Sono tante le amministrazioni comunali ormai giunte al giro di boa
nel cagliaritano. Elette a maggio 2010, hanno ormai superato i primi due
anni e mezzo. E per molte di loro è tempo di bilanci. Una di queste è
Ussana, dove è sindaco il medico veterinario Paolo Loddo, esponente del
Partito Democratico e vincitore delle elezioni con la lista La Nostra
Ussana.
«È un onore che gli Ussanesi si siano riconosciuti nella
nostra proposta amministrativa – dice il primo cittadino – con un
consenso così ampio. Resta anche l'onere di amministrare in un periodo
così difficile per l'Italia e ancora di più per la nostra Sardegna». Il
sindaco è sempre un punto di riferimento per i suoi concittadini. A lui
si rivolgono per i motivi più diversi e disparati. Al riguardo Paolo
Loddo non ha dubbi. «Con i miei compaesani si è instaurato un bel
rapporto, diretto e senza tanti giri di parole. Se devo rispondere in
maniera affermativa a quanto mi viene chiesto, non ho problemi a
rispondere in questo modo, altrimenti i no diretti sono quelli più
apprezzati».
I social network, dai più noti come Facebook e Twitter,
ai meno conosciuti dal grande pubblico, sono sempre più utilizzati. E i
sindaci del territorio li usano sempre più. Anche Paolo Loddo è uno di
essi, presente con un suo profilo su Facebook e su Twitter, dove
risponde ai suoi concittadini e pubblica notizie di interesse generale.
«Ci sono target diversi», risponde il sindaco di Ussana. «Facebook aiuta
nella comunicazione dell'amministrazione in tempi ristretti verso tanta
gente, ma preferisco parlare in pubblico in mezzo alla mia gente. Un
colloquio a 4 occhi sicuramente risolve tante cose. Su Twitter ci sono
ma non lo uso».
L'anno appena trascorso sarà ricordato, tra le tante
cose, per i pesanti tagli imposti agli enti locali, con pesanti
riduzioni ai trasferimenti di fondi verso i comuni. «Ussana ha subito
come tutti», spiega il sindaco. «Abbiamo tagliato gli sprechi, lasciato
l'Imu al minimo di legge. I cittadini hanno poche risorse, ed è meglio
che li spendano loro facendo girare l'economia. Partecipiamo a tutti i
bandi possibili per fornire servizi adeguati ed opere pubbliche.
Nonostante la crisi abbiamo comunque molti cantieri in atto».
E sulle provincie invece, da molti ritenute fonte di
molti sprechi? Paolo Loddo non ha dubbi. «Terrei le 90 province storiche
in Italia e le 4 in Sardegna. Darei un supporto giuridico per il
funzionamento delle unioni dei comuni, oggi ingessate da leggi
contraddittorie. Piuttosto che spostare i dipendenti, sono orientato a
farli lavorare in rete tra i vari comuni per ottimizzare tempi di lavoro
e costi».
Nonostante la vicinanza con il capoluogo di regione e di
provincia, Ussana non è firmataria del protocollo tra gli enti locali
dell'Area Vasta. «Lavorerò – dice – perché Ussana entri nell'area vasta.
Ormai abbiamo l'università a 10 km l'aeroporto a 17 e la città a 22km
di superstrada. Dobbiamo riuscire ad entrare nel piano strategico dei
trasporti. Bisogna seminare oggi, i frutti si vedranno tra 10/15 anni».
E sul futuro come sindaco e capo dell'amministrazione
comunale il sindaco di Ussana ha le idee ben chiare. «Siamo al giro di
boa di metà mandato. Deciderò se e quando me lo chiederanno come
avvenuto nelle precedenti elezioni, se continueremo a lavorare bene e
con impegno vinceremo, chiunque sarà il candidato sindaco di turno. Ma
credo che sarà importante arrivare con risultati apprezzabili e con una
squadra forte e compatta».
Andrea Pala
fonte: www.castedduonline.it
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