiaiano e Marano, dove sono previste le nuove discariche, hanno annunciato un corteo di protesta in occasione della visita di Berlusconi. I manifestanti si riuniranno alle 14.30 presso la stazione della metropolitana di piazza Dante per dirigersi in corteo verso piazza Trieste e Trento dove formeranno un presidio nelle vicinanze del palazzo della Prefettura. È proprio nel palazzo della Prefettura che Berlusconi terrà i suoi incontri e la sua consueta conferenza stampa. I comitati in una nota promettono «prove tecniche di guerriglia urbana». Un'affermazione provocatoria, visto che i manifestanti indosseranno scolapasta come caschi e stelle filanti come oggetti contundenti.
Ma sin da mercoledì mattina le proteste si son fatte sentire e non solo per l'emergenza rifiuti: un corteo di disoccupati aderenti al coordinamento di lotta per il lavoro ha attraversando il centro di Napoli in contemporanea con la riunione operativa sull'emergenza rifiuti presieduta da Berlusconi in Prefettura.
Martedì sera intanto si è svolto un altro corteo di protesta che ha attraversato la città di Marano. In testa al corteo anche Mauro Bertini, l'ex sindaco della città limitrofa al capoluogo campano.
L'ex primo cittadino è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per interruzione di pubblico servizio per aver cercato di bloccare alcuni mezzi dell'Esercito diretti alla cava del Poligono.
Infine da martedì sera brucia il sito di stoccaggio di ecoballe nei pressi del termovalorizzatore di Acerra. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per domare l'incendio e al momento sono in corso accertamenti per indagare sull'eventuale origine dolosa.

Ultimi rifiuti a Ponticelli (Na), 30 settembre 2008: