venerdì 4 gennaio 2013

Il punto sui primi due anni e mezzo di Giunta. Parla il sindaco Paolo Loddo

Sono tante le amministrazioni comunali ormai giunte al giro di boa nel cagliaritano. Elette a maggio 2010, hanno ormai superato i primi due anni e mezzo. E per molte di loro è tempo di bilanci. Una di queste è Ussana, dove è sindaco il medico veterinario Paolo Loddo, esponente del Partito Democratico e vincitore delle elezioni con la lista La Nostra Ussana.

«È un onore che gli Ussanesi si siano riconosciuti nella nostra proposta amministrativa – dice il primo cittadino – con un consenso così ampio. Resta anche l'onere di amministrare in un periodo così difficile per l'Italia e ancora di più per la nostra Sardegna». Il sindaco è sempre un punto di riferimento per i suoi concittadini. A lui si rivolgono per i motivi più diversi e disparati. Al riguardo Paolo Loddo non ha dubbi. «Con i miei compaesani si è instaurato un bel rapporto, diretto e senza tanti giri di parole. Se devo rispondere in maniera affermativa a quanto mi viene chiesto, non ho problemi a rispondere in questo modo, altrimenti i no diretti sono quelli più apprezzati».

I social network, dai più noti come Facebook e Twitter, ai meno conosciuti dal grande pubblico, sono sempre più utilizzati. E i sindaci del territorio li usano sempre più. Anche Paolo Loddo è uno di essi, presente con un suo profilo su Facebook e su Twitter, dove risponde ai suoi concittadini e pubblica notizie di interesse generale. «Ci sono target diversi», risponde il sindaco di Ussana. «Facebook aiuta nella comunicazione dell'amministrazione in tempi ristretti verso tanta gente, ma preferisco parlare in pubblico in mezzo alla mia gente. Un colloquio a 4 occhi sicuramente risolve tante cose. Su Twitter ci sono ma non lo uso».

L'anno appena trascorso sarà ricordato, tra le tante cose, per i pesanti tagli imposti agli enti locali, con pesanti riduzioni ai trasferimenti di fondi verso i comuni. «Ussana ha subito come tutti», spiega il sindaco. «Abbiamo tagliato gli sprechi, lasciato l'Imu al minimo di legge. I cittadini hanno poche risorse, ed è meglio che li spendano loro facendo girare l'economia. Partecipiamo a tutti i bandi possibili per fornire servizi adeguati ed opere pubbliche. Nonostante la crisi abbiamo comunque molti cantieri in atto».

E sulle provincie invece, da molti ritenute fonte di molti sprechi? Paolo Loddo non ha dubbi. «Terrei le 90 province storiche in Italia e le 4 in Sardegna. Darei un supporto giuridico per il funzionamento delle unioni dei comuni, oggi ingessate da leggi contraddittorie. Piuttosto che spostare i dipendenti, sono orientato a farli lavorare in rete tra i vari comuni per ottimizzare tempi di lavoro e costi».

Nonostante la vicinanza con il capoluogo di regione e di provincia, Ussana non è firmataria del protocollo tra gli enti locali dell'Area Vasta. «Lavorerò – dice – perché Ussana entri nell'area vasta. Ormai abbiamo l'università a 10 km l'aeroporto a 17 e la città a 22km di superstrada. Dobbiamo riuscire ad entrare nel piano strategico dei trasporti. Bisogna seminare oggi, i frutti si vedranno tra 10/15 anni».

E sul futuro come sindaco e capo dell'amministrazione comunale il sindaco di Ussana ha le idee ben chiare. «Siamo al giro di boa di metà mandato. Deciderò se e quando me lo chiederanno come avvenuto nelle precedenti elezioni, se continueremo a lavorare bene e con impegno vinceremo, chiunque sarà il candidato sindaco di turno. Ma credo che sarà importante arrivare con risultati apprezzabili e con una squadra forte e compatta».

Andrea Pala
fonte: www.castedduonline.it

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