venerdì 3 aprile 2009

Comune di Olbia. Si cerca di stringere i tempi ma tra sindaco e alleati le distanze sembrano ancora siderali

Due giorni dopo le dimissioni in consiglio comunale, il sindaco Giovannelli ha avviato le consultazioni e incontrato le delegazioni di alcuni partiti alleati. Per ora non filtra alcuna indiscrezione ma continua la polemica con il capogruppo Pdl Palitta.
Il sindaco Gianni Giovannelli ha iniziato le consultazioni con le delegazioni dei partiti che compongono la maggioranza per risolvere la crisi che nel consiglio comunale di lunedì sera ha portato alle sue dimissioni. I tempi sono brevi, appena venti giorni, per ricucire strappi che hanno origine ormai datate.
I malumori sussistono ancora, come risulta chiaramente dalle parole di alcuni protagonisti. Molti assessori rischiano il posto: tra questi, Angelo Cocciu, Michele Fiori e Giovanni Cassitta. Ma c'è anche la volontà di cercare gli accordi giusti per non deludere il 70 % degli olbiesi che hanno eletto Giovannelli sindaco.
Fedele Sanciu, senatore del Pdl, dichiara: «Bisogna subito smorzare i toni. Noi dirigenti di partito abbiamo avuto le nostre responsabilità, era necessario risolvere la crisi prima di andare in consiglio comunale. Abbiamo sbagliato a dare quello spettacolo, è stato controproducente arrivare a questi eccessi. Giovannelli deve assolutamente risolvere tutti i problemi e creare un gruppo capace di rilanciare l'azione amministrativa in modo definitivo. Personalmente sono contrario alle elezioni anticipate, per cui appoggerò le scelte di Giovannelli, tranne quella eventualità che possa prevedere una qualsiasi alleanza con il centrosinistra. Questo non deve accadere».
Sanciu, come ultimo atto da coordinatore provinciale di Forza Italia, ha mandato una lettera al capogruppo consiliare Giampiero Mura, affinchè si proceda alla costituzione in consiglio comunale del gruppo Pdl. Che esisterebbe già, in realtà, e racchiude i 14 dissidenti. Un gruppo che ha il nome ma non il simbolo del Pdl. Ha anche un capogruppo, Giampiero Palitta, che critica il sindaco Giovannelli per alcuni atteggiamenti tenuti durante l'ultimo consiglio comunale: «Gianni non doveva dimettersi in quel modo e in quel momento. Avrebbe dovuto farlo prima, senza portare la crisi in vetrina. Questo è successo perché i tempi per trovare un accordo si sono dilatati oltre misura. Non capisco la sua posizione, dice che tutto può essere cambiato ma anche che alcuni posti sono intoccabili».
Immediata la risposta di Giovannelli: «Mi sono dimesso in consiglio comunale per tante ragioni. Non potevo farlo prima, perché la mia priorità era far votare il bilancio in quel consiglio e non dopo. Allungare i tempi per approvare il bilancio avrebbe significato togliere risorse alla città. Inoltre, non sono stato io a mettere in vetrina i malumori. È stato proprio Palitta, con un suo intervento, a iniziare la discussione, sostenendo che bisognava parlarne subito». Palitta critica anche la decisione di togliere la delega dei rapporti con Meridiana a Gigi Carbini che ha chiesto al sindaco di dimettersi.
Dice Palitta: «Carbini era molto nervoso per via della minaccia di licenziamento dell'azienda per 60 lavoratori. Si trovava in una situazione delicata e questo Giovannelli, da buon padre di famiglia, avrebbe dovuto capirlo».
La replica di Giovannelli: «Non conosco nessun padre che riceve uno schiaffo dal figlio senza reagire. Inoltre, alcuni di loro non mi hanno mai riconosciuto come padre e quindi io mi sono limitato a rispondere a un'offesa personale».

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