lunedì 21 dicembre 2009

Elezioni comunali, il Pd candida Loddo

Paolo Loddo, veterinario, è il candidato sindaco proposto dal Pd per le prossime elezioni amministrative di Ussana. Il nome del giovane esponente del Partito Democratico, ex assessore all'agricoltura e all'ambiente, è stato annunciato ufficialmente nel corso dell'assemblea svoltasi nel circolo Pd in via Sant'Angelo. «Paolo Loddo è il capolista del Pd», scrive in una nota il segretario cittadino del Pd Gino Argiolas. «E' stato un lungo lavoro, ma pieno di entusiasmo perché c'è la consapevolezza di un gruppo forte che vuole amministrare nuovamente il nostro paese per tutti, e non per pochi», continua il leader del Pd che da un anticipo della campagna elettorale che si preannuncia accesa.


Ignazio Pillosu

domenica 20 dicembre 2009

Il centrosinistra rilancia la sfida con Paolo Loddo

USSANA. Paolo Loddo è il candidato sindaco per il Pd: sarà il leader di una coalizione di centrosinistra che per ora conta sull'adesione dei Democratici e di Rifondazione comunista, ma presto potrebbe allargarsi alle altre forze progressiste e socialiste. La corsa per la conquista del palazzo civico è appena cominciata e il sodalizio degli ex diessini e margheritini scommette su un cavallo forte per arrivare a battere il centrodestra. Ora o mai più: sembra essere questo il motto delle truppe democratiche che si sono riunite venerdì sera per l'annuncio ufficiale. «Pensiamo ci siano tutti i presupposti - esordisce il segretario dei bersaniani, Gino Argiolas - per sfatare il tabù che ci vede sconfitti da ormai dieci anni nella competizione per arrivare alla guida del municipio di via Roma. Abbiamo scelto una persona che coniuga esperienza e novità». Il curriculum di Loddo - 41 anni, sposato, padre di un figlio - parla chiaro: due mandati trascorsi nell'aula consiliare del Monte Granatico, ex assessore comunale all'agricoltura ed un pedigree di tutto rispetto nella professione amministrativa. La partita è tutta da giocare e il candidato sindaco ne è consapevole:«Il lavoro che ci atttende è ancora lungo - agggiunge Loddo - stiamo uscendo da due mandati in cui il centrodestra ha lasciato Ussana allo sfascio. La lista dei fallimenti è più corposa di un elenco telefonico. Si pensi al piano di risanamento di Munserra, al club house di ls Osterias e il degrado delle scuole». Il messaggio è chiaro: «Su una cosa non ci sono dubbi - conclude il numero uno del centrosinistra - occorre voltare pagina per dare una sterzata dopo un immobilismo durato dieci annni. Il programma è ancora da elaborare ma in cima alle nostre idee c'è un nuovo piano urbanistico».

Luciano Pirroni

mercoledì 16 dicembre 2009

Gli operai dell'Inpredil restano in fabbrica

mercoledì 16 dicembre 2009

Da L'Unione Sarda:

Inpredil, 60 lavoratori in assemblea permanente
Da ieri mattina i sessanta dipendenti della fabbrica di laterizi Impredil, di San Sperate, sono in assemblea permanente. Una decisione che ha di fatto costretto l'azienda a interrompere le prime ferie forzate annunciate per sei lavoratori. La protesta, promossa a Cagliari davanti al palazzo regionale di viale Trento, insieme al sindacato degli edili Cgil, questa mattina si sposterà di nuovo all'interno della fabbrica, dove alle 10,30 si terrà un incontro per affrontare l'emergenza che rischia di far saltare le sessanta buste paga.
Un'assemblea allargata anche alle autorità politiche. Interverranno infatti il presidente della Provincia Graziano Milia (attesa la partecipazione anche di altri esponenti della Giunta e del Consiglio provinciale) e i sindaci del territorio. Di certo i primi cittadini di San Sperate Antonio Paulis, di Nuraminis Luciano Cappai, di Pimentel Alessandra Corongiu, di Ussana Emidio Contini, di Samatzai Alberto Pilloni, di Villasor Walter Marongiu, di Monastir Ignazio Puddu e di Sestu Aldo Pili.
Dice Chicco Cordeddu, segretario terrioriale Cgil edili: «Abbiamo respinto con forza l'ipotesi delle ferie forzate, continueremo a lavorare e produrre anche in autogestione, in attesa che nuovi imprenditori possano investire e acquisire i macchinari. Per noi i forni non devono essere spenti, li terremo accesi noi visto che ci sono commesse da soddisfare». I mattoni della Inpredil sono prodotto di alta qualità, nei magazzini non ci sono giacenze proprio perché le vendite sono sempre andate avanti senza conoscere crisi. Anche se le lettere di licenziamento per i lavoratori della fornace sono arrivate. I titolari, la famiglia Trois di Cagliari, ha deciso. Marco Fuccello, direttore generale della Inpredil, appena pochi giorni fa aveva riferito di «un passivo di circa 5,7 milioni di euro».
(MAURA PIBIRI)
* * * * * * * * * *

Da La Nuova Sardegna:

San Sperate. Questa mattina nuova protesta davanti ai cancelli della fabbrica di laterizi
I deputati del Pd all’Inpredil - Amalia Schirru: «Dobbiamo difendere settanta posti di lavoro» SAN SPERATE.
Non abbassano la guardia i lavoratori dell’Inpredil. Un nuovo presidio dei dipendenti della fabbrica di laterizi, ai bordi della Carlo Felice, è previsto oggi alle 10.30 davanti ai cancelli della fabbrica. L’annuncio arriva dai deputati sardi del Partito democratico che parteciperanno alla manifestazione: ‹‹Gli operai dello stabilimento, insieme alle organizzazioni sindacali e ai sindaci cominceranno una nuova mobilitazione in difesa dei 70 posti di lavoro››.
I parlamentari del centrosinistra, prima firmataria Amalia Schirru, auspicano una soluzione della vertenza: ‹‹L’Inpredil era, fino a qualche settimana fa - recita il documento - l’unica azienda del territorio che sembrava non essere interessata dalla crisi ma l’azienda deciso di chiudere i battenti». La deputata non esclude che la vicenda possa essere portata anche all’attenzione della Camera: ‹‹Nell’esprimere la solidarietà ai lavoratori c’è da sperare che da parte dell’azienda, nonostante le difficoltà esistenti, come i debiti pregressi, i costi energetici, ci sia un attento ascolto dei lavoratori che chiedono l’approvvigionamento dei forni per mantenere la produzione, nonché il rispetto degli impegni per le commesse››.
I parlamentari dei democratici promettono un sostegno ai dipendenti in lotta per la salvaguardia del posto di lavoro: ‹‹In attesa di una verifica della situazione contabile e gestionale dell’azienda, come pure la messa a punto delle misure di sostegno richieste dal gruppo regionale del Pd alla Giunta vogliamo sperare che si continui a fare il possibile per salvare questa realtà produttiva», conclude il documento sottoscritto da Caterina Pes, Giulio Calvisi, Guido Melis, Siro Marroccu e Paolo Fadda.
(Luciano Pirroni)

mercoledì 9 dicembre 2009

Incarichi facili, bufera in Comune

Ussana. Ex assessore chiede lumi al sindaco su presunti abusi e affidamento di progetti
Sedda: capannone agricolo trasformato in sala ricevimenti
Sui presunti abusi presentate in Consiglio tre interrogazioni. Il sindaco Contini: «Non ho niente da dichiarare».

Fango sul sindaco di Ussana, Emidio Contini, per presunti incarichi facili ad un unico progettista e per presunti abusi edilizi. «Un numero abnorme di progetti per conto dell'Amministrazione comunale affidati alla stessa persona, e autorizzazioni edilizie rilasciate per la costruzione di capannoni agricoli trasformati in abitazioni e, persino, in sala ricevimenti», è lo scenario tratteggiato da Baldovino Sedda, ex vicesindaco ed assessore ai Servizi sociali, autore di tre interrogazioni consiliari. Sedda, fino a qualche mese fa assessore del Servizi sociali della Giunta guidata dal sindaco Contini, prende spunto da un articolo comparso sull'Unione Sarda qualche settimana fa su presunti abusi e destinazione diversa degli immobili rispetto alla concessione, a Sinnai. Quanto denunciato da Baldovino Sedda è grave: «Ho il fondato sospetto che anche a Ussana siano state rilasciate autorizzazioni per costruzioni finalizzate all'attività agricola, ma che queste non siano state pienamente rispettate», scrive Sedda nella prima delle tre interrogazioni, dove invita il sindaco, anche in qualità di assessore all'Urbanistica, «ad attivare urgenti ed adeguati accertamenti». A Sinnai, dove nel mirino dei carabinieri ci sarebbero 150 case costruite in campagna, gli inquirenti si erano mossi in seguito ad alcune segnalazioni anonime giunte in caserma. I ricoveri per attrezzi, previsti dalla concessione edilizia, si sarebbero trasformati in alcuni casi in case a due piani, e ville con piscina e giardino di migliaia di metri quadrati. Situazioni simili anche a Ussana? Baldovino Sedda, Istruttore superiore della Polizia di Stato in pensione, ha più di qualche sospetto e nell'ultima interrogazione consiliare, inviata anche al Prefetto di Cagliari, è anche più preciso. «Dopo la prima interrogazione del sottoscritto è emerso che anche a Ussana siano presenti situazioni simili a quelle di Sinnai», denuncia Baldovino Sedda secondo cui, nelle campagne ussanesi, dietro la maschera di capannone agricolo, esisterebbe anche «una vera e propria sala ricevimenti». Un illecito, insomma, a danno «dei locali pubblici regolari». «Non ho niente da dichiarare», risponde al telefono Emidio Contini. Un segnale di difficoltà? Meno di due mesi fa il sindaco di Ussana, aveva visto la sua Giunta perdere pezzi. Lo strappo, avvenuto in consiglio, aveva portato alle dimissioni di Claudia Orgiano, Baldovino Sedda e Gianluigi Contini, mentre Giancarlo Loddo (assessore al Bilancio defenestrato da Contini) era stato sostituito con Efisio Meloni. «Sono venute meno le condizioni per lavorare, da parte del sindaco ho notato atteggiamenti ostili alle normali richieste del servizio, e mie personali a danno dell'utenza già debole e priva di protezione»: così Baldovino Sedda motivava le sue dimissioni dalla Giunta, ad ottobre scorso, che gia allora sembravano nascondere contrasti più profondi. Di «mancanza fiducia nei confronti della Giunta», parlava invece Claudia Orgiano. Baldovino Sedda sgombra oggi il campo dal sospetto di ritorsione politica («sto solo facendo il mio dovere di consigliere») nei confronti del sindaco Contini che, dopo la fuga dalla Giunta che ha posto a serio rischio la sua maggioranza, deve fare fronte alle accuse su presunti abusi edilizi e sugli incarichi di progettazione.


IGNAZIO PILLOSU


mercoledì 2 dicembre 2009

Terra cruda: paesaggio sostenibile dal 10 al 12 dicembre 2009 a Ussana

BIOEDILIZIA - La terra cruda: paesaggio sostenibile
L’Associazione Nazionale Città della Terra Cruda, in occasione dell’Assemblea dei Soci per l’anno 2009, organizza l’iniziativa:
Terra cruda: paesaggio sostenibile dal 10 al 12 dicembre 2009 a Ussana
Ex Montegranatico – Ussana
Programma:
- Giovedì 10 dicembre 2009, ore 16:00
Riunione del Comitato scientifico dell’Associazione per discutere della proposta di legge “Disposizioni per la promozione delle costruzioni in terra cruda”. Sarà presente l’On. Amalia Schirru.
- Venerdì 11 dicembre 2009, ore 9:30
Convegno Nazionale: Efficienza energetica e sostenibilità dell’architettura in terra cruda

Saluti
Emidio Contini – Sindaco di Ussana
Ennio Cabiddu – Presidente Associazione Nazionale Città della terra cruda
Manuela Grecchi (Politecnico di Milano Dip. BEST): Metodologie per il recupero sostenibile ed esempi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici.
Maria Cristina Forlani e Maria Mascarucci (Facoltà di Architettura di Pescara, DiTac): Terra cruda e sostenibilità, ricerca del DiTac.
Gaia Bollini (Consulente energetico CasaClima): Esperienza CasaClima.
Patricia Ferro (Kyoto club): La certificazione energetica in Italia. Esperienze a confronto.
Roberto Ricciu (Facoltà di Architettura di Cagliari, DIMECA): Misure per l’efficienza energetica degli edifici.
Giuseppe Desogus e Valeria Saiu (Facoltà di Architettura di Cagliari, DipArch): Monitoraggi per la certificazione energetica degli edifici in terra cruda della Sardegna.
Salvatore Mura (Facoltà di Architettura di Cagliari, DIMECA): Prospettive di efficientamento energetico per gli edifici in terra cruda della Sardegna.
Matteo Brioni (Brioni laterizi): Certificazione di elementi in terra cruda.
Daniela Ducato (Edilana): Sostenibilità ambientale dei prodotti per l’edilizia e l’architettura in lana di pecora.
Conclusioni: Gabriele Asunis (Assessore regionale degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica)

Ore 17,00 Riunione del Collegio dei revisori dei conti
Ore 18,00 Riunione del Consiglio direttivo

- Sabato 12 dicembre 2009, ore 10:00
Assemblea dei Soci Città della terra cruda

L’Assemblea dei soci è stata convocata tra l’altro per l’elezione del Presidente e del Consiglio direttivo dell’Associazione oltre a discutere le modifiche da apportare allo Statuto e la relazione programmatica per l’anno 2010.
Per l’occasione i Comuni di Ussana, Villasor, San Sperate e l’Unione dei Comuni del Basso Campidano organizzano eventi culturali e di promozione del territorio rivolti in modo particolare agli ospiti provenienti dalle altre regioni.

martedì 1 dicembre 2009

Ussana: 12 consiglieri e 3 assessori?

Enti locali, si cambia: dal tetto agli ai tagli delle poltrone. Ecco tutte le novità.
Il governo mette mano al testo unico sull'ordinamento degli enti locali con l'obiettivo di una riduzione dei costi della politica locale e lo fa con un emendamento alla Finanziaria. Tra le novità che il testo prevede, troviamo un taglio netto al numero di componenti di giunte e consigli comunali e provinciali e la stretta sugli stipendi dei consiglieri regionali. Ecco tutte le novità
TAGLIO CONSIGLIERI COMUNALI E PROVINCIALI
Taglio del numero dei consiglieri comunali e provinciali, alla scadenza degli attuali mandati. I consigli comunali avranno 8 membri per i comuni fino a mille abitanti, 10 sopra i mille, 12 sopra i tremila, 15 sopra i diecimila, 22 sopra i 30mila, 32 sopra i centomila, 37 sopra i 250mila, 40 sopra i 500mila abitanti e 45 nei comuni con oltre 1 milione di abitanti.
Nelle Province, non potranno esservi più di 20 consiglieri fino a 300mila abitanti, 24 fra 300mila e 700mila, 30 fra 700mila e 1,4 milioni di abitanti, e 36 oltre il milione e 400mila abitanti.
STRETTA SU ASSESSORI COMUNI E PROVINCE
La Giunta comunale e provinciale continuerà ad essere composta dal sindaco e dal presidente della provincia, ma viene ridotto il numero degli assessori.
Le giunte non potranno avere più di 2 assessori nei comuni fino a tremila abitanti, 3 assessori fra tremila e trentamila, 5 fra 30mila e centomila, 8 tra centomila e 250mila e nei capoluoghi di provincia, 9 fra 250mila e 500mila, 10 tra 500mila e 1 milione di abitanti e 12 assessori nei comuni con oltre 1 milione di abitanti.
Nei Comuni con meno di 3mila abitanti, il sindaco, in alternativa alla nomina degli assessori, può delegare l'esercizio a due consiglieri. Quanto alle giunte provinciali, sarà di 4 assessori nelle Province cui sono assegnati 20 consiglieri, 6 per quelle cui sono assegnati 24 consiglieri, 10 per quelle cui sono assegnati 36 consiglieri.
STRETTA SU STIPENDI CONSIGLIERI REGIONI
L'importo "degli emolumenti e delle utilità, ivi compresei l'indennità di funzione, l'indennità di carica, l'indennità di fine mandato, la diaria, il rimborso spese, l'assegno vitalizio a qualcunque titolo percepiti dai consiglieri reigonali in virtù del loro mandato, non possono eccedere complessivamente, in alcun caso, l'indennità che spetta ai membri del Parlamento".
STOP SOLDI A COMUNITA' MONTANE DA STATO
A partire dal 2010 saranno le Regioni, con propria legge, a decidere la soppressione di "Comunità montane, isolane e di arcipelago". E dal Testo unico Non solo: "lo Stato cessa di concorrere al finanziamento delle comunità montane". Sono considerati comuni montani i Comuni in cui "almeno il 75% del territorio si trovi al di sopra dei 600 metri sopra il livello del mare".
CIRCOSCRIZIONI VENGONO SOPPRESSE
Sono soppresse anche le circoscrizioni di decentramento comunale, eccetto che per i Comuni con popolazione superiore a 180mila abitanti e per le città metropolitane per cui tuttavia si prevede una stretta nel numero dei componenti che avranno "esclusivamente un unico gettone di presenza" e "in nessun caso" con un importo superiore a quello di un consigliere comunale.
ABOLIZIONE DIFENSORE CIVICO COMUNI
Viene abolita la figura del difensore civico, ad eccezione di quello delle Province. Le funzioni dei difensori civici comunali potranno essere attribuite ai difensori civici provinciali e si chiameranno 'difensori civici territoriali'. Sono salvi, fino alla "scadenza del proprio incarico", i difensori civici già eletti.