martedì 9 dicembre 2008

SCIOPERO GENERALE

La CGIL davanti al drammatico incalzare della crisi in Italia, in Europa, nel mondo e alle risposte sbagliate e inadeguate del Governo Nazionale

RIVENDICA

-riduzione del prelievo fiscale su salari e pensioni
-detassazione tredicesime di salari e pensioni: 500 euro nel mese di
dicembre
-estensione platea dei pensionati che ricevono la quattordicesima
-riordino ed estensione degli ammortizzatori sociali e sostegno ai
-processi di formazione e riqualificazione
-riduzione requisito assicurativo per l’accesso alle indennità di
disoccupazione
-investimenti infrastrutturali cantierabili da subito
-sostegno agli investimenti e politica industriale
-modifica tasso mutui casa e sostegno del Tesoro per il loro alleggerimento
-stop agli aumenti di tariffe, rette, contributi e tickets
-no al taglio dei fondi a Scuola, Università, Enti di ricerca e alla trasformazione degli Atenei in fondazioni private
-nuove risorse per la ricerca pubblica e per la stabilizzazione dei precari

In Sardegna, per la struttura sociale e per la devastante situazione industriale, la crisi avrà conseguenze drammatiche, quindi, la CGIL Sarda alla Regione

CHIEDE

-incisive politiche attive per il lavoro
-utilizzo immediato delle risorse disponibili per dare impulso al sistema produttivo
-politiche industriali adeguate a mantenere e potenziare il settore, sviluppando l’innovazione tecnologica
-accelerazione sostanziale della capacità di spesa
-rafforzamento interventi per famiglie, giovani e anziani

fonte: www.cgil.it/cagliari

2 commenti:

desaparecido ha detto...

per mescolare le già agitate acque della castroneria berlusconiana è stato riportato in auge il sempre comodo litigio BOSSI-BERLUSCONI;
ieri le TV del capo Berlusconi non hanno fatto riferimenti seri allo scipero di oggi, han optato per solite balle...non che mi aspettassi il contrario...ma quando 10 canali televisivi irrompono col TG-COM c'è da farsi esplodere i membri

Anonimo ha detto...

Mi sembra che il risultato dello sciopero, in termini di partecipazione, sia stato ottimo. Mi dispiace che ancora una volta gli altri più importanti sindacati nazionali non abbiano aderito ad una iniziativa che si proponeva di esprimere il forte malcontento popolare e la richiesta di risposte adeguate alle istanze dei cittadini meno tutelati dal nostro sistema.
E' molto importante che il governo capisca che gli sta mancando il consenso popolare, anche se non lo ammetteranno mai, ma almeno lo sanno e si spera che agiscano di conseguenza.