APPELLO AL VOTO DI UN SINDACO DEL PARTITO DEMOCRATICO
Quello che mi aspetto dal Governo Bersani
Quello che mi aspetto dal Governo Bersani
Sono Paolo Loddo, Sindaco di Ussana, un comune di 4300 abitanti a 20 km
da Cagliari, che si è trovato a combattere, come tutti i Sindaci, contro la
crisi e ora contro il patto di stabilità.
Viste le diverse difficoltà legate
al momento storico di profonda sfiducia credo si debba battere su un rilancio
economico fondato sui posti di lavoro con una produzione indirizzata verso beni
materiali quali prodotti della terra: agricoltura, zootecnica, trasformazione
in loco ed industria. Il contrario di quello che ha creato la stortura della
globalizzazione: delocalizzazione, disoccupazione, povertà, aumento del costo
dei generi primari e dell’energia. Bisogna arrestare la speculazione
finanziaria basata sui titoli spazzatura
e sullo sfruttamento dei lavoratori dei paesi più poveri che ha portato alla
svalutazione della forza lavoro Italiana ed Europea.
Quest’anno tutti i Comuni sopra i mille abitanti sono entrati nel patto di stabilità: “bilancio tecnico” e
zero spese, se non quelle obbligatorie per stipendi ed utenze. Bilanci resi ancora
più incerti per la mancata approvazione della “finanziaria regionale” e dall’incertezza
dei trasferimenti dello Stato.
Il patto di stabilità è uno strumento che rende difficile spendere i soldi anche quando si
hanno: siamo ormai commissariati finanziariamente, non abbiamo più i soldi un
tempo confluiti nel cosiddetto Fondo Unico.
In sintesi siamo senza strumenti per fronteggiare l’emergenza sociale dovuta
alla crisi economica.
Ormai abbiamo tagliato su tutto: rimborsi spese viaggi, borse di studio, spettacoli, feste, promozione
dei territori. Non avremo neppure la disponibilità delle quote di cofinanziamento
per i lavori pubblici già assegnati. Non abbiamo la certezza dei trasferimenti
dello Stato e della Regione. Eppure i mezzi per un rilancio del lavoro in Italia
ed in Sardegna sono nascosti proprio nelle somme bloccate con il patto di stabilità: sono circa 80
miliardi di euro nei soli Comuni e altrettanti sono nelle disponibilità
virtuali delle Provincie. Esistono Comuni che hanno decine di milioni di euro bloccati
che non possono spendere o, peggio, con i quali non hanno potuto pagare le imprese
che hanno iniziato i lavori, costringendole a chiudere e a licenziare.
Patto di stabilità uguale un mare
di soldi che se sbloccati darebbero
occupazione con opere necessarie alla collettività. Soldi che se investiti nei
nostri territori, senza nessuna speculazione, darebbero l’opportunità alle
imprese di riassumere le migliaia di dipendenti che hanno perso il lavoro con
la conseguente ripresa dell’economia reale.
Altra grande ingiustizia per un
Comune è stata l’IMU per ciò che riguarda le zone industriali: strappate ai Comuni
e requisite dal Governo. L’IMU delle zone industriali era il solo effetto del
tanto decantato federalismo fiscale
che rimaneva in Sardegna, specie per la grande industria con sede legale fuori
dalla Sardegna. Spariti anche quei soldi per i quali un Comune con zona
industriale poteva contare.
Chiediamo questo come Sindaci al
prossimo Governo Bersani: rivedere il patto di stabilità. Trovare la
possibilità di allentarlo e dare almeno la possibilità che i finanziamenti in
cassa siano spesi nei nostri territori.
Altro punto essenziale è quello di permettere,
o si creino le condizioni per farlo, a chi riceve ammortizzatori sociali di
svolgere mansioni di pubblica utilità nei Comuni di residenza. Potremmo cosi
provvedere alle manutenzioni delle proprietà comunali e dare servizi aggiuntivi
ai cittadini a costo zero pagati con
questi soldi pubblici.
In ultimo chiediamo vengano create le
condizioni per cui ci siano strumenti legislativi che permettano realmente il
funzionamento delle Unioni dei Comuni, al fine di poter veramente decentrare e
accorpare funzioni degli enti pubblici, cosa resa aleatoria dalla normativa
vigente poco chiara.
Raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013, portando la popolazione allo stremo e alla fame, credo non serva a nessuno, se non a dire: “l’intervento è riuscito perfettamente ma il paziente è morto.”
Perciò votiamo per l’Italia Giusta con
Pierluigi Bersani Premier
Paolo Loddo – Sindaco di Ussana
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