USSANA. Paolo Loddo è il candidato sindaco per il Pd: sarà il leader di una coalizione di centrosinistra che per ora conta sull'adesione dei Democratici e di Rifondazione comunista, ma presto potrebbe allargarsi alle altre forze progressiste e socialiste. La corsa per la conquista del palazzo civico è appena cominciata e il sodalizio degli ex diessini e margheritini scommette su un cavallo forte per arrivare a battere il centrodestra. Ora o mai più: sembra essere questo il motto delle truppe democratiche che si sono riunite venerdì sera per l'annuncio ufficiale. «Pensiamo ci siano tutti i presupposti - esordisce il segretario dei bersaniani, Gino Argiolas - per sfatare il tabù che ci vede sconfitti da ormai dieci anni nella competizione per arrivare alla guida del municipio di via Roma. Abbiamo scelto una persona che coniuga esperienza e novità». Il curriculum di Loddo - 41 anni, sposato, padre di un figlio - parla chiaro: due mandati trascorsi nell'aula consiliare del Monte Granatico, ex assessore comunale all'agricoltura ed un pedigree di tutto rispetto nella professione amministrativa. La partita è tutta da giocare e il candidato sindaco ne è consapevole:«Il lavoro che ci atttende è ancora lungo - agggiunge Loddo - stiamo uscendo da due mandati in cui il centrodestra ha lasciato Ussana allo sfascio. La lista dei fallimenti è più corposa di un elenco telefonico. Si pensi al piano di risanamento di Munserra, al club house di ls Osterias e il degrado delle scuole». Il messaggio è chiaro: «Su una cosa non ci sono dubbi - conclude il numero uno del centrosinistra - occorre voltare pagina per dare una sterzata dopo un immobilismo durato dieci annni. Il programma è ancora da elaborare ma in cima alle nostre idee c'è un nuovo piano urbanistico».
Luciano Pirroni
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