mercoledì 29 aprile 2009

USSANA, Comune organizza viaggio in Sardegna

Un tour tra le bellezze ambientali ed archeologiche della Sardegna. E' l'iniziativa promossa dall'assessorato ai servizi sociali per il fine settimana dal primo al 3 maggio. Il programma predisposto dall'amministrazione comunale prevede la partenza del gruppo dalla piazza principale del paese. L'arrivo a Dorgali nella prima mattinata di venerdì, con escursione al villaggio nuragico Serra Orrios ( il gruppo dovrà percorrere a piedi 400 metri di campo sterrato, con il pranzo in agriturismo. Ci sarà anche la visita alla tomba dei giganti ed un escursione nella zona della grotta Ispinigoli. Il viaggio riprenderà in serata con la partenza alla volta di Cannigione. Il Secondo giorno la comitiva proseguirà per raggiungere l'Isola della Maddalena con una visita a Caprera presso il Museo di Garibaldi. Non mancheranno le tappe nelle suggestive spiagge borotalco della Costa Smeralda. Il programma del viaggio prevede anche delle escursioni a Santa Teresa di Gallura e Castelsardo. Per le informazioni occorre rivolgersi al centralino del Comune (telefono 070/918941).




Intanto il club house è terminato, e c'è il bando per l'affidamento delle strutture ricettive....

Sisma Abruzzo/ Dal Comune di Ussana fondi per terremotati
Gettone di presenza dell'ultima seduta ai terremotati dell'Abruzzo. Lo ha deciso il consiglio comunale di Ussana, nel cagliaritano. La proposta è arrivata dal presidente dell'assemblea, Giancarlo Zonnedda: "Si tratta del primo passo per sostenere la rinascita di un territorio che è stato colpito da questo terribile evento". Ulteriori stanziamenti destinati alla ricostruzione verranno presto deliberati dalla Giunta comunale: "Abbiamo intenzione di mettere tra i capitoli del bilancio delle risorse utili da inviare immediatamente nelle zone colpite dal terremoto - ha spiegato il sindaco, Emidio Contini - Ussana promuoverà, inoltre, delle iniziative ulteriori per favorire il reperimento di fondi per la rinascita del territorio abruzzese".

lunedì 27 aprile 2009

Ussana e ussanesi nel 2009

Per migliorare lo stile di vita in un paese è necessaria un esagerazione delle sue caratteristiche anomale; ciò ha come obiettivo il tentativo di definire le proprietà del tessuto civico dell’area urbana arrivando talvolta a sbandierare una probabile “sindrome di Calimero”.
Questo atteggiamento non è più accettabile e deve essere combattuto a fondo?
Oppure è obbligatoria una analisi critica e attenta per intuire le qualità e le avversità di Ussana? Ad esempio: viviamo in un paese dormitorio? Cioè costruito di sole abitazioni, senza servizi, negozi, spazi verdi e senza un minimo di possibilità socializzanti?
Pensiamo al fatto se i nostri compaesani vivono uniti e legati da buoni rapporti di amicizia.
A Ussana ci sono diverse realtà importanti per “socializzare”, la parrocchia e il suo oratorio Don Milani, piazze arredate nei diversi rioni, due società sportive calcistiche, una società sportiva di volley, il neonato Gruppo Folk, la proloco e diverse associazioni del volontariato sociale.
Alla stato attuale tutte queste attività sociali sembrano abbastanza proporzionate per una comunità che conta 4000 abitanti? Oppure si sente la mancanza di ulteriori attività sociali di svago?

sabato 25 aprile 2009

25 APRILE: NASCE L'ITALIA



Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.

Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

PIERO CALAMANDREI

giovedì 23 aprile 2009

G8 a L'Aquila, protesta il Pd

Scoppia la polemica dopo la decisione del premier di spostare il vertice del G8 dall’arcipelago di La Maddalena a L’Aquila. A contestare la decisione, con un comunicato congiunto sono il commissario del Pd Achille Passoni e il capogruppo del Partito al Consiglio regionale. «La decisione del governo di spostare il vertice del G8 dall'isola della Maddalena all'Aquila - scrivono i due esponenti del Pd- è assurda e ha un sapore demagogico. Il presidente Ugo Cappellacci riferisca quanto prima al Consiglio regionale». La presa di posizione prosegue: «La solidarietà nazionale si sta già esprimendo in molteplici maniere - anche con l'apporto delle regioni, inclusa la Sardegna – e deve proseguire con determinazione e garantendo le risorse necessarie. Una decisione tanto azzardata vanifica gli sforzi e gli investimenti che sono stati fatti nell'isola in tempi strettissimi grazie all'azione sinergica della Regione e del commissario per il G8 Guido Bertolaso e causerebbe ripercussioni drammatiche per l'economia e l'occupazione». NOn è comunque tutto:«Siamo di fronte all'ennesimo atto di arroganza del “governo amico”, col primo ministro che in conferenza stampa chiede scusa al presidente della Regione per non averlo neppure consultato. Eppure l'articolo 47 dello statuto dell'autonomia prevede che il presidente partecipi alle sedute del Consiglio dei ministri che riguardano la Sardegna. Prendiamo atto delle prime dichiarazioni del presidente Cappellacci. A questo punto, però, urgono una ferma presa di posizione ufficiale del governo regionale e la convocazione del Consiglio». Dura anche la presa di posizione di Francesca Barracciu, ex segretario del Pd, consigliere regionale e candidata alle europee. «Il presidente del Consiglio farebbe bene a smetterla di utilizzare la catastrofe dell'Abruzzo per continuare a mettere in scena la sua politica spettacolo. Il presidente del Consiglio mantenga gli impegni assunti dal Governo con le popolazioni abruzzesi in termini di tempi e quantità di risorse per la ricostruzione di case e di vite umane. Se quelle promesse, come spesso accade a Berlusconi sono promesse vane, non tenti di gettare fumo negli occhi spostando il summit da La Maddalena a L'Aquila, perchè non credo che questo assumerà il significato di vicinanza alla popolazione dell'Abruzzo, ma quello della vanificazione degli sforzi fatti in Sardegna per un evento che si sta preparando da lungo tempo con grandi sforzi economici, logistici e umani. Spero, ma senza grande fiducia, che il presidente Cappellacci sappia finalmente opporsi a questo ennesimo scippo perpetrato da Berlusconi ai danni della Sardegna - conclude la Barracciu - dopo lo scippo dei fondi Fas, dei fondi per la Sassari-Olbia, per la mancata promessa di modifica del collegio per le europee, dopo l'evidente fallimento sulla chimica e il probabile interesse del governo per trasformare la Sardegna in territorio nucleare». Non risparmia critiche neppure Francesco Sanna, senatore del Partito democratico: «La decisione imposta dall’on.le Berlusconi, ad un giustamente riluttante Consiglio dei Ministri, di spostare il vertice G8 da La Maddalena a l’epicentro del terremoto abruzzese è una beffa per i sardi ed un imbroglio per le popolazioni colpite dal sisma». La presa di posizione di Sanna continua: «Invece di impiegare finanze pubbliche per la ricostruzione l’on.le Berlusconi vuole realizzare una complicata passerella che non aiuterà né accelererà la sistemazione delle aree colpite dal terremoto». Non è tutto: «Nel frattempo le risorse per lo sviluppo della Sardegna utilizzate per la preparazione del G8, già scippate dei fondi delle strutture viarie per il nord Sardegna, spero possano mantenere la loro destinazione a favore del risanamento ambientale e dello sviluppo turistico de La Maddalena». «Mi auguro, altresì, che non siano interrotte le procedure d’urgenza per la realizzazione di tali opere: in particolare nei pagamenti per i lavoratori e per le imprese che vi operano. Val la pena di notare, infine, che l’on.le Berlusconi è riuscito, strumentalizzando il terremoto, a realizzare l’intento -più volte tentato e poi bloccato- di portare via il G8 dalla Sardegna». A prendere posizione in maniera dura ed energica anche Amalia Schirru, deputata del Pd. «Se l’intento era quello di risparmiare risorse, mi chiedo perché non si è votato per l’accorpamento tra Referendum e Elezioni europee? - esordisce la parlamentare-Vorrei proprio sapere quanto creativa sarà la finanza del Ministro del Tesoro per spostare quanto è stato destinato alla nostra regione in Abruzzo. Insomma, prima era Napoli, poi Milano, oggi è L’Aquila. È lampante l’alta considerazione e il rispetto che il premier ha per i sardi e ancora più lampanti sono le promesse e le parole al vento. Ci sono stati investimenti, opere ancora incompiute, migliaia di operai e numerose aziende che lavorano. Che fine faranno?»


mercoledì 22 aprile 2009

Per l'Europa

La direzione del Pd ha approvato praticamente all'unanimità le liste per le europee, "frutto di un lavoro collegiale e condiviso con i segretariregionali che hanno intrecciato le rose di nomi provenienti dal territorio con le indicazioni dei vertici nazionali" come ha spiegato il segretario del PD, Dario Franceschini.
Ecco i capilista e le teste di lista nelle cinque circoscrizioni elettorali:
  • NORD OVEST: Sergio Cofferati, Patrizia Toia, Gianluca Susta.
  • NORD EST: Luigi Berlinguer, Salvatore Caronna, Debora Serracchiani.
  • CENTRO: David Sassoli, Leonardo Domenici, Silvia Costa.
  • SUD: Paolo De Castro, Rosaria Capacchione, Gianni Pittella.
  • ISOLE: Rita Borsellino, Francesca Barracciu, Giovanni Barbagallo.
Sono "liste composte dal 40% di donne e la direzione ha approvato anche un ordine del giorno che impegna il partito a tutti i livelli a dare indicazione affinché almeno una preferenza sia data ad una candidata donna". L'unica eccezione alla regola di non candidare amministratori a fine mandato è rappresentata dal sindaco di Gela, Rosario Crocetta. "Si è fatta un'eccezione -ha spiegato Franceschini- perchè c'è arrivata una forte richiesta dal territorio e anche per il suo ruolo rilevante nella lotta alla mafia".
Un bilancio positivo, dato che nelle liste c'è sia una forte rappresentanza del partito, sia quella della società civile. Franceschini che ha citato il nome di Salvatore Caronna, "una delle nuove leve su cui il Pd ha investito in questi anni", ha poi sottolineato la "scelta di vita coraggiosa" fatta da David Sassoli, ha ricordato che "Rita Borsellino rappresenta un simbolo della lotta alla mafia".

lunedì 20 aprile 2009

***AIUTIAMO A TROVARLA***

Questa ragazza è scomparsa da Serramanna il 15-04-2009 mattina. Si chiama Jessica Pillittu, ha 17 anni ed è alta 1.50 circa; ha gli occhi castano scuro i capelli corti e rossi.
PER QUALUNQUE TIPO DI INFORMAZIONE O SEGNALAZIONE RIVOLGERSI AI NUM. 070 9139022
349 7787377

giovedì 16 aprile 2009

La Rai caccia Vauro. Non si scherza sul premier

Il nuovo vertice Rai esordisce cacciando un vignettista. Il tandem Garimberti-Masi, da pochi giorni alla guida della tv pubblica, dopo tre giorni dai proclami contro Santoro e Annozero del premier Berlusconi e del presidente Fini, ha preso la sua decisione: il vignettista Vauro è sospeso, fino alle prossime decisioni del cda, e dunque stasera non sarà in onda. A Santoro, al direttore di Raidue Marano e al direttore del Tg3 Di Bella (è la testata che ha la competenza su Annozero) la richiesta di «necessari e doverosi riequilibri informativi» in ordine ai servizi sull’Abruzzo.

LA DECISIONE DI MASI
Questa la decisione del dg Masi, presa ieri mattina dopo una due giorni di riunioni con Garimberti, Giancarlo Leone, Lorenza Lei e gli uffici legali, in cui la cassetta della puntata del 9 aprile è stata visionata, fino al passaggio che ha fatto impallidire Masi: la vignetta di Vauro sull’aumento delle cubature nei cimiteri. Nella lettera a Vauro, Masi parla di «grave inadempimento» degli obblighi contrattuali con una vignetta «gravemente lesiva del sentimento di pietà dei defunti». Vauro si trova in vacanza in Russia, e risponde ripubblicando sul suo sito la vignetta incriminata accompagnata da una scritta: «No alla censura, la satira è libertà!». «La notizia si commenta da sola», aggiunge. Santoro respinge ogni addebito e chiede di ritirare la sospensione di Vauro che definisce «una censura che produce una grave ferita per il nostro pubblico».
LA DESTRA ESULTA
Dal centrodestra arrivano reazioni entusiaste. «Finalmente la la Rai ha un direttore generale», tuona Gasparri. Da altri parlamentari Pdl sfottò («Vauro resti a San Pietroburgo», dice Giuliano Cazzola), mentre il potente coordinatore Denis Verdini plaude a Masi e parla di «indegna, sgradevole e faziosa puntata» di Annozero. «È giusto che Santoro paghi», rincara Maurizio Lupi.

Dal centrosinistra arriva un corale no alla censura. Con una differenza nei toni. Idv e forze di sinistra difendono a spada tratta Annozero parlando di regime e deriva autoritaria. Claudio Fava invita i giornalisti a «farsi sentire» e ha organizzato un sit-in per oggi alle 10.30 davanti a viale Mazzini. Dario Franceschini, prima ancora che fosse resa pubblica la sospensione di Vauro, aveva chiesto di evitare censure, pur chiarendo che «Annozero non mi piace». Vincenzo Vita, della sinistra Pd: «È iniziato l’assalto alla Rai». E Paolo Gentiloni: «Una scelta che lascia sconcertati. Ed è ancora più inspiegabile che tali provvedimenti riguardino la satira». Roberto Cuillo: «Un pessimo inizio per la nuova direzione Rai: c’è il sapore di una censura commissionata dall’alto».
GUARDA TUTTE LE VIGNETTE DEL 09/04/2009 QUI

martedì 14 aprile 2009

REGIONE, Anci contraria ad abolizione tassa di soggiorno

Sull'abolizione della tassa comunale di soggiorno non tutti sono d'accordo. Sia il Consiglio delle autonomie locali che l'Anci, sentiti nei giorni scorsi in audizione dalla Terza commissione, presidente Paolo Maninchedda, sulla manovra di bilancio, ha mostrato qualche perplessità sul provvedimento.
L'assessore al Bilancio, Giorgio La Spisa, nell'illustrare la Finanziaria, ha detto che il provvedimento, insieme all'abolizione della tassa sul lusso, sembra poco efficace. Solo tre Comuni lo hanno adottato ed è molto difficile quantificare il gettito che può produrre. Potrebbe avere un effetto negativo, invece, nei confronti dei tour operator, che vendono i "pacchetti" turistici un anno prima e si potrebbero trovare un onere che potrebbe non far quadrare i conti.
Contrario alla tassa di soggiorno si è espresso Francesco Angelo Cuccureddu (Misto, Mpa) proprio per l'impatto negativo che avrebbe con chi gestisce i grandi flussi turistici. Colpirebbe, insomma, l'immagine della Sardegna.
Quanto all'Anci, il presidente Salvatore Cherchi ha detto che, essendo in gioco la discrezionalità dei Comuni, lascia ad essi 'libertà di coscienza'.

venerdì 10 aprile 2009

Come tutti gli italiani ci associamo al dolore che stanno vivendo i nostri connazionali abruzzesi; tragedia che per noi è di sicuro una emozione incalcolabile. Il nostro rispettoso silenzio ci sembra la migliore risposta per dar coraggio alla forza di volontà di vittime e soccorritori.
A presto
Coordinamento del PD ussanese

lunedì 6 aprile 2009

USSANA, Una rotatoria all'ingresso del paese

Una nuova rotatoria in uno dei punti più critici dell’area del Basso Campidano per quanto riguarda la sicurezza stradale. L’opera, disegnata dall’Anas con un finanziamento di un milione e 610 mila euro, sarà realizzata tra l’ingresso per Ussana e la bretella che conduce alla Carlo Felice. Si tratta di uno snodo di collegamento tra i più importanti dell’hinterland cagliaritano oltrechè di un crocevia cruciale per il traffico proveniente dal Parteolla. L’intervento prevede la costruzione di un rondò alla periferia della cittadina all’altezza dello svincolo per Monastir e Serdiana. Nel programma delle opere pubbliche approvato dall’amministrazione comunale è inserito inoltre anche il completamento dell’opera con l’illuminazione pubblica ed il marciapiede lungo la carreggiata. Per il sindaco Emidio Contini e l’assessore ai lavori pubblici Luigino Littera è un intervento di fondamentale importanza per la messa in sicurezza e lo snellimento della viabilità.

Terremoto in Abruzzo: 27 morti accertati, migliaia di sfollati e centinaia di feriti

Un terremoto di 5,8 gradi della scala Richter è avvenuto alle 3,32 con epicentro in Abruzzo, a circa 1o km dall'Aquila. La scossa è stata nettamente avvertita in tutto il centro Italia dalla Romagna a Napoli. Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, ha dichiarato che un sisma di 5,8 gradi è considerato «moderato, con un'intensità 30 volte inferiore a quella che nel 1980 devastò l'Irpinia». [...]
Drammatico il bilancio, peraltro provvisorio e certamente destinato ad aumentare: 27 morti accertati, centinaia di feriti e migliaia di sfollati. Tra le vittime ci sono almeno cinque bambini. Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte, migliaia quelli lesionati e inagibili. Gli sfollati potrebbero essere 45-50 mila. I soccorsi sono resi difficili dalle continue scosse di assestamento che rischiano di far crollare gli edifici lesionati e dal fatto che la prefettura, dalla quale si dovevano coordinare i soccorsi, è interamente distrutta: in piedi rimangono soltanto le quattro colonne dell'ingresso. Anche la sede della provincia e altri uffici regionali sono intensamente danneggiati. [...]
Già alle prime luci dell'alba la situazione nel capoluogo si è presentata drammatica. A metà mattinata c'erano ancora cadaveri estratti dalle macerie e adagiati in terra coperti da un lenzuolo. Per le strade vagano decine di persone, molte con coperte sulle spalle, altre ancora in pigiama. Sono state date indicazioni agli sfollati di raggiungere la zona dello stadio dove sarà allestito un campo di accoglienza, ma molte persone sono in strada e stanno ostacolando la gestione organizzata dei soccorsi. La Protezione civile ha quindi invitato la popolazione a lasciare libere le strade per consentire ai soccorsi di operare al meglio. All'ospedale (rimasto senza acqua potabile) si sono effettuati i primi interventi anche in pericolo di inagibilità, i medici hanno prestato le prime cure ai feriti all'aperto di fronte all'entrata principale del pronto soccorso. C'è un'unica sala operatoria in funzione. Un ospedale da campo è in arrivo dalle Marche. I feriti più gravi sono stati trasferiti in elicottero in altri centri abruzzesi, a Rieti e a Roma. Nelle prime ore del giorno intorno all'ospedale regnava il caos mentre continuavano ad arrivate feriti in ambulanza e su auto private.[...]
Oltre che da tutte le regioni italiane, offerte di aiuto stanno arrivando da molti Paesi e dalla Commissione europea. «In questo momento possiamo dire che la macchina italiana è perfettamente in grado di far fronte alle esigenze», ha detto Agostino Miozzo, dirigente della Protezione civile. «Se nel corso delle operazioni dovessimo avere problemi, i nostri amici sarebbero pronti a intervenire». Il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, ha lanciato un appello urgente a tutti i cittadini per donare sangue.

sabato 4 aprile 2009

Cgil, partiti i cortei. Già in 300mila a Roma

EPIFANI ARRIVATO AL CIRCO MASSIMO-È arrivata al Circo Massimo la testa del Corteo partito da piazzale dei Partigiani e guidato dal segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. Qui il leader della Cgil terrà intorno alle 12:30 il comizio a conclusione della manifestazione organizzata dal sindacato di Corso d'Italia per chiedere al Governo politiche adeguate a fronteggiare la crisi.Al Circo Massimo sono già presenti migliaia di persone, in attesa che qui confluiscano gli altri quattro cortei partiti rispettivamente da piazza della Repubblica, piazza Ragusa, piazzale dei Navigatori e piazzale delle Crociate. Molte le bandiere rosse della Cgil che sventolano nell'arena. Intanto, sul palco si alterneranno varie band musicali, fino ai sei brevi interventi di un operaio cassaintegrato di Pomigliano d'Arco, una pensionata di Roma, una giovane operaia precaria della Lombardia, uno studente, un immigrato ed un medico che prenderanno la parola prima del comizio conclusivo di Epifani.
LE SINISTRE SI RITROVANO A FIANCO DI EPIFANI-Divise dal voto dell'aprile 2008, separate dalle scelte politiche, le sinistre si sono ritrovate oggi, fianco a fianco, alla manifestazione indetta dalla Cgil a Roma. A fare da collante, dopo i mesi delle incomprensioni e delle reciproche accuse, le critiche alla politica economica con cui il governo Berlusconi sta affrontando la crisi finanziaria internazionale. Le varie anime della sinistra, dai riformisti del Pd ai radicali di Rifondazione comunista, hanno marciato unite lungo viale Aventino per ritrovarsi insieme nella grande conca del Circo Massimo. Dario Franceschini, Pier Luigi Bersani, Piero Fassino e Sergio Cofferati hanno camminato insieme accanto a Paolo Ferrero, Fausto Bertinotti, Nichi Vendola, Franco Giordano, Grazia Francescato e Paolo Cento.
FRANCESCHINI STAR PER 30 MINUTI-Accoglienza calorosa per il segretario del Pd Dario Franceschini alla manifestazione della Cgil, alla quale ha partecipato per mezz'ora, prima di lasciarla per Amalfi, dove è atteso ad un seminario di formazione. Il segretario del Pd è giunto alla testa del corteo da Piazzale dei Partigiani alle 9, proprio quando stava per muoversi verso il Circo Massimo. Dopo la stretta di mano con Epifani c'è stato l'abbraccio con Fausto Bertinotti. Dopodiché Franceschini è stato festeggiato a suon di pacche sulle spalle da parte di numerosi dirigenti e semplici militanti della Cgil. Dopo aver percorso con la testa del corteo una parte del percorso, Franceschini ha lasciato la manifestazione a metà di Viale Aventino.
CGIL. BERSANI: DÀ VOCE A CRISI, NASCONDERLA È PERICOLOSO-«La Cgil sta dando voce alla crisi e questo è un merito che le va riconosciuto anche da chi la critica», dice Pierluigi Bersani del Pd, sottolineando che «lasciare il disagio nel silenzio alla lunga è pericoloso».
BERRETTI ROSSI E BELLA CIAO-È un'unica distesa di berretti rossi della Cgil il corteo anti-crisi, partito da piazzale dei partigiani, che è ormai entrato per buona parte al Circo Massimo. Migliaia di bandiere e palloncini del sindacato ma anche del Pd e di rifondazione seguono i camion che diffondono slogan e musica: Fabrizio De Andrè, Francesco Guccini con «La locomotiva» ma anche Jimmy Hendrick, Goran Breghovic, mentre parecchi manifestanti del Nord d'Italia intonano «Bella ciao» nel suono dei fischietti. «No al governo dei tagli» è lo slogan più ripetuto mentre una voce al megafono denuncia i «danni» fatti dal governo alla scuola. «È importante essere qui -spiega Eugenio, 46 anni, operaio di Torino- per protestare contro il gesto autoritario di un Governo che sta cercando di dividere il sindacato». Poco oltre marcia, preceduta da una lanterna di cartapesta, la delegazione della Fiom di Genova. A reggere lo striscione c'è anche Michele, 70 anni, metalmeccanico in pensione: «Noi pensionati non possiamo più andare avanti». Intanto dalle casse dei camion salgono altri slogan «Italiani e immigrati tutti sfruttati», «In Parlamento troppi padroni, pochi lavoratori», «La crisi la paghi chi l'ha creata». «Questo governo -spiega Antonella, 24 anni, precaria di Priverno- deve fare qualcosa per una crisi che danneggia soprattutto noi giovani». Molto applaudito uno striscione che riproduce una vignetta di Cipputi, nella quale due operai si dicono «Questo governo deve farsi le ossa. Le nostre».
VENDOLA: IL LAVORO SIA QUESTIONE NAZIONALE-«Occorre lanciare il lavoro come una grande questione nazionale». Lo ha detto il governatore della Puglia e leader di Sinistra e Libertà, Nichi Vendola. «Dobbiamo essere grati alla Cgil -ha detto Vendola- perchè ha dato voce all'altra Italia, quella oscurata. La Cgil ha aperto una grande questione, e cioè che se si rompe l'idea di un contratto nazionale non si possono che ampliare i ricatti verso i lavoratori». «Noi ci battiamo -ha aggiunto- per una moratoria dei licenziamenti, ci battiamo per un piano straordinario per i lavoratori, ci battiamo perchè il lavoro diventi la grande questione nazionale. Non si può aiutare ha solo chi la crisi l'ha prodotta, solo chi la crisi la porta nella pancia».
CINQUE CORTEI IN MARCIA-Sono partiti tutti e cinque i cortei della Cgil, in marcia verso il Circo Massimo. Dopo quelli partiti da piazza Ragusa, piazza delle Crociate, piazza dei partigiani e piazza della Repubblica, si è mosso anche quello da piazza dei Navigatori dove al corteo si sono uniti anche un centinaio di immigrati: vengono quasi tutti da Caserta, ma i loro paesi di origine sono la Nigeria, il Senegal e il Ghana. Sono quasi tutti irregolari e portano uno striscione contro la camorra e il razzismo. La loro richiesta principale, espressa anche negli striscioni che hanno portato, è quella di essere regolarizzati e di poter trovare un lavoro. In molti, fa sapere la Cgil, raccontano di essere qualificati professionalmente e di conoscere vari mestieri ma di incontrare difficoltà nella vita di tutti i giorni e nella ricerca di un lavoro proprio per la loro condizioni di immigrati clandestini. Da piazza dei Navigatori sono in marcia anche manifestanti provenienti da Campania, Lazio e Molise.
EPIFANI: POTEVA ESSERE MANIFESTAZIONE UNITARIA-«I motivi di questa iniziativa potevano diventare i motivi di una iniziativa unitaria». È quanto ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, oggi in piazza per la manifestazione nazionale organizzata dal sindacato di Corso d'Italia, riferendosi agli altri due sindacati confederali, Cisl e Uil. «Ognuno -ha risposto a chi gli faceva notare la posizione della Cisl- può avere una sua opinione», ma questi motivi potevano portare ad una iniziativa unitaria.
BERSANI: GOVERNO NON ATTREZZATO CONTRO LA CRISI-Il Governo non è consapevole della crisi sociale che sta per Investire il Paese, e non è «attrezzato» per affrontarlo. Lo ha detto Pierluigi Bersani durante la manifestazione della Cgil. «Io non credo che il governo - ha detto Bersani - abbia consapevolezza di quello che sta avvenendo, non credo che abbia percepito che purtroppo l'impatto sociale di questa crisi si svilupperà nei prossimi mesi. Purtroppo non siamo attrezzati, e credo che il governo non se ne sia neanche accordo». Bersani ha anche indicato quali sono le priorità per i lavoratori, «intanto bisogna tenere in fabbrica i lavoratori più che si può, tenere le fabbriche aperte, dare respiro alle piccole e medie imprese e potenziare sul serio gli ammortizzatori non con le chiacchiere, a partire dalla condizione dei precari che silenziosamente stanno perdendo il posto di lavoro». Bersani respinge poi le affermazioni del centrodestra secondo cui il Pd si nasconde dietro i numeri della Cgil: «Sono sei mesi -ha detto Bersani- che abbiamo presentato piattaforme precise e coerenti per affrontare la crisi. Abbiamo presentato proposte cercando di farle avanzare; non ci nascondiamo dietro a nessuno abbiamo le idee ma non abbiamo la possibilità di discuterle in Parlamento».
COFFERATI: PIAZZA BELLISSIMA-«La piazza è bellissima, c'è sempre gente assai composta». Lo ha detto l'ex segretario della Cgil, oggi sindaco di Bologna, Sergio Cofferati partecipando alla manifestazione organizzata a Roma dal sindacato di Corso d'Italia per chiedere misure adeguate a fronteggiare la crisi. Alla domanda se ci fossero differenze rispetto alla grande manifestazione organizzata dalla Cgil il 23 marzo del 2002 contro l'abolizione dell'articolo 18, quando scesero in piazza in tre milioni, Cofferati ha risposto: «Al Circo Massimo non si fanno confronti con il passato. Ogni manifestazione ha una sua storia. Spero - ha aggiunto - si ritrovi l'energia dell'unità, che è molto importante».
VELTRONI AL CORTEO-Tanti gli esponenti del Pd presenti alla manifestazione della Cgil, sparsi tra i vari cortei che poi confluiranno al Circo Massimo. Dal corteo di piazza della Repubblica sta sfilando assieme ai manifestanti l'ex segretario del Pd, Walter Veltroni, accolto dalla gente con calorosi applausi. Nel corteo partito da piazzale dei Partigiani sono invece presenti, oltre al segretario Franceschini, anche Piero Fassino, Pierluigi Bersani e il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, ex leader della Cgil.
EPIFANI: MAI POLEMIZZATO CON BONANNI O ANGELETTI-«Non ho mai polemizzato con nessuno, non ho mai polemizzato con Cisl e Uil, nè con Bonanni o Angeletti. Perchè non fanno lo stesso?». Così il segretario generale Cgil Guglielmo Epifani ha riposto a chi chiedeva un commento alle affermazioni di ieri del leader della Cisl che ha parlato di una manifestazione solo politica. «Se dicono così è perchè si vuole sfuggire dalle risposte», ha concluso Epifani.
PARTITO IL CORTEO-È partito da piazzale dei Partigiani il corteo della Cgil contro gli effetti della crisi economica sul mondo del lavoro. In testa alla manifestazione il leader della Cgil Guglielmo Epifani, il segretario del Pd Dario Franceschini che sono stati raggiunti dal sindaco di Bologna Cofferati, dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola e da Piero Fassino. Subito alle loro spalle lo striscione della Cgil nazionale con lo slogan della giornata di mobilitazione. «Futuro sì, indietro no». Il corteo è diretto al Circo Massimo dove Epifani concluderà la manifestazione.
FRANCESCHINI: GOVERNO NON AFFRONTA CRISI-Il governo non sta affrontando la crisi, evitando di assumere delle misure con la scusa che occorrono delle iniziative globali. Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, durante la manifestazione della Cgil. «In tutto il mondo -ha detto Franceschini- ci sono manifestazioni dei sindacati, in tutto il mondo i governi si preoccupano di affrontare i problemi dei lavoratori, non di negare la crisi come sta facendo ora il presidente del Consiglio o di dire che siccome la crisi è globale le soluzioni non potranno che essere a livello internazionale. È una falsità -ha concluso-, perchè la crisi va affrontata con misure concrete che adottano i governi nazionali».
FRANCESCHINI: ORA UNITA' SINDACALE-«Voglio dire alla Cgil che è importante stare in piazza ma mai contro gli altri sindacati».È questo l'appello lanciato dal segretario del Pd, Dario Franceschini, giunto alla manifestazione del sindacato guidato da Guglielmo Epifani. «Adesso -ha aggiunto- serve una stagione di unità, serve accantonare le divisioni, serve mettersi tutti insieme per difendere i diritti delle persone».
FRANCHESCHINI: AL FIANCO DEI LAVORATORI-«Credo che il segretario del Partito democratico abbia il dovere di stare a fianco dei lavoratori che chiedono il rispetto dei loro diritti, che hanno paura di perdere il posto di lavoro, di persone che pacificamente denunciano che con le loro pensioni non ce la fanno più a vivere». Lo ha detto il segretario del Pd, Dario franceschini, appena giunto alla manifestazione della Cgil, dove ha salutato affettuosamente Guglielmo Epifani.
STRETTA DI MANO EPIFANI-FRANCESCHINI-Anche il leader del PD, Dario Franceschini, ha fatto il suo arrivo al corteo che parte da piazzale dei Partigiani, diretto al Circo Massimo. Appena giunto il leader del PD ha incontrato il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, ed i due si sono salutati stringendosi la mano.
EPIFANI: MANIFESTAZIONE SARA' RICORDATA-«Sarà una bella giornata, che si ricorderà per lungo tempo». Così il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani,arrivando al corteo che parte da Piazzale dei Partigiani. «C'è tanta gente, c'è una parte della grande Italia del lavoro, dei pensionati, dei precari», ha aggiunto il leader del sindacato. La manifestazione è a sostegno, ha sottolineato, di chi perde il lavoro, il reddito, per gli anziani che non ce la fanno, per chi va in cassa integrazione, per chiedere misure per il sistema produttivo e per gli investimenti, insieme ad un sistema di maggiore protezione sociale.Sono già decine di migliaia i lavoratori, i pensionati, gli studenti ed i precari che hanno raggiunto Piazzale dei Partigiani, a Roma, da dove partirà uno dei cinque cortei previsti per la manifestazione nazionale della Cgil, che confluiranno al Circo Massimo.
E' PARTITO IL CORTEO-«È un corteo già da 200 mila persone», ha detto il segretario organizzativo del sindacato, Enrico Panini. Il corteo, al quale prenderà parte il numero uno della Cgil, Guglielmo Epifani, si apre con due mega striscioni con gli slogan: «Futuro sì, indietro no», «Insieme per costruire un futuro diverso». La testa del corteo ha già superato Piazzale Ostiense e si trova a metà di Viale della Piramide Cestia verso Viale Aventino.

venerdì 3 aprile 2009

Comune di Olbia. Si cerca di stringere i tempi ma tra sindaco e alleati le distanze sembrano ancora siderali

Due giorni dopo le dimissioni in consiglio comunale, il sindaco Giovannelli ha avviato le consultazioni e incontrato le delegazioni di alcuni partiti alleati. Per ora non filtra alcuna indiscrezione ma continua la polemica con il capogruppo Pdl Palitta.
Il sindaco Gianni Giovannelli ha iniziato le consultazioni con le delegazioni dei partiti che compongono la maggioranza per risolvere la crisi che nel consiglio comunale di lunedì sera ha portato alle sue dimissioni. I tempi sono brevi, appena venti giorni, per ricucire strappi che hanno origine ormai datate.
I malumori sussistono ancora, come risulta chiaramente dalle parole di alcuni protagonisti. Molti assessori rischiano il posto: tra questi, Angelo Cocciu, Michele Fiori e Giovanni Cassitta. Ma c'è anche la volontà di cercare gli accordi giusti per non deludere il 70 % degli olbiesi che hanno eletto Giovannelli sindaco.
Fedele Sanciu, senatore del Pdl, dichiara: «Bisogna subito smorzare i toni. Noi dirigenti di partito abbiamo avuto le nostre responsabilità, era necessario risolvere la crisi prima di andare in consiglio comunale. Abbiamo sbagliato a dare quello spettacolo, è stato controproducente arrivare a questi eccessi. Giovannelli deve assolutamente risolvere tutti i problemi e creare un gruppo capace di rilanciare l'azione amministrativa in modo definitivo. Personalmente sono contrario alle elezioni anticipate, per cui appoggerò le scelte di Giovannelli, tranne quella eventualità che possa prevedere una qualsiasi alleanza con il centrosinistra. Questo non deve accadere».
Sanciu, come ultimo atto da coordinatore provinciale di Forza Italia, ha mandato una lettera al capogruppo consiliare Giampiero Mura, affinchè si proceda alla costituzione in consiglio comunale del gruppo Pdl. Che esisterebbe già, in realtà, e racchiude i 14 dissidenti. Un gruppo che ha il nome ma non il simbolo del Pdl. Ha anche un capogruppo, Giampiero Palitta, che critica il sindaco Giovannelli per alcuni atteggiamenti tenuti durante l'ultimo consiglio comunale: «Gianni non doveva dimettersi in quel modo e in quel momento. Avrebbe dovuto farlo prima, senza portare la crisi in vetrina. Questo è successo perché i tempi per trovare un accordo si sono dilatati oltre misura. Non capisco la sua posizione, dice che tutto può essere cambiato ma anche che alcuni posti sono intoccabili».
Immediata la risposta di Giovannelli: «Mi sono dimesso in consiglio comunale per tante ragioni. Non potevo farlo prima, perché la mia priorità era far votare il bilancio in quel consiglio e non dopo. Allungare i tempi per approvare il bilancio avrebbe significato togliere risorse alla città. Inoltre, non sono stato io a mettere in vetrina i malumori. È stato proprio Palitta, con un suo intervento, a iniziare la discussione, sostenendo che bisognava parlarne subito». Palitta critica anche la decisione di togliere la delega dei rapporti con Meridiana a Gigi Carbini che ha chiesto al sindaco di dimettersi.
Dice Palitta: «Carbini era molto nervoso per via della minaccia di licenziamento dell'azienda per 60 lavoratori. Si trovava in una situazione delicata e questo Giovannelli, da buon padre di famiglia, avrebbe dovuto capirlo».
La replica di Giovannelli: «Non conosco nessun padre che riceve uno schiaffo dal figlio senza reagire. Inoltre, alcuni di loro non mi hanno mai riconosciuto come padre e quindi io mi sono limitato a rispondere a un'offesa personale».

giovedì 2 aprile 2009

Incontro Dibattito sul Nucleare

L'Associazione Studentesca TDM 2000,
in collaborazione con Sardigna Natzione e Conferenza Sindacale Sarda,
organizza un incontro dibattito sul Nucleare.
Interverranno:
- Michele Saba, docente del Dipartimento di Fisica dell'Università di Cagliari
- Vincenzo Migaleddu dell'International Society of Doctors for the Environment
- Salvatore Carai, Sindaco di Montalto di Castro
Coordina Andrea Mameli, giornalista scientifico.
L'incontro si terrà oggi 2 aprile 2009, a partire dalle ore 17.00, presso la Sala Cosseddu della Casa dello Studente di via Trentino a Cagliari.
L'attività è svolta con il patrocinio dell'ERSU di Cagliari.