giovedì 9 luglio 2009

ENI: DIANA E PASSONI (PD), CHIUSURA PORTO TORRES ATTO IRRESPONSABILE

''La chiusura dello stabilimento di Porto Torres è un atto irresponsabile e inqualificabile dell'Eni che dimostra la totale subalternità del Governo a queste decisioni che continuano a penalizzare la Sardegna. E meno male che Berlusconi e Scajola, assieme al presidente Cappellacci, non solo in campagna elettorale, ma anche recentemente hanno garantito la salvaguardia della chimica sarda''.
Lo affermano, con una nota congiunta il consigliere regionale della Sardegna del Pd Giampaolo Diana e il commissario regionale dei democratici Achille Passoni, a proposito della decisione dell'Eni di chiudere l'impianto di cracking di Porto Torres per due mesi a partire dal 1° di agosto.
''Siamo di fronte all'ennesima presa in giro ai danni dei lavoratori sardi -affermano Diana e Passoni- che con questo provvedimento vedono cancellate le prospettive per il futuro. A questo punto è necessario, come il Partito Democratico chiede da tempo, una mobilitazione della regione Sardegna per respingere questo scellerato provvedimento''.
''In questo senso -aggiungono- noi accogliamo positivamente l'invito del presidente Cappellacci di partecipare alla riunione della Giunta regionale che si svolgera' domani pomeriggio a Roma alle 18 a cui sono stati invitati i parlamentari sardi e tutti i capigruppo in Consiglio regionale''. ''Noi ci saremo -proseguono i due esponenti del Pd sardo- e ribadiremo la necessità di rigettare con molta fermezza questa decisione e chiederemo al presidente della regione di farsi interprete della volonta' di tutti i partiti, delle istituzioni, delle forze sociali affinché -concludono- chieda al governo di pretendere dall'Eni che i siti chimici sardi, anche con gli opportuni finanziamenti, abbiano una valenza nazionale nel paese. Chiediamo inoltre alla Regione che faccia la sua parte''.

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