mercoledì 16 dicembre 2009

Gli operai dell'Inpredil restano in fabbrica

mercoledì 16 dicembre 2009

Da L'Unione Sarda:

Inpredil, 60 lavoratori in assemblea permanente
Da ieri mattina i sessanta dipendenti della fabbrica di laterizi Impredil, di San Sperate, sono in assemblea permanente. Una decisione che ha di fatto costretto l'azienda a interrompere le prime ferie forzate annunciate per sei lavoratori. La protesta, promossa a Cagliari davanti al palazzo regionale di viale Trento, insieme al sindacato degli edili Cgil, questa mattina si sposterà di nuovo all'interno della fabbrica, dove alle 10,30 si terrà un incontro per affrontare l'emergenza che rischia di far saltare le sessanta buste paga.
Un'assemblea allargata anche alle autorità politiche. Interverranno infatti il presidente della Provincia Graziano Milia (attesa la partecipazione anche di altri esponenti della Giunta e del Consiglio provinciale) e i sindaci del territorio. Di certo i primi cittadini di San Sperate Antonio Paulis, di Nuraminis Luciano Cappai, di Pimentel Alessandra Corongiu, di Ussana Emidio Contini, di Samatzai Alberto Pilloni, di Villasor Walter Marongiu, di Monastir Ignazio Puddu e di Sestu Aldo Pili.
Dice Chicco Cordeddu, segretario terrioriale Cgil edili: «Abbiamo respinto con forza l'ipotesi delle ferie forzate, continueremo a lavorare e produrre anche in autogestione, in attesa che nuovi imprenditori possano investire e acquisire i macchinari. Per noi i forni non devono essere spenti, li terremo accesi noi visto che ci sono commesse da soddisfare». I mattoni della Inpredil sono prodotto di alta qualità, nei magazzini non ci sono giacenze proprio perché le vendite sono sempre andate avanti senza conoscere crisi. Anche se le lettere di licenziamento per i lavoratori della fornace sono arrivate. I titolari, la famiglia Trois di Cagliari, ha deciso. Marco Fuccello, direttore generale della Inpredil, appena pochi giorni fa aveva riferito di «un passivo di circa 5,7 milioni di euro».
(MAURA PIBIRI)
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Da La Nuova Sardegna:

San Sperate. Questa mattina nuova protesta davanti ai cancelli della fabbrica di laterizi
I deputati del Pd all’Inpredil - Amalia Schirru: «Dobbiamo difendere settanta posti di lavoro» SAN SPERATE.
Non abbassano la guardia i lavoratori dell’Inpredil. Un nuovo presidio dei dipendenti della fabbrica di laterizi, ai bordi della Carlo Felice, è previsto oggi alle 10.30 davanti ai cancelli della fabbrica. L’annuncio arriva dai deputati sardi del Partito democratico che parteciperanno alla manifestazione: ‹‹Gli operai dello stabilimento, insieme alle organizzazioni sindacali e ai sindaci cominceranno una nuova mobilitazione in difesa dei 70 posti di lavoro››.
I parlamentari del centrosinistra, prima firmataria Amalia Schirru, auspicano una soluzione della vertenza: ‹‹L’Inpredil era, fino a qualche settimana fa - recita il documento - l’unica azienda del territorio che sembrava non essere interessata dalla crisi ma l’azienda deciso di chiudere i battenti». La deputata non esclude che la vicenda possa essere portata anche all’attenzione della Camera: ‹‹Nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori c’è da sperare che da parte dell’azienda, nonostante le difficoltà esistenti, come i debiti pregressi, i costi energetici, ci sia un attento ascolto dei lavoratori che chiedono l’approvvigionamento dei forni per mantenere la produzione, nonché il rispetto degli impegni per le commesse››.
I parlamentari dei democratici promettono un sostegno ai dipendenti in lotta per la salvaguardia del posto di lavoro: ‹‹In attesa di una verifica della situazione contabile e gestionale dell’azienda, come pure la messa a punto delle misure di sostegno richieste dal gruppo regionale del Pd alla Giunta vogliamo sperare che si continui a fare il possibile per salvare questa realtà produttiva», conclude il documento sottoscritto da Caterina Pes, Giulio Calvisi, Guido Melis, Siro Marroccu e Paolo Fadda.
(Luciano Pirroni)

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