USSANA. La protesta finisce in Municipio, il sindaco Loddo incontra la Asl.
Medico in pensione, assalto al poliambulatorio.
Dopo il pensionamento del medico, ben 1300 pazienti di Ussana restano senza assistenza di base. La protesta finisce in Municipio, disagi e polemiche al poliambulatorio.
Milletrecento pazienti in cerca di un medico. È quello che sta succedendo a Ussana dove l'andata in pensione dello storico medico di base (uno dei quattro professionisti che esercitano nel centro del Basso Campidano) sta mettendo in crisi i pazienti che si sono trovati, da un giorno all'altro, senza l'assistenza sanitaria. Il dottor Giovanni Murgia ha raggiunto la meritata pensione dopo trentacinque anni di servizio.
La circostanza ha mandato nel panico milletrecento pazienti, rimasti di fatto senza medico. Tutto a causa della normativa che prevede, in questi casi, che debbano essere gli stessi pazienti a recarsi negli uffici della Asl e scegliere un altro medico.
LA SCELTA. I pazienti, insomma, che avevano creduto ad un trasferimento automatico ad altro medico, dovranno scegliersi il nuovo medico di fiducia. Il risultato sono state le centinaia di persone (molti dei quali sono anziani e diversi portatori di handicap) che hanno affollato il Poliambulatorio di Monastir. Inevitabili i disagi. Gli uffici sono andati in tilt, tra mugugni e proteste vibrate. Per i pazienti il pensiero è stato quello di non avere, seppure per qualche giorno, l'assistenza medica. Proteste e preoccupazioni sono arrivate anche al sindaco di Ussana Paolo Loddo che ha gestito in prima persona la situazione di disagio dei suoi concittadini. Loddo ha avuto un incontro col responsabile sanitario della Asl Geppi Cocco. La soluzione, sentiti i medici di base, è arrivata puntuale.
I TEMPI. «Entro tre settimane i pazienti vedranno completate, su appuntamento, tutte le pratiche alla media di cento utenti giorno per tre volte la settimana, esprimendo la libera scelta tra i medici di base di Ussana», spiega il sindaco Loddo.
L'ACCORDO. Raggiunto un accordo anche per l'immediato, il periodo di transizione. «Per tutto il mese di luglio i medici di base in via di assegnazione assicureranno le cure e le prescrizioni necessarie ai rispettivi pazienti, senza interrompere quindi l'assistenza medica di base», assicura il sindaco di Ussana Loddo. Così è tornata la tranquillità tra i milletrecento pazienti (ex del pensionato dottor Giovanni Murgia), che avevano temuto di vedere interrotta l'assistenza sanitaria.
Ignazio Pillosu
A margine dell'articolo, si tiene inoltre a precisare che il Sindaco Paolo Loddo aveva chiesto alla ASL che la modulistica per il cambio del medico venisse portata a Ussana e aveva inoltre reso disponbile la sede di Piazza Mercato (sede dell'ambulatorio di Igiene Pubblica e della Pediatra) al fine di evitare la trasferta a Monastir. Tutto ciò è stato però negato dalla stessa ASL. Registriamo comunque la svolta positiva della vicenda.
Medico in pensione, assalto al poliambulatorio.
Dopo il pensionamento del medico, ben 1300 pazienti di Ussana restano senza assistenza di base. La protesta finisce in Municipio, disagi e polemiche al poliambulatorio.
Milletrecento pazienti in cerca di un medico. È quello che sta succedendo a Ussana dove l'andata in pensione dello storico medico di base (uno dei quattro professionisti che esercitano nel centro del Basso Campidano) sta mettendo in crisi i pazienti che si sono trovati, da un giorno all'altro, senza l'assistenza sanitaria. Il dottor Giovanni Murgia ha raggiunto la meritata pensione dopo trentacinque anni di servizio.
La circostanza ha mandato nel panico milletrecento pazienti, rimasti di fatto senza medico. Tutto a causa della normativa che prevede, in questi casi, che debbano essere gli stessi pazienti a recarsi negli uffici della Asl e scegliere un altro medico.
LA SCELTA. I pazienti, insomma, che avevano creduto ad un trasferimento automatico ad altro medico, dovranno scegliersi il nuovo medico di fiducia. Il risultato sono state le centinaia di persone (molti dei quali sono anziani e diversi portatori di handicap) che hanno affollato il Poliambulatorio di Monastir. Inevitabili i disagi. Gli uffici sono andati in tilt, tra mugugni e proteste vibrate. Per i pazienti il pensiero è stato quello di non avere, seppure per qualche giorno, l'assistenza medica. Proteste e preoccupazioni sono arrivate anche al sindaco di Ussana Paolo Loddo che ha gestito in prima persona la situazione di disagio dei suoi concittadini. Loddo ha avuto un incontro col responsabile sanitario della Asl Geppi Cocco. La soluzione, sentiti i medici di base, è arrivata puntuale.
I TEMPI. «Entro tre settimane i pazienti vedranno completate, su appuntamento, tutte le pratiche alla media di cento utenti giorno per tre volte la settimana, esprimendo la libera scelta tra i medici di base di Ussana», spiega il sindaco Loddo.
L'ACCORDO. Raggiunto un accordo anche per l'immediato, il periodo di transizione. «Per tutto il mese di luglio i medici di base in via di assegnazione assicureranno le cure e le prescrizioni necessarie ai rispettivi pazienti, senza interrompere quindi l'assistenza medica di base», assicura il sindaco di Ussana Loddo. Così è tornata la tranquillità tra i milletrecento pazienti (ex del pensionato dottor Giovanni Murgia), che avevano temuto di vedere interrotta l'assistenza sanitaria.
Ignazio Pillosu
A margine dell'articolo, si tiene inoltre a precisare che il Sindaco Paolo Loddo aveva chiesto alla ASL che la modulistica per il cambio del medico venisse portata a Ussana e aveva inoltre reso disponbile la sede di Piazza Mercato (sede dell'ambulatorio di Igiene Pubblica e della Pediatra) al fine di evitare la trasferta a Monastir. Tutto ciò è stato però negato dalla stessa ASL. Registriamo comunque la svolta positiva della vicenda.
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