giovedì 29 maggio 2008

Contratti, Epifani a Berlusconi: Adesso basta col paternalismo

La Cgil chiede a Berlusconi di smetterla con il paternalismo e tornare a dialogare con il sindacato: «Si abbia la volontà e capacità d'ascolto, in caso contrario il dialogo non può funzionare e prima o poi finirà». Secondo il leader della Cgil al sindacato «sono stati mossi gli attacchi più forti, ispirati a un ritorno di paternalismo ottocentesco, gli attacchi di chi dà senza contrattare e lo teorizza pure». Secondo Epifani «sono in tanti che non vogliono regole né in alto né in basso, hanno allergia ai tavoli con più sedie di fronte, vogliono rendere inutile la funzione sindacale e non ti riconoscono come soggetto di rappresentanza». I sindacati, ha detto Epifani, chiedono al governo «un intervento fiscale redistributivo su tutti i redditi da lavoro dipendente e da pensione pari a circa 400 euro a testa per sostenere la domanda in una fase di difficoltà crescente del potere d´acquisto di lavoratori e pensionati».
La riforma dei contratti «non sarà una trattativa facile, come sempre, e più difficile di altre». Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha fatto passare la notte. Dopo aver lasciato il tavolo delle trattative con il ministro Renato Brunetta, e dopo le prime dichiarazioni a caldo. «Diventeranno un problema le diverse impostazioni delle controparti, il possibile gioco tra di loro, le stesse differenze che vi sono tra i settori di Confindustria. Non è una sfida tra chi è più furbo e chi è più fesso». Sulla contrattazione di secondo livello «dobbiamo ritornare a sporcarci le mani».
Il sindacato, sottolinea Epifani aprendo la conferenza d'organizzazione della Cgil, deve «contrattare di più e meglio nel territorio e nella contrattazione sociale» anche perché «contrattare è il nostro compito fondamentale». Il segretario generale della Cgil giudica «positiva» l'intesa raggiunta con Cisl e Uil sulla riforma dei contratti. «Il contratto nazionale - spiega - mantiene e qualifica le sue funzioni, a partire da quelle salariali, con indicatori nuovi e più sensibili al costo della vita, indispensabili in una fase di ricrescita dell'inflazione». Il secondo livello di contrattazione «andrà esteso, qualificato, potenziato a livello aziendale, di sito, di filiera e di territorio per le pmi che non hanno la contrattazione».
Il salario aziendale deve essere correlato «a una serie di indicatori, non a uno solo; ricostruiremo una capacità di confronto sulle strategie aziendali, sugli investimenti, sui bilanci, sui processi di riorganizzazione». Dove sarà possibile, secondo il segretario generale della Cgil, occorre «avere strumenti di governance duale senza consociativismi. Parteciperemo alle funzioni di indirizzo e sorveglianza, senza sovrapposizioni con l'attività contrattuale». L'estensione del secondo livello di contrattazione, dice Epifani, «è l'elemento decisivo per riunificare quello che la riorganizzazione del ciclo produttivo e le scelte aziendali spesso dividono e contrappongono e per intervenire nella condizione e nella prestazione di lavoro, nella sua sicurezza, nei tempi e negli orari, nella esigibilità dei diritti».
Il segretario generale si difende poi dall'accusa di chi dipinge il sindacato come il difensore dei fannulloni, in particolare nel pubblico impiego. «Anche per noi chi froda, chi viene meno ai suoi doveri, non può essere difeso», ma «con la stessa nettezza ci opponiamo a una raffigurazione caricaturale del lavoro pubblico, a campagne qualunquistiche che fanno di ogni erba un fascio». Sulla trattativa con la Confindustria sulla riforma del modello contrattuale: «Sarà una prova anche per il nuovo presidente di Confindustria. Marcegaglia - dice Epifani - è un interlocutore serio, rigoroso. Lo è per carattere e formazione: una donna d´impresa che conosce i risvolti del lavoro industriale, il bisogno del confronto con il sindacato, il rispetto reciproco». E proprio sul confronto con il sindacato, Epifani sottolinea, durante l'assemblea di Confindustria, «non mi è sfuggito il rispetto con cui Marcegaglia si è rivolta a tutto il sindacato italiano, alla sua funzione alla sua rappresentatività. Noi solo questo possiamo pretendere e lo esigiamo: il rispetto ci è dovuto per quello che siamo e per quello che rappresentiamo. Quello che è mancato, mi dispiace dirlo, in qualche attacco del presidente uscente di Confindustria».

martedì 27 maggio 2008

Da Cagliari a Sassari in 2 ore e 10. Ecco l'alta velocità alla sarda

CAGLIARI - Potenza complessiva 3000 kW, velocità di esercizio 180 km/h e capacità di almeno 200 posti a sedere, eventualmente incrementabili fino a 250, in carrozze climatizzate e dotate di servizi per i passeggeri. Sono la caratteristiche cui dovranno rispondere i 5 nuovi treni "pendolini" Diesel costruiti dalla spagnola Talgo per la Sardegna.
Lo scorso 18 maggio è sbarcato sull'isola un convoglio di prova, che domenica 1° giugno tenterà di percorrere i 220 km della linea Cagliari-Sassari in 2 ore e 10 minuti circa, contro le 3 ore scarse delle soluzioni più veloci disponibili oggi. Si tratta della prova preliminare alla gara d'appalto da oltre 50 milioni di euro bandita dall'assessorato regionale ai Trasporti della Sardegna per l'acquisto di 5 nuovi treni diesel veloci e potenti. I nuovi vettori dovranno essere in grado di collegare Cagliari, Sassari e Olbia con tempi dimezzati rispetto a quelli dei mezzi attualmente a disposizione delle ferrovie in Sardegna.
La delibera regionale, approvata l'8 aprile, include anche l'acquisto di un certo numero di treni per le Ferrovie della Sardegna, l'azienda di tpl che opera su binari a scartamento ridotto sulle tratte Isili-Senorbì-Cagliari, Bosa-Macomer-Nuoro e Nulvi-Sorso-Sassari-Alghero. L'intervento prevede risorse per circa 57 milioni 861 mila euro, provenienti in parte da fondi statali e in parte da fondi regionali. L'iniziativa va letta nel contesto dell'attuazione della riforma del trasporto pubblico locale avviata con la legge regionale 21/2005. Dopo gli interventi strutturali, l'acquisto dei convogli "Minuettò" di Trenitalia e il rinnovamento del parco autobus dell'Arst (che sarà completato entro il marzo 2009), l'assessorato dei trasporti ha concentrato l'attenzione sul vettore ferroviario nelle principali tratte della Sardegna. "È la conferma - spiega l'assessore Broccia - della politica della Regione per il rinnovo del parco rotabile a scartamento ridotto e per una nuova strategia di trasporto che incentivi l'uso dei treni da parte degli utenti sardi. Questi provvedimenti vanno inquadrati nell'ottica di una migliore correlazione tra sviluppo economico, assetto territoriale e organizzazione dei trasporti. Tutto ciò ruota attorno al miglioramento complessivo dei servizi e alla riduzione dei tempi di percorrenza nelle tratte più lunghe".
Le Fs includono le linee della Sardegna tra quelle "locali"; non esistono treni a lungo percorso come espressi, Intercity o Eurostar. La direzione regionale di Trenitalia, che conta 610 dipendenti, vanta un'offerta di 3,6 milioni di treni/km all'anno, prodotti da 179 convogli che trasportano 14.200 viaggiatori al giorno, di cui 5.800 tra studenti e lavoratori; la quota di mercato delle Fs ammonta al 6,6% della mobilità complessiva dell'isola. I binari si estendono complessivamente per 432 chilometri e comprendono la dorsale Cagliari-Golfo Aranci (306 km), la diramazione Chilivani-Sassari-Porto Torres (66 km), le diramazioni Decimomannu-Villamassargia-Iglesias (38 km) e Villamassargia-Carbonia (22 km). Stando ai documenti di Rfi, su alcune linee i treni sono guidati da un solo macchinista; il doppio binario è presente solo su 50 chilometri di rete, da Cagliari a San Gavino, e non esistono tratti elettrificati.
I nuovi pendolini spagnoli suscitano già qualche perplessità. Prima di tutto, viene da chiedersi come potranno raggiungere i 180 all'ora su linee che ammettono al massimo i 150, tanto più che la potenza installata sul treno (3 megawatt) appare insufficiente per correre così tanto. In secondo luogo, i treni andranno adattati dal punto di vista dello scartamento, che in Spagna è più grande. Terzo, per poter circolare sui binari nazionali (anche solo per prova), qualsiasi treno estero deve essere autorizzato da Rfi, che a tutt'oggi non ha ancora pubblicato le cosiddette "norme di circolabilità" per i pendolini Talgo. Comunque, problemi tecnici a parte, ben venga la concorrenza, se può sviluppare il trasporto ferroviario togliendo inquinamento e morti dalle strade.
[Da: La repubblica - 26 maggio 2008 - di Vincenzo Foti]

venerdì 23 maggio 2008

Nucleare, l'Italia ritorna al passato mentre il mondo punta sull'eolico

Mentre in Italia ci si prepara a costruire centrali nucleari l’energia eolica avanza in tutto il mondo. Una percentuale sempre maggiore di energia viene prodotta con impianti che sfruttano il vento per produrre energia. L’anno scorso l’eolico ha effettuato il sorpasso, dal punto di vista dei nuovi impianti, sul nucleare. Infatti sono stati istallati 20 mila megawatt di eolico contro 1,9 megawatt di energia prodotta dall'atomo.
Oltre a questo dato, c’è da considerare, che per la prima volta l’eolico ha sorpassato il nucleare anche dal punto di vista dell'energia effettivamente prodotta. Come spiega Gianni Silvestrini, direttore del Kyoto Club, la novità è che “nel 2007 l'eolico ha prodotto più elettricità del nucleare -proseguendo- e gli impianti che verranno costruiti nel periodo 2008-2012, quello che chiude la prima fase degli accordi del protocollo di Kyoto, produrranno una quantità di elettricità pari a due volte e mezza quella del nuovo nucleare. Se poi nel conto mettiamo anche il solare fotovoltaico e termico possiamo dire che, tra il 2008 e il 2012, il contributo di queste fonti rinnovabili alla diminuzione delle emissioni serra sarà almeno 4 volte superiore al contributo netto prodotto dalle centrali nucleari costruite nello stesso periodo”.
La tendenza è consolidata anche dagli Stati Uniti, infatti, il 30% di tutta la potenza potenza elettrica installata durante il 2007 negli Usa viene dal vento e il dipartimento federale dell'energia prevede che entro il 2030 l'eolico raggiunga negli Stati Uniti una quota pari al 20% dell'elettricità.
[http://www.partitodemocratico.it]

mercoledì 21 maggio 2008

SMS e numeri 899: ecco i principali messaggi truffa in circolazione

Se pensate che i numeri 899 colpiscano solo tramite e-mail ed Internet vi sbagliate. Possono raggiungervi anche grazie ad un messaggio sms. Non si tratta di una novità ma di un fenomeno che negli ultimi anni ha colpito e continua a rubare soldi agli utenti italiani. Per cercare di contrastare ed aiutare a riconoscere la natura pericolosa di questi messaggi il sito internet di Anti-Phishing Italia ha raccolto i principali sms che negli ultimi mesi hanno fatto squillare i telefonini di centinaia di italiani, ad iniziare dal post natalizio inviato dalla fantomatica società di trasporti Parts Express.
Lo scopo dei messaggi è semplice, invitarvi con l’inganno a telefonare al numero 899 indicato, il quale solitamente per nascondere la propria natura ed impedire un suo facile riconoscimento è abilmente mascherato dai truffatori; così il numero 899 si trasforma in 89 9 o 8-99-xx-xx.
Ma come fanno i truffatori a conoscere il mio numero? Semplice. Glielo avete fornito voi. Su Internet, forum, inserzioni su eBay, ma anche fuori dalla Rete con annunci su giornali o in bacheche. Il consiglio per difendersi ovviamente non è quello di non fornire il proprio numero in giro (in alcuni casi è impossibile) ma imparare a riconoscere la truffa, dato che in qualsiasi modo si scriva i numeri a tariffazione maggiorata iniziano sempre con 899.
Questi gli sms utilizzati:
- Parts express: abbiamo tentato di recapitarle una spedizione al suo indirizzo. Prego contattarci in orari d’ufficio al numero di telefono 89 988 0868 per nuova consegna.
- Ti ho cercato alle ore 8.40 del xx/xx/2008, e urgente, chiama da fisso al 899412099 , info e costi su segreteria.biz
- LaTuaSegreteria.biz – ci sono messaggi urgenti per te. Chiama da fisso il numero 8-99-55-45-10 e segui le istruzioni gratuite.
- Ci sono urgenti messaggi per te. Chiama da telefono fisso 89-955-45-10 e segui le istruzioni gratuite. Incontrilove.com x info”.
- Ti ho lasciato un messaggio in segreteria. Chiama subito da telefono fisso al numero 899833820 per ascoltarlo. Baci
- e' presente un messaggio. Pre 08.56 del 23/11/2007 (1 messaggio). Chiama da fisso 89-9030-574 e segui le istruzioni vocali. info e costi www . boxsegreteria . net
- è presente un nuovo messaggio. ore 10.18 del 24.04.07 (1 messaggio). Per ascolto chiama da fisso 89-9030-521. Info centromessaggi.com
- Ci sono messaggi per te in segreteria! Chiama da fisso 89-99-00-059. Per info e costi www.messaggiforyou.biz."
[Fonte: http://www.anti-phishing.it/]

L'Unità-Renato Soru, firmato l'accordo

Dopo quasi un anno di trattative, voci e boatos, dopo una battaglia sindacale per preservare l’identità politica del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, Renato Soru ha posto la sua firma all’accordo preliminare d’acquisto de l’Unità. La decisione del governatore della Sardegna, e fondatore di Tiscali, è stata presa per preservare quello che lui stesso ritiene un «patrimonio della cultura e della democrazia». «Non era giusto che il giornale di Gramsci e di Enrico Berlinguer, che ha rappresentato tanto nella storia del nostro Paese, fosse trattato - ha spiegato Soru - come una merce qualsiasi». La notizia della conclusione della trattativa, condotta dai suoi legali, ha raggiunto il presidente della Regione Sardegna mentre si dirigeva in auto verso Tempio Pausania per un incontro con gli amministratori locali. La firma è avvenuta alle 8 di mattina a Cagliari dai legali delle due parti. L’annuncio è stato dato da Marialina Marcucci, presidente della Nie (Nuove iniziative editoriali), società attualmente editrice del quotidiano. Il contratto sarà eseguito il 5 giugno e, spiega la Marcucci, sarà una fondazione promossa da Soru a rilevare la testata. L'Assemblea dei soci che in giornata avrebbe dovuto decidere la ricapitalizzazione, si svolgerà probabilmente il 6 giugno. «L’accordo sarà esecutivo nella prima settimana di giugno e prevede il rilancio della testata fondata da Antonio Gramsci». «L’operazione - si legge nella nota della Marcucci - costituisce la prosecuzione della tradizione del giornale quale quotidiano politico dei partiti che, nel tempo, si sono riconosciuti nei valori di solidarietà sociale e d’impegno che ne hanno caratterizzato la sua storia e il suo presente». Sull’accordo è intervenuto anche il leader del Pd, Walter Veltroni: «Si chiude così una lunga fase di incertezza finanziaria per il giornale segnata anche da momenti difficili e segnali allarmanti, spesso sottolineati dalla redazione e dalle organizzazioni sindacali dei giornalisti. Ora la compagine societaria è più forte e potrà sostenere una fase di rilancio del quotidiano che, per la sua storia e per il suo presente, è tanta parte delle battaglie civili e sociali per cambiare il nostro Paese». «Crediamo – ha aggiunto – che per l’Unità possa aprirsi una nuova fase di sviluppo e di rafforzamento accompagnata da progetti editoriali innovativi all'altezza delle sfide politiche e di mercato da affrontare». Il Comitato di redazione dell’Unità ha espresso soddisfazione: «In tutti questi mesi - dice Ninni Andriolo - ci siamo battuti perché i nuovi assetti dell'Unità fossero coerenti con la sua storia e il suo radicamento e garantissero prospettive di sviluppo certo al giornale. La soluzione che si è determinata risponde a queste richieste e ci soddisfa appieno». La rappresentanza sindacale ricorda «l’impegno della redazione, un esempio di dignità professionale e di legame con la testata». Infine il ringraziamento ai vertici del Partito democratico i quali «si sono impegnati a fondo per un rilancio concreto e serio per il giornale». Un grazie sentito anche a «tutti coloro che ci hanno aiutato a superare una fase estremamente difficile, a partire dalla Federazione nazionale della stampa e dai sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil».
[fonte: www.unita.it]


lunedì 19 maggio 2008

2° Festival internazionale di architettura a Cagliari dal 29 maggio al 1° giugno

Si rinnova a Cagliari l'appuntamento con Festarch, il Festival internazionale di architettura promosso dalla Regione, che si terrà all'ex Manifattura Tabacchi dal 29 maggio all'1 giugno. Nel 2007 sono state registrate oltre 30mila presenze, ma la seconda edizione del Festival che concilia architettura, arte, design e scrittura punta a migliorarsi.
Festarch è organizzato dall'associazione culturale Amici del Festival dell'Architettura con la direzione artistica di Stefano Boeri e Gianluigi Ricuperati. La manifestazione è promossa da Regione, Università di Cagliari e Sassari, Istituto nazionale di architettura (Inarch), con la collaborazione del Comune di Cagliari e il patrocinio di due fra le più importanti gallerie di arte e architettura del mondo, "Serpentine Gallery" di Londra e "Storefront for Art and Architecture" di New York con il "Man" di Nuoro.
Il tema scelto per la nuova edizione è il "turismo planetario", dall'individualità dei grandi viaggiatori al turismo di massa, dalle esplorazioni alle migrazioni. Il paesaggio e le sue mutazioni, e soprattutto l'uomo saranno i protagonisti. La Sardegna del futuro promette di diventare la culla di un nuovo modello di luoghi del turismo. Ed è proprio la sfida culturale che proviene dall'Isola, uno dei luoghi nel mondo dove l'architettura contemporanea ha messo le radici più salde, a dare a questo appuntamento un rilievo internazionale.
Alla seconda edizione del Festival parteciperanno architetti di fama mondiale, quali i premi Pritzker Jacques Herzog e Rem Koolhaas, e alcuni fra i più prestigiosi nomi dell'architettura: Iñaki Abalos, Floris Alkemade, Barbara Aronson, Marco Casamonti, Minsuk Cho, Alberto Francini, Valerio Franzone, Fabrizio Gallanti, Bjarke Ingels, Junya Ishigami, Giovanni La Varra, Quingyun Ma, Fabio Novembre, Rudi Ricciotti, François Roche, Italo Rota e Benedetta Tagliabue. Tra i designer e gli artisti saranno ospiti Vito Acconci, Andrea Branzi, Piero Lissoni, Peter Saville, Pinuccio Sciola e Patricia Urquiola e Marcella Vanzo. Tra gli scrittori e i curatori, invece, Mauro Bersani, Achille Bonito Oliva, Geoff Dyer, Marcello Fois, Tom McCarthy, Richard Mason, Rick Moody, Michela Murgia, Federico Nicolao, Hans Ulrich Obrist, Luc Sante, Flavio Soriga e Bruce Sterling. La presenza di tre grandi fotografi quali Oliviero Toscani, Mario Dondero e Paolo Rosselli aggiungono qualità e spessore a un parterre di eccellenza.
L'inaugurazione si svolgerà giovedì 29 maggio, alle 21.30. Sono previste una lezione magistrale del premio Pritzker dell'architettura, Jacques Herzog, e la presentazione della mostra "Monteponi verso un piano", a cura del prestigioso studio di architettura Herzog & De Meuron, sul piano di riqualificazione del complesso minerario di Monteponi. Nessun progetto come questo è un esempio di come passato e futuro si possano collegare. Questo lavoro rappresenta il cuore della seconda edizione di Festarch: l'idea è quella di capovolgere la logica, ormai perdente ma sempre molto accattivante, della città fiaba, dei villaggi vacanze-ghetto, dei punti ciechi che sono diventati i nostri centri turistici, anche quelli di successo. Il 31 maggio, alle 22, è previsto il concerto di Stefano Scodanibbio, "Voyage That Never Ends".
Il Man, Museo di arte contemporanea di Nuoro, presenterà un'installazione di Leonardo Boscani e della sua agenzia di viaggi "Vu Vulà". Tra le altre iniziative segnaliamo Minifestarch, "Disegna e racconta la tua casa ideale" a cura di Andrea Mosconi. È un laboratorio dedicato ai bambini dagli 11 ai 14 anni. La strada per far apprezzare il fascino discreto della geometria e dell'architettura agli studenti è quella di metterne in evidenza il grande valore culturale. Scoprire le applicazioni dell'architettura, le sue radici storiche e il suo aspetto di gioco, è il modo più semplice per farla accettare e forse perfino per farla amare.
Scarica il programma completo.

giovedì 15 maggio 2008

USSANA SU DUE RUOTE!

A Ussana Roberto Collu e Aru in evidenza

Domenica 11 maggio si è svolta ad Ussana la 6^ prova del Campionato Regionale Cross Country, organizzata dal Gruppo Sportivo Pedale Ussanese. Gli organizzatori hanno allestito alla periferia del paese un percorso inedito che si è rivelato divertente e nervoso, ma per certi versi insidioso e comunque impegnativo: un tracciato di 7500 metri, interamente su sterrato, con variazioni altimetriche continue, e tratti in single track di media difficoltà. All'appello hanno risposto 173 atleti, un numero discreto ma inferiore rispetto alle gare precedenti: fra gli assenti, gli atleti della categoria Open! A dominare sono stati lo junior Fabio Aru, primo assoluto nei 3 giri riservati alla sua categoria e ai Master, e il giovane master sport di Gonnosfanadiga Roberto Collu, protagonista e vincitore nei 4 giri.
Completavano il podio degli juniores l'emergente Pietro Sarai, del G.S. Monte Molas, e Marco Mele dell'Ossidiana; sui gradini più bassi del podio della categoria MT salivano i due portacolori della S.C. Cagliari Giacomo Cabras e Matteo Melis. Nei Master altra vittoria per Luca Piga (M1), che divideva il podio con Raimondo Deidda e Ettore Murru; Alessandro Saddi (M2), che batteva in volata Gian Luigi Alba e Giacomo Baduena; Massimiliano Cadelano (M3), che continua a prevalere su Sergio Porcu e Roberto Moi. Nei M4, assente Sara impegnato nel Campionato Intersud, ne approfittava Antonello Puggioni, già al vertice della classifica generale, per portare a segno la sua prima vittoria di stagione; lo seguivano Mauro Ghiani e Antonio Areddu. Nei M5 ennesima vittoria di Salvatore D'Urso su Ivano Montis; per la prima volta sul podio anche Gabriele Viale del Team Camelot.

Nei M6 Clemente Melis riusciva in volata a strappare la vittoria al leader di categoria e padrone di casa Sergio Zanda; in terza piazza Salvatore Tatti. Cambio al vertice anche nelle Donne, dove la capolista Valérie Dochy è costretta a cedere alla rientrante Manuela Mascia; con loro sul podio anche Maria Laura Carta.Nelle categorie giovanili ancora una vittoria dell'allievo Michele Steri, reduce dalle prove di Coppa Italia, che batteva facilmente Alessio Diana e Andrea Tocco; altra vittoria anche per Marco Serpi negli esordienti, su Marco Concas e Davide Garau; in evidenza fra gli esordienti 1° anno Ignazio Concu dell'Arkitano, 4° classificato; nelle DG sesta vittoria consecutiva per l'allieva del Piccalinna Mtb Club Giada Scanu, sulle portacolori dell'Ossidiana Bike Laura e Giada Dessì.

mercoledì 14 maggio 2008

Sardegna? È Berlus-colonia.Sola regione via dal governo...

Vi proponiamo alcuni spezzoni di un articolo di Girogio Melis, pubblicato sul giornale on line altravoce.net, che meglio non avrebbe potuto rappresentare il trattamento riservato al PdL sardo.

"La servitù nuragica del Pdl è servita: padron Berlusconi ama e stima tanto i suoi rappresentanti da escluderli dal governo: sistematicamente. Sempre di più e peggio. Nel 1994 c'erano tre sottosegretari: Salvatore Cicu, Gianfranco Anedda e Carmelo Porcu (An). Dal 2001 al 2006, ancora Cicu e anche Beppe Pisanu. Questi, segato adesso, era fortunosamente asceso al ministero degli interni (dall'iniziale, inesistente dicastero al controllo del programma) dopo che Scajola era stato forzatamente dimissionato per insulto postumo (“un rompicoglioni”) alla memoria del prof. Biagi ucciso dalle Br. Col Silvio IV, tocchiamo il fondo. Zero ministri, un solo sottosegretario. Di gran nome ma di sardità prossima allo zero. E' Giuseppe Cossiga, figlio del presidente emerito della Repubblica. Nato a Sassari ma de Roma, sempre fuori dell'isola: nel 2006 si era candidato ed era stato eletto nel Varesotto. La sua nomina è quasi ad personam, più un omaggio al grande padre (ma gode di eccellente reputazione personale) che alla Sardegna, dove stavolta è stato eletto. [...]
Allora, tiriamo le somme. I destri sardi sono una tale certezza e di granitica fedeltà (hanno anche vinto le elezioni politiche ma di poco, a un'incollatura dal Pd) che il Cavaliere li può sacrificare per far quadrare i conti con le altre regioni. Cari sudditi, specie voi galluresi nei secoli fedeli, non avete bisogno di niente: ghe pensi mì. E' annunciata una nuova visita pastorale con un grande carico di perline e specchietti (anche per allodole umanizzate) da distribuire ai bravi, pazienti e talora pezzenti buoni selvaggi nuragici. La Sardegna “canile di Arcore” evocato dieci anni fa da Cossiga senior, si è materializzato in tutto il suo splendore servile. [...]
Esclusi dal governo, dunque. Ulteriore riconoscimento alla forza e al prestigio dei parlamentari sardi del Pdl. Se neanche li calcola il Cavaliere, dobbiamo prestargli noi solidarietà, rispetto e sensibilità: sono pur sempre figli di questa terra, umiliata anche in loro, sempre e solo da destra (ricordate il superiore di Cicu, il ministro Antonio Martino, sulle servitù militari? “Zitti, voi sardi, che prendete i soldi…”. [...]
Che dire? Ormai la destra Sardegna è Berlus-colonia a tutti gli effetti. Docile, servile, accetta tutto, specie il peggio. Dal 1994 il Cavaliere l'aveva affidata al fido Romano Comincioli, plurinquisito, ricercato e processato anche per affarucci con Flavio Carboni in Gallura. Comincioli vicere riceveva all'hotel Mediterraneo di Cagliari dopo le 23: aveva abitudini messicane. Parlamentari e aspiranti andavano a rendere omaggio e supplicare il dominus che sceglieva e decideva, in un vortice di nani e ballerine procaci nei corridoi e stanze dell'albergo saturi di tensione anche erotica: tutto vero, anche visto e documentabile con decine di testimoni. L'andazzo è durato fino al 2004, con l'arrivo di Soru, e Comincioli - eletto senatore con immunità parlamentare annessa - se n'è tornato a Roma (ma vigila sempre) dopo aver nominato suo braccio destro il già citato Piero Testoni. Insomma: Berlus-colonia e ma anche sub-colonia di Comincioli. [...]
Doveva reagire comunque perché il danno si estende a tutta la Sardegna: già così debole numericamente (politicamente non se ne parli) alle Camere e già esclusa dal Parlamento europeo. Invece i signorSilvio del Pdl hanno ingoiato tutto senza una replica e pure ringraziando: com'è umano, lei, Cavaliere. Settimo Nizzi, il focoso ex sindaco di Olbia, aveva le ginocchia gonfie quando l'hanno rialzato dalla prolungata genuflessione. Pili è andato oltre: “Berlusconi è il primo ministro sardo”. Made in Iglesias, Alghero o Arzachena, dove avevano dato la cittadinanza onoraria all'Aga Khan, che qualcosina in più ha fatto, signorilmente, per la Gallura e la Sardegna tutta? Giusto per gli immemori. [...]
Se non avessimo anche in arrivo quel che hanno deciso in ogni campo Prodi e il suo governo d'intesa con la Regione, ci sarebbe da tremare. In compenso i destri che più pressavano e chiedevano a Berlusconi visibilità governativa “per cacciare Soru”, ora strisciano: dopo essere stati cacciati da ogni considerazione berlusconiana. La controprova del micidiale flop? L'Unione Sarda ha liquidato in un richiamino a una colonna in prima la nomina del solo Cossiga: imbarazzante, per il giornale di servizio, annunciare una simile debacle della destra sarda. Sa benissimo che l'ulteriore, penosa riduzione a “Berlus-colonia” è una botta gravissima. Dev'essere anche una spinta di volontà e di orgoglio riparatore, anche a nome dei sudditi del Pdl. La bandiera dell'autononmia e della dignità sarda è tutta in mano a Soru e alla parte del Pd che non si è del tutto bevuto il cervello o lo ha portato all'ammasso come la destra."

Per questo articolo integrale, e altri, visitate:
http://www.altravoce.net/

martedì 13 maggio 2008

Contributi per la prima casa

Tra la fine di maggio e la prima settimana di giugno sarà pubblicato il bando per l'accesso al contributo a fondo perduto previsto dalla Regione Sardegna per l'acquisto, la costruzione e il recupero della prima casa. Questa opportunità, alternativa al consueto contributo in conto interessi, fu proposta dalla Regione Sardegna sino al 1984 con il nome di "buono casa".
Interventi ammessi a contributo:
A) Costruzione in proprio / B) recupero in proprio / C) acquisto /D) acquisto con recupero.
Acquisto
L'alloggio non deve essere stato ancora acquistato al momento di presentazione della domanda di contributo; non deve essere accatastato nelle categorie catastali A1 (abitazioni di tipo signorile), A8 (abitazioni in ville) e A9 (palazzi di eminenti pregi artistici o storici); non può essere acquistato da discendenti o ascendenti diretti in linea retta propri o di altro componente il nucleo familiare; non deve essere locato; infine non deve appartenere al patrimonio di edilizia residenziale pubblica.
Costruzione
La costruzione dell’alloggio non deve essere ancora iniziata alla data di presentazione della domanda di contributo. La superficie utile abitabile dell’alloggio non può eccedere i 143 mq. La superficie non residenziale non può eccedere i 57 mq. Il contributo è concesso sulla spesa riconosciuta ammissibile dalla Regione entro il limite massimo di 1.069,36 euro a mq.
Recupero
L'alloggio da recuperare deve risultare ultimato non oltre la data del 31 dicembre 1970 e non successivamente ristrutturato; inoltre non deve essere accatastato, né dovrà esserlo a conclusione delle opere di recupero, nelle categorie A1, A8 e A9. Il recupero dell'alloggio non deve essere ancora iniziato alla data di presentazione della domanda di contributo. Sono ammissibili a finanziamento agevolato:
a) interventi di manutenzione straordinaria (spesa ammessa a contributo: 477,16 euro a mq);
b) interventi di restauro e di risanamento conservativo (spesa ammessa a contributo: 670,23 euro a mq);
c) interventi di ristrutturazione edilizia (spesa ammessa a contributo: 1.069,36 euro a mq).
Interventi prioritari
Recupero del patrimonio edilizio esistente e acquisto e/o recupero del patrimonio edilizio esistente.
Famiglie a maggior tutela
Coppie di nuova formazione; famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico e nuclei familiari in cui uno o più componenti si trovino in situazione di disabilità grave.
Misure del contributo
Il contributo non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche destinate all’acquisto, alla costruzione o al recupero della casa. Il contributo pubblico copre una parte pari al 25% del costo totale dell’intervento, e comunque non potrà superare gli importi di seguito elencati:
- reddito per nucleo familiare sino a € 21.536: contributo massimo ad alloggio € 25.000.
- reddito per nucleo familiare da € 21.536,01 a € 35.894: contributo massimo ad alloggio € 20.000.
Negli interventi di acquisto con recupero, la quota di contributo destinata all'acquisto è ammessa entro il limite del 50 per cento di quella destinata al recupero.
Requisiti soggettivi dei richiedenti
Per poter ottenere il contributo a fondo perduto, chi partecipa al Bando pubblico deve possedere i seguenti requisiti:
a) reddito familiare annuo non superiore a 35.894 euro;
b) cittadinanza europea o di stato extracomunitario purché in regola con le disposizioni in materia di immigrazione e soggiorno;
c) aver dimorato in Sardegna, con residenza anagrafica, continuativamente da oltre un quinquennio;
d) residenza o attività lavorativa in un Comune della provincia in cui ha luogo l’intervento;
e) non titolarità di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su alloggio adeguato nel territorio della Sardegna nei 3 anni precedenti la data di presentazione della domanda di contributo alla Regione. Il requisito non è richiesto qualora il richiedente o altro componente del nucleo familiare si trovi in situazione di disabilità grave;
f) non aver ottenuto agevolazioni pubbliche per l’acquisto, la costruzione o il recupero di abitazioni.
Graduatoria
I contributi a fondo perduto vengono assegnati sulla base di una graduatoria predisposta e approvata a seguito del Bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Sarda nonché sul sito della Regione (http://www.regione.sardegna.it/). La graduatoria è unica a livello regionale ed è formulata provvisoriamente dalla Regione sulla base dei requisiti e delle condizioni di priorità risultanti dalla dichiarazione sottoscritta dagli interessati nella domanda di contributo, salvo verifiche successive.

domenica 11 maggio 2008

SHADOW CABINET PER IL PD

Lista Ministri Governo Ombra Partito Democratico

Affari Esteri e Italiani nel mondo
Piero Fassino
Interno
Marco Minniti
Giustizia
Lanfranco Tenaglia
Economia e Finanze
Pierluigi Bersani
Istruzione Università e Ricerca
Maria Pia Garavaglia
Sviluppo Economico
Matteo Colaninno
Lavoro, Salute e Politiche sociali
Enrico Letta
Difesa
Roberta Pinotti
Politiche Agricole e Forestali
Alfonso Andria
Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Ermete Realacci
Infrastrutture e Trasporti
Andrea Martella
Beni e Attività Culturali
Vincenzo Cerami
Comunicazione
Giovanna Melandri
Riforme per il Federalismo
Sergio Chiamparino
Rapporti con le Regioni
Mariangela Bastico
Pubblica amministrazione e Innovazione
Linda Lanzillotta
Pari opportunità
Vittoria Franco
Semplificazione Normativa
Beatrice Magnolfi
Politiche Comunitarie
Maria Paola Merloni
Attuazione del Programma
Michele Ventura
Politiche per i Giovani
Pina Picierno

Il Segretario del Partito Democratico Walter Veltroni presiede il Governo ombra.
Ne fanno altresì parte il Vicesegretario Dario Franceschini e i Capigruppo di Camera e Senato Antonello Soro e Anna Finocchiaro.
Enrico Morando e Riccardo Franco Levi svolgeranno rispettivamente le funzioni di Coordinatore e Portavoce.

Guarda: Le biografie dei ministri del Governo ombra

venerdì 9 maggio 2008

Arriva l'aspirina a 2 €

In tempi di carovita alle stelle, arriva una buona notizia. È frutto di quel po’ di liberalizzazioni che il governo Prodi è riuscito ad approvare, quello nel settore farmaceutico. D’ora in poi, infatti, sarà possibile acquistare l’aspirina a soli 2 €. Non che ci si debba abbuffare, sia chiaro. Ma è il segno che nel momento in cui vengono rotti monopoli granitici, il consumatore ci guadagna. A produrre il farmaco a prezzi “popolari” è la Coop che da metà maggio venderà con il proprio marchio l'aspirina C. Il costo, spiega il presidente di Coop Italia, si aggira su «meno della metà degli equivalenti farmaci di marca presenti oggi sul mercato. In quei 2 euro – prosegue – c'è anche il nostro margine di utile, a dimostrazione che su questo versante si può incidere molto sul prezzo, operando a vantaggio dei consumatori». Insomma, per la Coop si tratta di «un'autentica rivoluzione in un settore molto protetto e appena scalfito dalla liberalizzazione di giugno 2006». Il nuovo farmaco sarà solo il primo di una serie, spiegano in Coop: «Stiamo già lavorando su altri prodotti come il paracetamolo (un equivalente della tachipirina) e gli integratori alimentari per ottenere le autorizzazioni e il prezzo con cui il primo farmaco Coop viene proposto è la dimostrazione di come si possa produrre a catena un effetto calmierato, così come è avvenuto in altri Paesi dove la liberalizzazione del mercato farmaceutico è più avanzata».

sabato 3 maggio 2008

10000 CONTATTI!

Per oggi concedeteci una piccola divagazione dai normali temi affrontati nel blog del PD ussanese. Oggi vogliamo solamente festeggiare con tutti voi il raggiungimento dei 10000 contatti (andate a fondo pagina per verifica di persona) della pagina principale. Dal 7 settembre 2007 fino ad oggi, sono stati ben 10000 (diecimila) i contatti nella pagina principale di questo blog: in nemmeno nove mesi abbiamo raggiunto questo piccolo traguardo che ci spinge a continuare sicuramente su questa strada e con questo impegno. A Ussana (e non solo), tutti ormai conoscono il nostro blog e trovano notizie di cui altrimenti non ne verrebbero a conoscenza, soprattutto sull'attività amministrativa locale. In un paese normale, far conoscere l'attività amministrativa locale è sintomo di democrazia, ma ovviamente a qualcuno tutto ciò provoca insofferenza. Se a qualcuno dà fastidio, significa che noi stiamo percorrendo la strada giusta, anche se ciò da solo non basta. Il blog è solo uno dei tanti strumenti di cui il PD ussanese si è dotato in questi anni per far conoscere le nostre prospettive ai nostri compaesani. Prospettive che verranno concordate, nell'immediato futuro, con tutti i nostri compaesani attraverso assemblee, e che speriamo di replicare nel prossimo futuro in atti concreti per la nostra Ussana. Ma oggi è un giorno speciale....grazie a tutti quelli che si collegano al nostro blog: amici, compagni, conoscenti e anche agli avversari!

Oltre 1,7 miliardi di euro da spendere nel periodo di programmazione 2007-2013

Oltre 1,7 miliardi di € da spendere nel periodo di programmazione 2007-2013. Sono le ingenti risorse del Programma operativo finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) la cui ripartizione è stata presentata oggi dal Presidente della Regione, Renato Soru, e dall'assessore della Programmazione e del Bilancio, Eliseo Secci (clicca sull'immagine per guardare la conferenza stampa). Il Por - Fesr contiene sei dei dieci Assi d'intervento riguardanti la Sardegna, risultata la prima in Italia nella spesa dei fondi Por 2000-2006. La Regione sta ultimando il Documento unico di programmazione, che sarà presentato al nuovo Governo: prevede la ripartizione delle risorse europee e nazionali che, per la Sardegna, ammontano a circa 10 miliardi di euro. Il Por - Fesr è stato ripartito in sei Assi e oltre 90 Linee di attività. "Al termine di un lungo lavoro del tavolo tecnico tra alcune Regioni italiane e dopo il vaglio in ambito europeo - spiega Soru -, sono stati individuati pochi Assi e obiettivi certi, perciò non sarà più necessario predisporre i bandi per i singoli interventi. Quelli già in essere, però, non spariranno del tutto. È il caso di Civis, per citare un esempio: la graduatoria sarà tenuta in considerazione per i prossimi interventi in quel settore specifico, in modo da non scontentare nessun Comune". Alle imprese che hanno partecipato alla progettazione integrata, il Presidente Soru garantisce che "la Regione è pronta a presentare i bandi studiati sulla base delle esigenze presentate dalle imprese stesse. I soldi ci sono, e sono tanti. Ora le misure d'intervento vanno riempite di buoni progetti. Settori come quello delle energie rinnovabili, della nautica e dello sviluppo tecnologico attendono soltanto le proposte delle imprese sarde". Sotto questo profilo Soru ha ricordato che la Sardegna "è la prima regione italiana ad aver introdotto lo Sportello unico per le attività produttive, proprio per liberare le energie delle imprese e aiutare la loro competitività. La nuova strategia del Por - Fesr consentirà di sbloccare le risorse in tempi rapidi, concretizzando il nostro programma".
Consulta il FESR