mercoledì 30 aprile 2008

Famiglie disagiate, 6 milioni di euro per l'affitto casa in Sardegna

La Giunta Regionale della Sardegna ha approvato i criteri per l'individuazione dei beneficiari e le modalità di determinazione dei contributi previsti per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, per l'anno 2008. Al fondo regionale di 6 milioni di € si aggiunge un finanziamento statale in fase di ripartizione per l'anno in corso (detta: assegnazione ordinaria più premialità). Il provvedimento si integra ai canoni di locazione delle famiglie con minor reddito e più accentuato disagio sociale. I Comuni della Sardegna ora dovranno avviare le procedure concorsuali per individuare gli aventi diritto, e poi comunicare gli esiti all'Assessorato regionale dei Lavori pubblici entro il 31 luglio 2008. L'assessore Carlo Mannoni sottolinea la "forte connotazione sociale dell'intervento. I fondi verosimilmente non basteranno a soddisfare tutte le esigenze, pertanto le amministrazioni comunali dovranno precisare i criteri di selezione (già consultabili sul sito della Regione) sui bandi pubblici". Il Fondo ha avuto operatività a partire dal 1999, e sino al 2004 è stato alimentato, per quanto riguarda la Sardegna, dalle sole assegnazioni statali (2,7 milioni di € per il 2001, 2 milioni 900mila € per il 2002, 3 milioni 900mila € per il 2003 e 2 milioni 300mila € per il 2004) che, in assenza di un intervento integrativo della Regione, hanno consentito di soddisfare in misura inadeguata la domanda sociale espressa dalle famiglie a minor reddito e certificata dai bandi comunali di selezione. Tale criticità è stata pienamente valutata dalla Giunta regionale, che si è fatta promotrice per il 2005 di uno stanziamento nel bilancio regionale di 2 milioni di € (per una disponibilità totale, con il contributo statale, di circa 5,5 milioni di euro), per il 2006 di uno stanziamento di 4 milioni di € (totali 9,4 milioni), per il 2007 ancora di 4 milioni (totali 8,9 milioni) e di uno stanziamento di 6 milioni di € iscritto in bilancio nella legge finanziaria 2008. Ciò è stato possibile considerendo che la sostenibilità dei canoni di locazione costituisce un elemento di forte disagio sociale laddove colpisce le fasce sociali a basso reddito come gli anziani, le persone sole, i giovani con lavori precari, le famiglie monoreddito o monogenitore. L'assessore Mannoni sottolinea che "la politica regionale a favore del settore abitativo, connotata da una forte attenzione sociale, risulta non soltanto confermata dalla legge finanziaria per il 2008, con l'intervento finanziario descritto a favore del Fondo nazionale per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione (il più elevato da un decennio), ma addirittura rafforzata, in termini di aiuto alle famiglie a minor reddito per l'accesso alla proprietà della prima casa (stanziamento di 105 milioni di €per il credito agevolato per l'acquisto, la costruzione ed il recupero della prima casa, destinato sia al fondo per l'edilizia abitativa di cui alla L.R. n. 32/85, sia alla concessione di un contributo a fondo perduto di importo non superiore a 25mila €) con la finalità di prestare specifica attenzione alle coppie di nuova formazione e alle famiglie costituite da genitori soli con uno o più figli a carico".

martedì 29 aprile 2008

Un voto da cui ripartire

Con i ballottaggi in 5 province e 44 comuni si sono concluse le elezioni amministrative. Nel voto per il Campidoglio Francesco Rutelli ha raccolto solo il 46,3%, mentre Nicola Zingaretti del PD sarà presidente della Provincia di Roma. Al nord il PD strappa Vicenza e Sondrio alle destre e vince anche a Udine, mentre al sud perde Catanzaro e Foggia.
Quella di Roma, dove in Comune si è affermata la destra, è una sconfitta molto grave, molto pesante, che io non posso non sentire con particolare acutezza e amarezza personale e politica. Voglio ringraziare Francesco Rutelli per il suo lavoro generoso e per il suo impegno e il suo amore per la città. Sono contento, d’altra parte, per il successo ottenuto da Nicola Zingaretti anche nel voto della capitale. La sconfitta di Roma richiederà, fin dalle prossime ore, un’analisi seria e approfondita cui tutti parteciperemo ragionando anche sulla differenza tra i dati politici e quelli amministrativi della capitale. Credo anche, peraltro, che nell’insuccesso al Comune abbia pesato anche il vento politico che spira nel paese in particolare sul tema della sicurezza. I risultati complessivi dei ballottaggi confermano i problemi emersi nel voto politico nazionale. In diverse realtà del nord tra cui città importanti come Vicenza, Udine, Sondrio i candidati sostenuti dal Partito Democratico hanno ottenuto importanti affermazioni strappando anche le amministrazioni al centrodestra. Buoni molti risultati nell’Italia centrale come le affermazioni a Pisa e alla provincia di Massa. Più negativa la situazione in diverse aree del Mezzogiorno con i risultati deludenti di Comuni e Province della Puglia, della Calabria e della Campania. Questo voto conferma gli elementi politici emersi dalle elezioni di due settimane fa: la necessità di raggiungere e aprire un vero dialogo con quella parte della società italiana che è rimasta ancora lontana, come la necessità di investire sempre di più sulla prospettiva del Partito Democratico soggetto indispensabile dell’opposizione e di un’alternativa di governo.

Walter Veltroni

domenica 20 aprile 2008

25 APRILE: FESTA DELLA LIBERAZIONE



CORTEO

Concentrazione in piazza Garibaldi alle ore 9.00; percorso: via Sonnino, via XX Settembre, via Roma, via Sassari, piazza del Carmine

CONCERTO

Piazza del Carmine, dalle ore 16.00 alle ore 00.00

ULTIM'ORA

L'Unità: Ad Alghero Forza Italia vieta Bella Ciao. Per il 25 aprile il sindaco vieta alla banda di suonare Bella Ciao: «È una canzone che divide». Immediate le proteste, la canzone sarà comunque cantata nel corteo "laico". Il Pd: Bella Ciao appartiene a tutta l'Italia.

giovedì 17 aprile 2008

985 ussanesi per Veltroni!

Eccoci, in viaggio verso il futuro, attraverso il presente, con un nuovo partito; il partito a cui più di 12 milioni di italiani hanno dato fiducia: il PARTITO DEMOCRATICO. Lo scenario politico italiano ha subito concreti cambiamenti, andando oltre le previsioni pre-elettorali. Per conoscere i risvolti elettorali della nostra Ussana cliccate su risultati camera Ussana e su risultati senato Ussana.

Si può brevemente riepilogare la vittoria tutta ussanese di Walter Veltroni:

RISULTATI CAMERA

WALTER VELTRONI
- PARTITO DEMOCRATICO: n° voti 917 (38,480 %);
- DI PIETRO ITALIA DEI VALORI: n° voti 68 (2,853 %);
Totale Coalizione: n° voti 985; (41,334 %).

SILVIO BERLUSCONI
- IL POPOLO DELLA LIBERTA': n° voti: 924 (38,774 %);
- MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD: n° voti 5 (0,209 %);
Totale Coalizione: n° voti 929 (38,984 %).
FAUSTO BERTINOTTI
- LA SINISTRA L'ARCOBALENO: n° voti 175 (7,343%).
RISULTATI SENATO
WALTER VELTRONI
- PARTITO DEMOCRATICO: n° voti 824 (38,379 %)
- DI PIETRO ITALIA DEI VALORI: n° voti 55 (2,561 %)
Totale Coalizione: n° voti 879 (40,940%).

SILVIO BERLUSCONI
- IL POPOLO DELLA LIBERTA': n° voti 845 (39,357 %)
- MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL. PER IL SUD: n° voti 5 (0,232 %)
Totale Coalizione: n° voti 850 (39,590 %).
FAUSTO BERTINOTTI
- LA SINISTRA L'ARCOBALENO: n° voti 140 (6,520 %).

A Ussana, grazie all'adesione di centinaia di ussanesi al PD e all'intenso lavoro del Comitato Promotore del PD ussanese, c'è stata la meritata vittoria di Walter Veltroni con la coalizione PD-Italia Dei Valori. Da notare che, rispetto alle politiche 2006, i nostri elettori sono ulteriormente cresciuti.

Per la Sardegna, ci si aspetta per il futuro, che il governo Berlusconi dia, a livello istituzionale, molto ascolto.
Dispiace ovviamente per la Sinistra Arcobaleno, che avrebbe meritato di portare la sua voce nel governo nazionale.
Gli eletti del Pd in Sardegna sono:
- Senato: Antonello Cabras, GianPiero Scanu, Luciana Sbarbati, Francesco Sanna;
- Camera: Arturo Parisi, Amalia Schirru, Paolo Fadda, Caterina Pes, Giulio Calvisi, Siro Marroccu, Guido Melis.

venerdì 11 aprile 2008

Ussana: oltre i manifesti elettorali

Manca poco al fatidico giorno, tanto atteso e temuto da quel 28 gennaio quando un voto di sfiducia al Senato ci regalò infatti un Governo dimissionario e il solito (dannato) incubo elezioni; manca poco nel Belpaese spaccato a metà, dove si vince per manciate di voti e dove buona parte della classe politica auspica il caos perenne.
Manca poco (impossibile non accorgersene) e le strade di Ussana sono tappezzate di manifesti elettorali. In tv, i vari “Ballarò”, “Matrix”, “Annozero” e “Porta a Porta” sono più imbottiti che mai di politici che cercano di ritagliarsi qualche ora di propaganda per far breccia nelle menti di noi italiani. Lo scenario attuale delle forze politiche in campo, in questo clima particolarmente confuso e caotico, è notevolmente cambiato rispetto alle elezioni precedenti; le due grandi alleanze del 2006 si sono estinte, ed anche i partiti al loro interno hanno subito importanti modifiche. Noi elettori ci troviamo davanti un numero più ampio di schieramenti, il cui valore dovrebbe essere una maggiore omogeneità interna che possa evitare quello che è stata la crepa principale di questo Governo: una miscela eccessivamente variopinta di partiti, all’interno della stessa coalizione, difficilmente affiatati.
In prima linea troviamo il Partito Democratico che, dopo aver cassato quasi la totalità degli ex-alleati sia per le elezioni del Senato sia per quelle della Camera, ha gradito l’alleanza solo con i partiti che condividono integralmente, e senza riserve, il proprio programma elettorale. Parliamo dell’Italia dei Valori e dei Radicali Italiani.
Sempre a sinistra troviamo Rifondazione Comunista, Partito dei Comunisti Italiani, Verdi e Sinistra Democratica che sono confluiti nell’unica lista di La Sinistra Arcobaleno, sotto lo scudo dell’inaffondabile Bertinotti; anch’essi molto attivi nella propaganda elettorale ussanese.
Per il centrodestra Berlusconi e Fini hanno unito i rispettivi partiti sotto il simbolo del Popolo della Libertà; in coalizione con la Lega Nord presenterà le sue liste solo al Centro-Nord mentre con il Movimento per l'Autonomia presenterà le sue liste solamente al Centro-Sud. L’UDC di Casini ha rifiutato la proposta di confluire nel PdL di Berlusconi e insieme alla Rosa Bianca ha dato vita all’Unione di Centro.
Ovviamente gli accordi pre-elettorali delle forze politiche non si esauriscono a quelli appena citati; in queste elezioni possiamo addirittura scegliere tra più di 10 candidati premier. Tutto ciò porta a domandarsi se ora questi mutamenti, novità, nuovi partiti, nuove coalizioni e nuove alleanze porteranno effettivamente qualcosa di nuovo. Siamo di fronte alla possibilità concreta di assicurare al Paese finalmente un periodo di stabilità politica e di miglioramento per i cittadini? Oppure tutto ciò è solo un’illusione, e ci ritroveremo impantanati sempre negli stessi problemi di quella che è definita “un’Italietta”? Di nuovo ci sono soltanto nomi, simboli e partiti? Noi crediamo nelle potenzialità del PD. Crediamo che si può aiutare l’Italia a voltare pagina verso un periodo migliore. Ci crediamo perché non dobbiamo schierarci con i disillusi amareggiati che inneggiano all’anti-politica; noi crediamo nella democrazia, nel governo, nel pluripartitismo e crediamo in quest’avventura del Partito Democratico, in questa scelta coraggiosa di presentarsi da soli per il cambiamento. Certamente non bisogna illudersi che si possa trasformare il Paese dall’oggi al domani, ma è importante credere che si può tracciare una nuova strada da percorrere, giorno dopo giorno, passo dopo passo. Ogni grande cambiamento, ogni grande opera richiede tempo, fiducia, ambizione e tenacia. Ma bisogna crederci davvero, si deve credere nella possibilità di cambiare. L’Italia può migliorare; non crediamo nell’idea di Italietta a cui molti avvoltoi vogliono farci credere. Noi crediamo che il cambiamento del presente per un futuro migliore si può fare.

martedì 8 aprile 2008

La lettera di Veltroni al principale avversario

«Caro Berlusconi,
mi rivolgo a lei perchè penso si debba condividere, da italiani prima ancora che da candidati alla guida del paese, una sincera preoccupazione, resa tale da recenti atti e dichiarazioni politiche. E perché credo sia giusto e doveroso assumere, di fronte al popolo italiano, a tutti i cittadini, un impegno di chiarezza su alcune grandi questioni di principio, questioni che chiamerei di lealtà repubblicana.
Non penso ovviamente agli aspetti legati ai nostri programmi di governo, questi sono, e devono essere, distinti e alternativi, lasciati al libero confronto politico, come avviene nelle grandi democrazie.
Saranno gli italiani a giudicare la bontà delle nostre proposte, la loro concretezza, la loro attuabilità. E chi guadagnerà un solo voto in più, è la mia convinzione che voglio ribadire ancora una volta, avrà il compito e l'onore di governare l'Italia, sulla base proprio del suo programma. L'impegno che le chiedo e che io sono in grado di assumere con assoluta determinazione riguarda altro, riguarda di più, perchè ha a che fare con la vita, l'identità e le istituzioni del paese; con le basi stesse della nostra convivenza civile, con i valori che la presiedono e che in sessant'anni di storia repubblicana hanno permesso all'Italia di diventare la grande nazione che è, uno dei pilastri della nuova Europa.
Le chiedo allora se è disposto a garantire formalmente e in modo vincolante che lo schieramento da lei guidato, quale che sia il suo futuro ruolo, di opposizione o di maggioranza, non verrà mai meno in alcun modo e rispetterà sempre con convinzione questi quattro fondamentali principi: la difesa dell'unità nazionale, che è il bene più prezioso che abbiamo, il legame che ci fa sentire italiani e orgogliosi di esserlo; il rifiuto di ogni forma di violenza, attuata o anche solo predicata, e per questo portatrice di divisione e di odio; la fedeltà ai principi contenuti nella prima parte della nostra costituzione, fedeltà che non solo non contraddice, ma dovrà guidare, ogni impegno di adeguamento della seconda parte della carta; il riconoscimento e il rispetto della nostra storia, della nostra identità nazionale e dei suoi simboli, a cominciare dal tricolore e dall'inno di Mameli. Gli italiani, su tutto questo, hanno il diritto di avere risposte e certezze.
E chi, alla guida del governo o dell'opposizione, si appresta ad assumere le più grandi responsabilità, ha il dovere di assicurare tutto il suo impegno per garantirle, sapendo che prima di ogni altra cosa, al di sopra di ogni interesse di parte, c'è il bene comune, ci sono gli interessi nazionali».

Cordiali saluti,

Walter Veltroni

sabato 5 aprile 2008

SI PUO’ FARE 2008: IL VIDEO

Otto ragazzi, tanti amici, competenza, voglia di fare e un solo candidato.
Non è il teaser di lancio dell’ennesimo reality, ma sono gli elementi della formula che ha dato vita al video “Sipuòfare2008”.
L’idea di questo video nasce da un gruppo di ragazzi, tutti professionisti della comunicazione, che hanno deciso di mettere insieme le loro competenze nei diversi ambiti, dall’analisi semiotica alla regia, dall’ufficio stampa alla produzione cinematografica, per fare un “regalo” speciale a Walter Veltroni a pochi giorni dal voto.
Realizzarlo è stato semplice, grazie all’aiuto di tanti amici che hanno collaborato alle diverse fasi della lavorazione, ma anche all’impegno spontaneo e spassionato di alcuni personaggi, come Neri Marcorè, Adolfo Margiotta, Giobbe Covatta, Luca Barbarossa, Corrado Scalia, Giacomo Gonnella, Alessandro Averone, Chiara Visca, Flaminia Bonciani e di gente comune che ha prestato il proprio volto, come Valentina, Marco, Fabrizio, Daila e il piccolo Giordano.
La musica è originale, composta appositamente per questo video; le parole, invece, sono rubate direttamente a Walter Veltroni.
Un’idea semplice che prende le mosse dai video realizzati negli Usa per Barack Obama, con un riadattamento alla situazione italiana e alle sue peculiarità.
L’intento è di dare un impatto emotivo, creare un clima coinvolgente e un’atmosfera di empatia intorno a Walter Veltroni, alle sue idee, ai valori di cui si fa portavoce.

Clicca sull'immagine e guarda il video!

venerdì 4 aprile 2008

VELTRONI BATTE FINI 7000 A 3000!

Ebbene sì, avete capito bene, ieri sera in piazza Garibaldi a Cagliari, c'erano 7000 persone per assistere all'ultima delle tappe sarde di Walter Veltroni. Mentre in piazza del Carmine solo 3000 persone hanno ascoltato il vice del principale esponente dello schieramento a noi avverso. Questi dati non sono affatto propagandistici, perchè è stato un giornale come L'Unione Sarda, notoriamente e faziosamente schierato a destra, a proporli oggi. Quindi c'è la possibilità, molto realistica, che i numeri diano ragione ancora più ampiamente al nostro Valter, e considerando che Cagliari è una città di destra, c'è da stare molto allegri!Anche la questura conferma sostanzialmente il distacco: 6000 a 2500. Ma chi c'era ha potuto riferire che i fan di Veltroni erano 10000. Comunque sia, è stata una vittoria schiacciante!
Veltroni nel suo discorso, in apertura, ha chiamato in causa Antonello Cabras e Renato Soru. E quando si rivolge al presidente della Regione, la piazza grida "Renato, Renato”, insieme ad uno scrosciante applauso. Dopo di che Veltroni affronta i temi della campagna elettorale del PD, e in particolare parla di semplicità e tempo. Proseguendo dice: «C'è chi ha detto che si rassegnerà a portare la croce di Palazzo Chigi. Ma quale croce, quale sacrificio: governare l'Italia è un onore, la cosa più bella che possa capitare» riferendosi al suo principale competitor. E ancora: «Vorrei un paese dove non serve conoscere nessuno per vedere riconosciuti i propri diritti» riguardo le raccomandazioni per un posto di lavoro. Molto importante, sul precariato: «Il più grande e inaccettabile problema del nostro paese [...] Nella prima seduta del Consiglio dei ministri via al compenso minimo legale: 1100 euro al mese». Il paese attuale: «Un paese dove a breve qualcuno riceverà 500mila euro per stare dentro una casa dimostrando di non sapere fare niente, se non di stare sotto le telecamere». Il tutto contornato da varie interruzioni per gli applausi. E infine tutti insieme a cantare l'inno di Mameli.
SI PUO' FARE: LO STIAMO FACENDO!

giovedì 3 aprile 2008

La Regione Sardegna assegna a Ussana 16.617 € per le borse di studio agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori.

Diritto allo studio, pari opportunità e supporto alle famiglie: con oltre 11 milioni di euro ripartiti fra i Comuni dell'Isola, la Regione Satrdegna garantisce le borse di studio agli studenti, dalle elementari alle superiori, e stanzia altri 3 milioni di euro per i libri di testo in comodato d'uso. Tre le misure licenziate dalla Giunta regionale per garantire le pari opportunità degli studenti delle scuole sarde, secondo lo spirito di questa amministrazione regionale che continua ad investire sull'istruzione. Con l'approvazione della delibera sono stati stanziati 3 milioni di euro per la concessione, nell'anno scolastico 2008/2009, di contributi alle scuole pubbliche secondarie di II grado per l'acquisto di libri di testo da dare in comodato d'uso agli studenti appartenenti a famiglie svantaggiate, riducendo la spesa per le famiglie. L'acquisto di libri e dizionari infatti pesa rilevantemente sui bilanci familiari superando il 60% della spesa scolastica complessiva, con un'incidenza di circa il 50% in più negli istituti secondari di II grado rispetto a quella della scuola secondaria di I grado. Lo stanziamento, aumentato rispetto a quello di due anni fa (i cui riscontri sull'utilizzo dei fondi sono più che positivi), ripartisce le risorse tra tutte le scuole pubbliche secondarie di II grado in base al numero degli alunni iscritti. Per gli studenti appartenenti a famiglie che versano in condizioni economiche svantaggiate, che frequentano le scuole pubbliche secondarie di I e II grado dell'Isola, la Giunta ha stanziato la somma di 5 milioni di euro per borse di studio. La suddivisione è fatta tra tutti i Comuni della Sardegna in base alla popolazione residente in età scolare. La delibera ha anche il fine di stimolare lo studio negli studenti e di sottolineare il merito scolastico. A sostegno delle spese sostenute dalle famiglie per l'istruzione, la Regione ha inoltre ripartito tra tutti i Comuni della Sardegna in base alla popolazione residente in età scolare la somma complessiva di 6 milioni e 730mila euro destinata all'erogazione di borse di studio in favore degli alunni frequentanti le scuole primarie e secondarie di I e II grado, sia statali che paritarie. Consultate la delibera e verificate il contributo destinato al Comune di Ussana.
- Consulta la delibera 20/11 [file.pdf].