Da tutta la Sardegna un gran numero di fedeli è giunto a Cagliari per assistere alla solenne celebrazione eucaristica presieduta da Benedetto XVI. La visita del Santo Padre in città è stata molto attesa da tutti i fedeli sardi ed è stata preceduta da tutta una serie di manifestazioni collaterali. Nei sotterranei del Palazzo municipale di Cagliari, recentemente restaurati, è stata allestita una mostra all’interno della quale è visibile pure il simulacro di san Pietro seduto nel trono, di proprietà della comunità parrocchiale ussanese. Come Paolo VI e Giovanni Paolo II, anche papa Ratzinger dunque ha voluto rendere omaggio alla Madonna di Bonaria nel centenario della sua proclamazione a Patrona massima della Sardegna. Più di centomila persone si sono radunate di buon ora nel piazzale antistante la scalinata della basilica e nelle strade adiacenti al sagrato. Fra essi ha preso parte all’eccezionale evento anche un nutrito gruppo di parrocchiani ussanesi, che, per arrivare in tempo alla celebrazione eucaristica, si sono alzati di buon’ora per partire alla volta di Cagliari intorno alle sette del mattino. Alla messa ha preso parte anche il Coro polifonico parrocchiale ussanese, che, al suo completo, ha eseguito, assieme ad altri 600 coristi provenienti da tutta l’isola, i canti che hanno animato la liturgia. L'intero coro è stato diretto dal sacerdote ussanese, don Albino Lilliu. Fin dalle prime ore del giorno, la città capoluogo si presentava ai pellegrini piena di gruppi provenienti da tutta l’isola. Unici mezzi circolanti i tantissimi pullman carichi di gruppi e le navette del Ctm che, per tutta la mattina, hanno fatto spola, carichi di pellegrini, dai parcheggi fino al viale Colombo. Una grande emozione ha suscitato in tutti i presenti il passaggio della “papa mobile”, che è arrivata nell’area intorno alle dieci e un quarto. In tutto il percorso, sono stati davvero imponenti gli applausi e i saluti dei presenti, i quali, armati di fotocamere, videocamere e telefonini, hanno immortalato il momento del passaggio di Benedetto XVI in ogni settore. In questo modo, ciascuno potrà dire di essere stato presente a questo momento davvero unico. Un grande bagno di folla per il Santo Padre, che è apparso a tutti, grazie ai numerosi maxischermo collocati in tutta l’area, molto emozionato e felice di essere venuto, come già i suoi predecessori, a visitare la comunità cattolica sarda. Rivolto ai presenti, Benedetto XVI ha lanciato parole forti, che sicuramente faranno discutere, sull’esigenza di avere una nuova classe di politici cattolici. Già i giornali di lunedì hanno ripreso in prima pagina il discorso di Ratzinger. L’abbraccio dei fedeli sardi non è stato limitato alla sola mattinata; nel pomeriggio, infatti, giovani e meno giovani hanno accolto Benedetto XVI nel largo Carlo Felice. Rivolto ai tanti ragazzi presenti ha detto: «Il possesso dei beni materiali e l’applauso hanno sostituito il lavorio su se stessi che serve a formare lo spirito e la personalità autentica. Cari giovani, si rischiano pericolose scorciatoie nella ricerca del successo, consegnando la vita a esperienze precarie e fallaci». Ha poi aggiunto: «I valori importanti per costruire una società fraterna e solidale […] sono famiglia, formazione, fede. Sono queste le vie che dovete seguire per garantirvi una seria formazione intellettuale e morale». L’aereo con a bordo il pontefice è decollato intorno alle 19 dall’aeroporto di Elmas; ultimo atto di questa eccezionale giornata che tutti i sardi ricorderanno con profonda emozione.
Andrea Pala
1 commento:
In Tv ho visto la folta schiera di Ussanesi. Finalmente ci dimostriamo all'altezza di eventi importanti.
Vorrei riportare delle parole scritte nel catechismo della Chiesa cattolica dall'allora cardinal Ratzinger:
"L'interruzione di procedure mediche dolorose, pericolose, straordinarie, o sproporzionate rispetto ai risultati ottenuti puo' essere legittima".
Di argomenti interessanti su cui parlare ne avrebbe la sinistra italiana e soprattutto il PD!!!
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