Barack Obama, il senatore nero dell'Illinois, ha vinto con il 55 per cento delle preferenze le primarie democratiche della South Carolina, schiacciando i suoi due rivali, Hillary Clinton, seconda con un povero 27 per cento, mentre John Edwards, arrivato terzo con il 18 per cento soltanto nel suo Stato natale, è virtualmente fuori gara. Poco prima che Obama prendesse la parola di fronte ai suoi sostenitori, nel Convention Center di Columbia, la capitale dello Stato, la Cnn ha annunciato che Caroline Kennedy, la figlia del presidente assassinato cui Obama viene spesso paragonato, ha deciso di sostenere la sua corsa alla Casa Bianca, come spiega la signora al New York Times.
Poco dopo avere ricevuto la telefonata di congratulazioni da Hillary Clinton, da Nashville, nel Tennessee, accolto dalle note di It's a Beautiful Day degli U2, Obama ha spiegato ai suoi elettori che in South Carolina il «futuro ha vinto sul passato». «La scelta in questa elezione non è di razza, religione, sesso», ha spiegato Obama scatenando gli applausi, «non è di ricchi contro poveri, neri contro bianchi. È di passato verso futuro».
Nonostante il terzo posto nello Stato dove è nato, Edwards ha detto che resterà in gara, almeno fino al Super Martedì del 5 febbraio, quando si voterà in una ventina di Stati. «Sono qui per restare», ha detto l'ex senatore della North Carolina rassicurando i suoi sostenitori. Il 5 febbraio vanno al voto una ventina di Stati, tra cui i popolosi California e New York, per un totale di circa 1.600 delegati alla Convention del Partito democratico che a fine agosto investirà il candidato per la corsa alla Casa Bianca.
fonte: http://www.unita.it/
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