domenica 14 dicembre 2008

SCIOPERO RIUSCITO

Grandissima partecipazione non solo allo sciopero generale ma anche alle manifestazioni che si sono tenute in 108 città italiane, indette dalla Cgil e alle quali hanno partecipato non soltanto i lavoratori del sindacato di Epifani ma anche i movimenti, gli studenti, i migranti.
A Cagliari i lavoratori del petrolchimico di Porto Torres, con uno striscione contro la chiusura dell'impianto delle Polimeri Europa e un altro che dice "Eni non scalda, brucia", hanno aperto il corteo (sono state calcolate oltre 15 mila presenze) partito dopo le 10 da piazza Giovanni in occasione dello sciopero generale proclamato dalla Cgil contro la politica economica del Governo. Nell'isola (unica regione del Mezzogiorno dove è stato tenuto un corteo) la protesta è stata di otto ore e non quattro come in tutta Italia, per sottolineare la gravità della crisi.
I manifestanti, provenienti dalle otto province sarde, rappresentanti delle industrie in crisi, esponenti delle istituzioni e studenti, hanno attraversato le vie del centro di Cagliari, diretti in piazza del Carmine dove a fine mattinata c'è stato l'intervento conclusivo del segretario nazionale Agostino Megale.
"Siamo di nuovo in piazza perché finora non abbiamo avuto risposte per superare la crisi, in particolare dal Governo -ha spiegato il segretario generale della Cgil sarda, Giampaolo Diana-. Stiamo chiedendo di operare come è accaduto in altri paesi europei, come Germania, Francia e Spagna, dove sono state utilizzate ingenti risorse pubbliche. In Sardegna, poi, la crisi è ancora più devastante e forse qualcuno non capisce cioè che può succedere con ulteriori chiusure nell'industria".

4 commenti:

Unknown ha detto...

SCIOPERO RIUSCITO????
Mentre il Titanic affonda l’orchestrina continua a suonare.

Saluti a.m.

Anonimo ha detto...

Riuscito nel senso che ha partecipato molta gente, non nel senso che il Governo ha iniziato a fare il bene del Paese perchè i lavoratori sono scesi in piazza.
Questa partecipazione significa purtroppo che c'è molto disagio, ma anche che la gente non vuole subirlo passivamente, mi sembra il minimo... non credo che sarebbe stato meglio restare a casa.
Qual'è in questo momento l'alternativa,oltre le manifestazioni di dissenso popolari ?

Ciao, Matilde

Unknown ha detto...

“PIAZZE PIENE URNE VUOTE” slogan usato negli anni 70 dagli esponenti della DC, al potere per 50 anni.
Il mio commento su in alto non è una critica allo sciopero, ma una critica a questo sciopero/monco. Al posto della CGIL avrei atteso la primavera del 2009, nel frattempo avrei lavorato per ricucire con le altre sigle, compresa l’Ugl, purtroppo si è creato uno scollamento pericoloso che non farà certo bene ai lavoratori, nientemeno hanno disertato alcuni importanti esponenti del PD.
Saluti, a.m.

Anonimo ha detto...

Si, l'avevo capito che non era una critica, però ora rimproveri alla cgil di aver agito da sola... ma se gli altri sbagliano deve sbagliare anche la cgil in nome di una unità sindacale che serve a cosa, a far credere ai lavoratori che il sindacato è forte e che quando si siede al tavolo di contrattazione col governo ha ancora il potere di porre le sue condizioni? Così non è, e la cgil molto umilmente lo riconosce e cerca di rafforzarsi coinvolgendo direttamente i lavoratori.
Per quanto riguarda le urne poi, saranno di nuovo piene quando ci sarà più chiarezza, coerenza e correttezza in quei partiti della sinistra che ideologicamente stanno tanto a cuore a me e a tanti altri, ma che di fatto continuano a deluderci...

a.m., un saluto cordiale