venerdì 19 settembre 2008

Sardegna prima regione europea totalmente sul digitale

È arrivata l'ora dello «switch off». Dal prossimo 31 ottobre la Sardegna entrerà ufficialmente nell'era della tv digitale. Le vecchie trasmissioni analogiche spariranno per sempre dall'etere e senza decoder gli schermi resteranno neri. Dopo anni di sperimentazioni in tutta l'isola, compresi alcuni rinvii sulla data dello «switch off», e 330 mila decoder venduti con i contributi statali, il passaggio al digitale sarà finalmente definitivo. L'operazione verrà fatta nell'arco di due settimane, dal 15 al 31 ottobre. Si partirà dal sud dell'isola e gradualmente si arriverà fino alla provincia di Sassari. Dal 31 ottobre, tutte le emittenti televisive trasmetteranno esclusivamente sul digitale: i vecchi trasmettitori analogici verranno spenti per sempre. La Sardegna diventerà così la prima regione in Europa ad adottare integralmente questo standard.
Per vedere correttamente tutti i canali, però, sarà necessario risintonizzare tutti i decoder. Operazione semplice, ma che può essere molto difficile per gli anziani o per chi non abbia dimestichezza con le tecnologie.
Ma quali sono i vantaggi del digitale? Si tratta semplicemente della tv del futuro: migliore qualità di immagine e suono, molti più canali disponibili e tanti programmi visibili gratuitamente. Con la tv analogica i canali nazionali sono circa nove, con quella digitale si superano i 30. Grazie alla collaborazione con le istituzioni locali, inoltre, ci sarà la disponibilità di alcuni servizi di pubblica utilità riguardanti, per esempio, il lavoro, i trasporti e il tempo libero. Per chi non ne abbia già usufruito in passato, a partire dal 15 settembre potrà utilizzare un buono del valore di 50 euro, messo a disposizione dal ministero per l'acquisto di un decoder digitale presso tutti i rivenditori che aderiscono all'iniziativa. Un decoder di buona qualità costa circa 70 euro, ma attualmente se ne trovano a prezzi ancora più bassi. I più economici partono addirittura da 30 euro. In ogni caso è necessario un decoder per ogni tv posseduta e il contributo statale è uno solo per abbonato Rai. Il 18 settembre, all'hotel Mediterraneo di Cagliari, il passaggio al digitale è stato presentato ufficialmente da Paolo Romani, sottosegretario per le Comunicazioni del ministero per lo Sviluppo economico. A partire dalla stessa data, in tutta l'isola è stata lanciata una grande campagna pubblicitaria. È importante controllare che la tv sia dotata del ricevitore digitale integrato; se non lo fosse deve essere specificato con un cartello sia sul televisore esposto nel negozio, che sulla scatola di imballaggio. I venditori, infatti, sono obbligati a informare gli utenti che si tratta di una vecchia tv che non riceve i canali digitali. A partire da novembre, i costruttori non potranno più realizzare tv con ricevitori analogici e dal 1º giugno del 2009, le vecchie tv non potranno più essere vendute.

2 commenti:

REti Storiche ha detto...

ciao ragazzi, abbiamo pubblicato una piccola provocazione sulle feste dell'unità... insomma date uno sguardo ...

paololloddo ha detto...

a proposito di comunicazione, siamo a quasi 15000 contatti sul blog e sul clustrMaps la famiglia cresce: dalla birmania a san francisco (o los angeles,non si capisce bene).
sono soddisfazioni!
sul digitale terrestre ci sono ancora dei buoni acquisto? fortunato chi li costruisce,o li importa....