sabato 4 aprile 2009

Cgil, partiti i cortei. Già in 300mila a Roma

EPIFANI ARRIVATO AL CIRCO MASSIMO-È arrivata al Circo Massimo la testa del Corteo partito da piazzale dei Partigiani e guidato dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Qui il leader della Cgil terrà intorno alle 12:30 il comizio a conclusione della manifestazione organizzata dal sindacato di Corso d'Italia per chiedere al Governo politiche adeguate a fronteggiare la crisi.Al Circo Massimo sono già presenti migliaia di persone, in attesa che qui confluiscano gli altri quattro cortei partiti rispettivamente da piazza della Repubblica, piazza Ragusa, piazzale dei Navigatori e piazzale delle Crociate. Molte le bandiere rosse della Cgil che sventolano nell'arena. Intanto, sul palco si alterneranno varie band musicali, fino ai sei brevi interventi di un operaio cassaintegrato di Pomigliano d'Arco, una pensionata di Roma, una giovane operaia precaria della Lombardia, uno studente, un immigrato ed un medico che prenderanno la parola prima del comizio conclusivo di Epifani.
LE SINISTRE SI RITROVANO A FIANCO DI EPIFANI-Divise dal voto dell'aprile 2008, separate dalle scelte politiche, le sinistre si sono ritrovate oggi, fianco a fianco, alla manifestazione indetta dalla Cgil a Roma. A fare da collante, dopo i mesi delle incomprensioni e delle reciproche accuse, le critiche alla politica economica con cui il governo Berlusconi sta affrontando la crisi finanziaria internazionale. Le varie anime della sinistra, dai riformisti del Pd ai radicali di Rifondazione comunista, hanno marciato unite lungo viale Aventino per ritrovarsi insieme nella grande conca del Circo Massimo. Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani, Piero Fassino e Sergio Cofferati hanno camminato insieme accanto a Paolo Ferrero, Fausto Bertinotti, Nichi Vendola, Franco Giordano, Grazia Francescato e Paolo Cento.
FRANCESCHINI STAR PER 30 MINUTI-Accoglienza calorosa per il segretario del Pd Dario Franceschini alla manifestazione della Cgil, alla quale ha partecipato per mezz'ora, prima di lasciarla per Amalfi, dove è atteso ad un seminario di formazione. Il segretario del Pd è giunto alla testa del corteo da Piazzale dei Partigiani alle 9, proprio quando stava per muoversi verso il Circo Massimo. Dopo la stretta di mano con Epifani c'è stato l'abbraccio con Fausto Bertinotti. Dopodiché Franceschini è stato festeggiato a suon di pacche sulle spalle da parte di numerosi dirigenti e semplici militanti della Cgil. Dopo aver percorso con la testa del corteo una parte del percorso, Franceschini ha lasciato la manifestazione a metà di Viale Aventino.
CGIL. BERSANI: DÀ VOCE A CRISI, NASCONDERLA È PERICOLOSO-«La Cgil sta dando voce alla crisi e questo è un merito che le va riconosciuto anche da chi la critica», dice Pierluigi Bersani del Pd, sottolineando che «lasciare il disagio nel silenzio alla lunga è pericoloso».
BERRETTI ROSSI E BELLA CIAO-È un'unica distesa di berretti rossi della Cgil il corteo anti-crisi, partito da piazzale dei partigiani, che è ormai entrato per buona parte al Circo Massimo. Migliaia di bandiere e palloncini del sindacato ma anche del Pd e di rifondazione seguono i camion che diffondono slogan e musica: Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini con «La locomotiva» ma anche Jimmy Hendrick, Goran Breghovic, mentre parecchi manifestanti del Nord d'Italia intonano «Bella ciao» nel suono dei fischietti. «No al governo dei tagli» è lo slogan più ripetuto mentre una voce al megafono denuncia i «danni» fatti dal governo alla scuola. «È importante essere qui -spiega Eugenio, 46 anni, operaio di Torino- per protestare contro il gesto autoritario di un Governo che sta cercando di dividere il sindacato». Poco oltre marcia, preceduta da una lanterna di cartapesta, la delegazione della Fiom di Genova. A reggere lo striscione c'è anche Michele, 70 anni, metalmeccanico in pensione: «Noi pensionati non possiamo più andare avanti». Intanto dalle casse dei camion salgono altri slogan «Italiani e immigrati tutti sfruttati», «In Parlamento troppi padroni, pochi lavoratori», «La crisi la paghi chi l'ha creata». «Questo governo -spiega Antonella, 24 anni, precaria di Priverno- deve fare qualcosa per una crisi che danneggia soprattutto noi giovani». Molto applaudito uno striscione che riproduce una vignetta di Cipputi, nella quale due operai si dicono «Questo governo deve farsi le ossa. Le nostre».
VENDOLA: IL LAVORO SIA QUESTIONE NAZIONALE-«Occorre lanciare il lavoro come una grande questione nazionale». Lo ha detto il governatore della Puglia e leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola. «Dobbiamo essere grati alla Cgil -ha detto Vendola- perchè ha dato voce all'altra Italia, quella oscurata. La Cgil ha aperto una grande questione, e cioè che se si rompe l'idea di un contratto nazionale non si possono che ampliare i ricatti verso i lavoratori». «Noi ci battiamo -ha aggiunto- per una moratoria dei licenziamenti, ci battiamo per un piano straordinario per i lavoratori, ci battiamo perchè il lavoro diventi la grande questione nazionale. Non si può aiutare ha solo chi la crisi l'ha prodotta, solo chi la crisi la porta nella pancia».
CINQUE CORTEI IN MARCIA-Sono partiti tutti e cinque i cortei della Cgil, in marcia verso il Circo Massimo. Dopo quelli partiti da piazza Ragusa, piazza delle Crociate, piazza dei partigiani e piazza della Repubblica, si è mosso anche quello da piazza dei Navigatori dove al corteo si sono uniti anche un centinaio di immigrati: vengono quasi tutti da Caserta, ma i loro paesi di origine sono la Nigeria, il Senegal e il Ghana. Sono quasi tutti irregolari e portano uno striscione contro la camorra e il razzismo. La loro richiesta principale, espressa anche negli striscioni che hanno portato, è quella di essere regolarizzati e di poter trovare un lavoro. In molti, fa sapere la Cgil, raccontano di essere qualificati professionalmente e di conoscere vari mestieri ma di incontrare difficoltà nella vita di tutti i giorni e nella ricerca di un lavoro proprio per la loro condizioni di immigrati clandestini. Da piazza dei Navigatori sono in marcia anche manifestanti provenienti da Campania, Lazio e Molise.
EPIFANI: POTEVA ESSERE MANIFESTAZIONE UNITARIA-«I motivi di questa iniziativa potevano diventare i motivi di una iniziativa unitaria». È quanto ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, oggi in piazza per la manifestazione nazionale organizzata dal sindacato di Corso d'Italia, riferendosi agli altri due sindacati confederali, Cisl e Uil. «Ognuno -ha risposto a chi gli faceva notare la posizione della Cisl- può avere una sua opinione», ma questi motivi potevano portare ad una iniziativa unitaria.
BERSANI: GOVERNO NON ATTREZZATO CONTRO LA CRISI-Il Governo non è consapevole della crisi sociale che sta per Investire il Paese, e non è «attrezzato» per affrontarlo. Lo ha detto Pierluigi Bersani durante la manifestazione della Cgil. «Io non credo che il governo - ha detto Bersani - abbia consapevolezza di quello che sta avvenendo, non credo che abbia percepito che purtroppo l'impatto sociale di questa crisi si svilupperà nei prossimi mesi. Purtroppo non siamo attrezzati, e credo che il governo non se ne sia neanche accordo». Bersani ha anche indicato quali sono le priorità per i lavoratori, «intanto bisogna tenere in fabbrica i lavoratori più che si può, tenere le fabbriche aperte, dare respiro alle piccole e medie imprese e potenziare sul serio gli ammortizzatori non con le chiacchiere, a partire dalla condizione dei precari che silenziosamente stanno perdendo il posto di lavoro». Bersani respinge poi le affermazioni del centrodestra secondo cui il Pd si nasconde dietro i numeri della Cgil: «Sono sei mesi -ha detto Bersani- che abbiamo presentato piattaforme precise e coerenti per affrontare la crisi. Abbiamo presentato proposte cercando di farle avanzare; non ci nascondiamo dietro a nessuno abbiamo le idee ma non abbiamo la possibilità di discuterle in Parlamento».
COFFERATI: PIAZZA BELLISSIMA-«La piazza è bellissima, c'è sempre gente assai composta». Lo ha detto l'ex segretario della Cgil, oggi sindaco di Bologna, Sergio Cofferati partecipando alla manifestazione organizzata a Roma dal sindacato di Corso d'Italia per chiedere misure adeguate a fronteggiare la crisi. Alla domanda se ci fossero differenze rispetto alla grande manifestazione organizzata dalla Cgil il 23 marzo del 2002 contro l'abolizione dell'articolo 18, quando scesero in piazza in tre milioni, Cofferati ha risposto: «Al Circo Massimo non si fanno confronti con il passato. Ogni manifestazione ha una sua storia. Spero - ha aggiunto - si ritrovi l'energia dell'unità, che è molto importante».
VELTRONI AL CORTEO-Tanti gli esponenti del Pd presenti alla manifestazione della Cgil, sparsi tra i vari cortei che poi confluiranno al Circo Massimo. Dal corteo di piazza della Repubblica sta sfilando assieme ai manifestanti l'ex segretario del Pd, Walter Veltroni, accolto dalla gente con calorosi applausi. Nel corteo partito da piazzale dei Partigiani sono invece presenti, oltre al segretario Franceschini, anche Piero Fassino, Pierluigi Bersani e il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, ex leader della Cgil.
EPIFANI: MAI POLEMIZZATO CON BONANNI O ANGELETTI-«Non ho mai polemizzato con nessuno, non ho mai polemizzato con Cisl e Uil, nè con Bonanni o Angeletti. Perchè non fanno lo stesso?». Così il segretario generale Cgil Guglielmo Epifani ha riposto a chi chiedeva un commento alle affermazioni di ieri del leader della Cisl che ha parlato di una manifestazione solo politica. «Se dicono così è perchè si vuole sfuggire dalle risposte», ha concluso Epifani.
PARTITO IL CORTEO-È partito da piazzale dei Partigiani il corteo della Cgil contro gli effetti della crisi economica sul mondo del lavoro. In testa alla manifestazione il leader della Cgil Guglielmo Epifani, il segretario del Pd Dario Franceschini che sono stati raggiunti dal sindaco di Bologna Cofferati, dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola e da Piero Fassino. Subito alle loro spalle lo striscione della Cgil nazionale con lo slogan della giornata di mobilitazione. «Futuro sì, indietro no». Il corteo è diretto al Circo Massimo dove Epifani concluderà la manifestazione.
FRANCESCHINI: GOVERNO NON AFFRONTA CRISI-Il governo non sta affrontando la crisi, evitando di assumere delle misure con la scusa che occorrono delle iniziative globali. Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, durante la manifestazione della Cgil. «In tutto il mondo -ha detto Franceschini- ci sono manifestazioni dei sindacati, in tutto il mondo i governi si preoccupano di affrontare i problemi dei lavoratori, non di negare la crisi come sta facendo ora il presidente del Consiglio o di dire che siccome la crisi è globale le soluzioni non potranno che essere a livello internazionale. È una falsità -ha concluso-, perchè la crisi va affrontata con misure concrete che adottano i governi nazionali».
FRANCESCHINI: ORA UNITA' SINDACALE-«Voglio dire alla Cgil che è importante stare in piazza ma mai contro gli altri sindacati».È questo l'appello lanciato dal segretario del Pd, Dario Franceschini, giunto alla manifestazione del sindacato guidato da Guglielmo Epifani. «Adesso -ha aggiunto- serve una stagione di unità, serve accantonare le divisioni, serve mettersi tutti insieme per difendere i diritti delle persone».
FRANCHESCHINI: AL FIANCO DEI LAVORATORI-«Credo che il segretario del Partito democratico abbia il dovere di stare a fianco dei lavoratori che chiedono il rispetto dei loro diritti, che hanno paura di perdere il posto di lavoro, di persone che pacificamente denunciano che con le loro pensioni non ce la fanno più a vivere». Lo ha detto il segretario del Pd, Dario franceschini, appena giunto alla manifestazione della Cgil, dove ha salutato affettuosamente Guglielmo Epifani.
STRETTA DI MANO EPIFANI-FRANCESCHINI-Anche il leader del PD, Dario Franceschini, ha fatto il suo arrivo al corteo che parte da piazzale dei Partigiani, diretto al Circo Massimo. Appena giunto il leader del PD ha incontrato il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, ed i due si sono salutati stringendosi la mano.
EPIFANI: MANIFESTAZIONE SARA' RICORDATA-«Sarà una bella giornata, che si ricorderà per lungo tempo». Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani,arrivando al corteo che parte da Piazzale dei Partigiani. «C'è tanta gente, c'è una parte della grande Italia del lavoro, dei pensionati, dei precari», ha aggiunto il leader del sindacato. La manifestazione è a sostegno, ha sottolineato, di chi perde il lavoro, il reddito, per gli anziani che non ce la fanno, per chi va in cassa integrazione, per chiedere misure per il sistema produttivo e per gli investimenti, insieme ad un sistema di maggiore protezione sociale.Sono già decine di migliaia i lavoratori, i pensionati, gli studenti ed i precari che hanno raggiunto Piazzale dei Partigiani, a Roma, da dove partirà uno dei cinque cortei previsti per la manifestazione nazionale della Cgil, che confluiranno al Circo Massimo.
E' PARTITO IL CORTEO-«È un corteo già da 200 mila persone», ha detto il segretario organizzativo del sindacato, Enrico Panini. Il corteo, al quale prenderà parte il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, si apre con due mega striscioni con gli slogan: «Futuro sì, indietro no», «Insieme per costruire un futuro diverso». La testa del corteo ha già superato Piazzale Ostiense e si trova a metà di Viale della Piramide Cestia verso Viale Aventino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Epifani… , gli iscritti alla cgil possono essere fieri di avere un uomo come lui a rappresentarli, e possiamo esserlo tutti in realtà, perché lui rappresenta quella parte di Italia che non ha ancora rinunciato a lottare per una società fondata sui valori della giustizia, della libertà, dell’uguaglianza, della solidarietà, della laicità etc. Abbiamo bisogno di persone come lui, e finalmente i leader della sinistra hanno abbandonato il loro egoistico protagonismo per unirsi a lui, contribuendo in modo fattivo a creare una opposizione al governo berlusconi degna di questo nome.