mercoledì 14 maggio 2008

Sardegna? È Berlus-colonia.Sola regione via dal governo...

Vi proponiamo alcuni spezzoni di un articolo di Girogio Melis, pubblicato sul giornale on line altravoce.net, che meglio non avrebbe potuto rappresentare il trattamento riservato al PdL sardo.

"La servitù nuragica del Pdl è servita: padron Berlusconi ama e stima tanto i suoi rappresentanti da escluderli dal governo: sistematicamente. Sempre di più e peggio. Nel 1994 c'erano tre sottosegretari: Salvatore Cicu, Gianfranco Anedda e Carmelo Porcu (An). Dal 2001 al 2006, ancora Cicu e anche Beppe Pisanu. Questi, segato adesso, era fortunosamente asceso al ministero degli interni (dall'iniziale, inesistente dicastero al controllo del programma) dopo che Scajola era stato forzatamente dimissionato per insulto postumo (“un rompicoglioni”) alla memoria del prof. Biagi ucciso dalle Br. Col Silvio IV, tocchiamo il fondo. Zero ministri, un solo sottosegretario. Di gran nome ma di sardità prossima allo zero. E' Giuseppe Cossiga, figlio del presidente emerito della Repubblica. Nato a Sassari ma de Roma, sempre fuori dell'isola: nel 2006 si era candidato ed era stato eletto nel Varesotto. La sua nomina è quasi ad personam, più un omaggio al grande padre (ma gode di eccellente reputazione personale) che alla Sardegna, dove stavolta è stato eletto. [...]
Allora, tiriamo le somme. I destri sardi sono una tale certezza e di granitica fedeltà (hanno anche vinto le elezioni politiche ma di poco, a un'incollatura dal Pd) che il Cavaliere li può sacrificare per far quadrare i conti con le altre regioni. Cari sudditi, specie voi galluresi nei secoli fedeli, non avete bisogno di niente: ghe pensi mì. E' annunciata una nuova visita pastorale con un grande carico di perline e specchietti (anche per allodole umanizzate) da distribuire ai bravi, pazienti e talora pezzenti buoni selvaggi nuragici. La Sardegna “canile di Arcore” evocato dieci anni fa da Cossiga senior, si è materializzato in tutto il suo splendore servile. [...]
Esclusi dal governo, dunque. Ulteriore riconoscimento alla forza e al prestigio dei parlamentari sardi del Pdl. Se neanche li calcola il Cavaliere, dobbiamo prestargli noi solidarietà, rispetto e sensibilità: sono pur sempre figli di questa terra, umiliata anche in loro, sempre e solo da destra (ricordate il superiore di Cicu, il ministro Antonio Martino, sulle servitù militari? “Zitti, voi sardi, che prendete i soldi…”. [...]
Che dire? Ormai la destra Sardegna è Berlus-colonia a tutti gli effetti. Docile, servile, accetta tutto, specie il peggio. Dal 1994 il Cavaliere l'aveva affidata al fido Romano Comincioli, plurinquisito, ricercato e processato anche per affarucci con Flavio Carboni in Gallura. Comincioli vicere riceveva all'hotel Mediterraneo di Cagliari dopo le 23: aveva abitudini messicane. Parlamentari e aspiranti andavano a rendere omaggio e supplicare il dominus che sceglieva e decideva, in un vortice di nani e ballerine procaci nei corridoi e stanze dell'albergo saturi di tensione anche erotica: tutto vero, anche visto e documentabile con decine di testimoni. L'andazzo è durato fino al 2004, con l'arrivo di Soru, e Comincioli - eletto senatore con immunità parlamentare annessa - se n'è tornato a Roma (ma vigila sempre) dopo aver nominato suo braccio destro il già citato Piero Testoni. Insomma: Berlus-colonia e ma anche sub-colonia di Comincioli. [...]
Doveva reagire comunque perché il danno si estende a tutta la Sardegna: già così debole numericamente (politicamente non se ne parli) alle Camere e già esclusa dal Parlamento europeo. Invece i signorSilvio del Pdl hanno ingoiato tutto senza una replica e pure ringraziando: com'è umano, lei, Cavaliere. Settimo Nizzi, il focoso ex sindaco di Olbia, aveva le ginocchia gonfie quando l'hanno rialzato dalla prolungata genuflessione. Pili è andato oltre: “Berlusconi è il primo ministro sardo”. Made in Iglesias, Alghero o Arzachena, dove avevano dato la cittadinanza onoraria all'Aga Khan, che qualcosina in più ha fatto, signorilmente, per la Gallura e la Sardegna tutta? Giusto per gli immemori. [...]
Se non avessimo anche in arrivo quel che hanno deciso in ogni campo Prodi e il suo governo d'intesa con la Regione, ci sarebbe da tremare. In compenso i destri che più pressavano e chiedevano a Berlusconi visibilità governativa “per cacciare Soru”, ora strisciano: dopo essere stati cacciati da ogni considerazione berlusconiana. La controprova del micidiale flop? L'Unione Sarda ha liquidato in un richiamino a una colonna in prima la nomina del solo Cossiga: imbarazzante, per il giornale di servizio, annunciare una simile debacle della destra sarda. Sa benissimo che l'ulteriore, penosa riduzione a “Berlus-colonia” è una botta gravissima. Dev'essere anche una spinta di volontà e di orgoglio riparatore, anche a nome dei sudditi del Pdl. La bandiera dell'autononmia e della dignità sarda è tutta in mano a Soru e alla parte del Pd che non si è del tutto bevuto il cervello o lo ha portato all'ammasso come la destra."

Per questo articolo integrale, e altri, visitate:
http://www.altravoce.net/

1 commento:

desaparecido ha detto...

“Questa che vado a raccontarvi è la vera storia di Luigi delle Bicocche,
eroe contemporaneo a cui noi tutti dobbiamo la nostra libertà”

Piacere, Luigi delle Bicocche
Sotto il sole faccio il muratore e mi spacco le nocche.
Da giovane il mio mito era l’attore Dennis Hopper
Che in Easy Rider girava il mondo a bordo di un chopper
Invece io passo la notte in un bar karaoke,
se vuoi mi trovi lì, tentato dal videopoker
ma il conto langue e quella macchina vuole il mio sangue
..un soggetto perfetto per Bram Stroker
Tu che ne sai della vita degli operai
Io stringo sulle spese e goodbye macellai
Non ho salvadanai, da sceicco del Dubai
E mi verrebbe da devolvere l’otto per mille a SNAI
Io sono pane per gli usurai ma li respingo
Non faccio l’ Al Pacino, non mi faccio di pacinko
Non gratto, non vinco, non trinco/ nelle sale bingo/
Man mano mi convinco/ che io

sono un eroe, perché lotto tutte le ore. Sono un eroe perché combatto per la pensione
Sono un eroe perché proteggo i miei cari dalle mani dei sicari dei cravattari
Sono un eroe perché sopravvivo al mestiere. Sono un eroe straordinario tutte le sere
Sono un eroe e te lo faccio vedere. Ti mostrerò cosa so fare col mio super potere

Stipendio dimezzato o vengo licenziato
A qualunque età io sono già fuori mercato
…fossi un ex SS novantatreenne lavorerei nello studio del mio avvocato
invece torno a casa distrutto la sera, bocca impastata
come calcestruzzo in una betoniera
io sono al verde vado in bianco ed il mio conto è in rosso
quindi posso rimanere fedele alla mia bandiera
su, vai, a vedere nella galera, quanti precari, sono passati a malaffari
quando t’affami, ti fai, nemici vari, se non ti chiami Savoia, scorda i domiciliari
finisci nelle mani di strozzini, ti cibi, di ciò che trovi se ti ostini a frugare cestini
..ne’ l’Uomo ragno ne’ Rocky, ne’ Rambo ne affini
farebbero ciò che faccio per i miei bambini, io sono un eroe.

Per far denaro ci sono più modi, potrei darmi alle frodi
E fottermi i soldi dei morti come un banchiere a Lodi
C’è chi ha mollato il conservatorio per Montecitorio
Lì i pianisti sono più pagati di Adrien Brody
Io vado avanti e mi si offusca la mente
Sto per impazzire come dentro un call center
Vivo nella camera 237 ma non farò la mia famiglia a fette perché sono un eroe.