martedì 29 aprile 2008

Un voto da cui ripartire

Con i ballottaggi in 5 province e 44 comuni si sono concluse le elezioni amministrative. Nel voto per il Campidoglio Francesco Rutelli ha raccolto solo il 46,3%, mentre Nicola Zingaretti del PD sarà presidente della Provincia di Roma. Al nord il PD strappa Vicenza e Sondrio alle destre e vince anche a Udine, mentre al sud perde Catanzaro e Foggia.
Quella di Roma, dove in Comune si è affermata la destra, è una sconfitta molto grave, molto pesante, che io non posso non sentire con particolare acutezza e amarezza personale e politica. Voglio ringraziare Francesco Rutelli per il suo lavoro generoso e per il suo impegno e il suo amore per la città. Sono contento, d’altra parte, per il successo ottenuto da Nicola Zingaretti anche nel voto della capitale. La sconfitta di Roma richiederà, fin dalle prossime ore, un’analisi seria e approfondita cui tutti parteciperemo ragionando anche sulla differenza tra i dati politici e quelli amministrativi della capitale. Credo anche, peraltro, che nell’insuccesso al Comune abbia pesato anche il vento politico che spira nel paese in particolare sul tema della sicurezza. I risultati complessivi dei ballottaggi confermano i problemi emersi nel voto politico nazionale. In diverse realtà del nord tra cui città importanti come Vicenza, Udine, Sondrio i candidati sostenuti dal Partito Democratico hanno ottenuto importanti affermazioni strappando anche le amministrazioni al centrodestra. Buoni molti risultati nell’Italia centrale come le affermazioni a Pisa e alla provincia di Massa. Più negativa la situazione in diverse aree del Mezzogiorno con i risultati deludenti di Comuni e Province della Puglia, della Calabria e della Campania. Questo voto conferma gli elementi politici emersi dalle elezioni di due settimane fa: la necessità di raggiungere e aprire un vero dialogo con quella parte della società italiana che è rimasta ancora lontana, come la necessità di investire sempre di più sulla prospettiva del Partito Democratico soggetto indispensabile dell’opposizione e di un’alternativa di governo.

Walter Veltroni

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