giovedì 16 aprile 2009

La Rai caccia Vauro. Non si scherza sul premier

Il nuovo vertice Rai esordisce cacciando un vignettista. Il tandem Garimberti-Masi, da pochi giorni alla guida della tv pubblica, dopo tre giorni dai proclami contro Santoro e Annozero del premier Berlusconi e del presidente Fini, ha preso la sua decisione: il vignettista Vauro è sospeso, fino alle prossime decisioni del cda, e dunque stasera non sarà in onda. A Santoro, al direttore di Raidue Marano e al direttore del Tg3 Di Bella (è la testata che ha la competenza su Annozero) la richiesta di «necessari e doverosi riequilibri informativi» in ordine ai servizi sull’Abruzzo.

LA DECISIONE DI MASI
Questa la decisione del dg Masi, presa ieri mattina dopo una due giorni di riunioni con Garimberti, Giancarlo Leone, Lorenza Lei e gli uffici legali, in cui la cassetta della puntata del 9 aprile è stata visionata, fino al passaggio che ha fatto impallidire Masi: la vignetta di Vauro sull’aumento delle cubature nei cimiteri. Nella lettera a Vauro, Masi parla di «grave inadempimento» degli obblighi contrattuali con una vignetta «gravemente lesiva del sentimento di pietà dei defunti». Vauro si trova in vacanza in Russia, e risponde ripubblicando sul suo sito la vignetta incriminata accompagnata da una scritta: «No alla censura, la satira è libertà!». «La notizia si commenta da sola», aggiunge. Santoro respinge ogni addebito e chiede di ritirare la sospensione di Vauro che definisce «una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico».
LA DESTRA ESULTA
Dal centrodestra arrivano reazioni entusiaste. «Finalmente la la Rai ha un direttore generale», tuona Gasparri. Da altri parlamentari Pdl sfottò («Vauro resti a San Pietroburgo», dice Giuliano Cazzola), mentre il potente coordinatore Denis Verdini plaude a Masi e parla di «indegna, sgradevole e faziosa puntata» di Annozero. «È giusto che Santoro paghi», rincara Maurizio Lupi.

Dal centrosinistra arriva un corale no alla censura. Con una differenza nei toni. Idv e forze di sinistra difendono a spada tratta Annozero parlando di regime e deriva autoritaria. Claudio Fava invita i giornalisti a «farsi sentire» e ha organizzato un sit-in per oggi alle 10.30 davanti a viale Mazzini. Dario Franceschini, prima ancora che fosse resa pubblica la sospensione di Vauro, aveva chiesto di evitare censure, pur chiarendo che «Annozero non mi piace». Vincenzo Vita, della sinistra Pd: «È iniziato l’assalto alla Rai». E Paolo Gentiloni: «Una scelta che lascia sconcertati. Ed è ancora più inspiegabile che tali provvedimenti riguardino la satira». Roberto Cuillo: «Un pessimo inizio per la nuova direzione Rai: c’è il sapore di una censura commissionata dall’alto».
GUARDA TUTTE LE VIGNETTE DEL 09/04/2009 QUI

1 commento:

JOKER ha detto...
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