sabato 23 agosto 2008

Clandestini nel suo capannone: nei guai un assessore leghista

Predicano bene, ma razzolano molto male. I leghisti urlano contro l'immigrazione clandestina e nel frattempo sfruttano gli stessi immigrati per arricchirsi.
Faceva così anche Roberto Zanetti, assessore della Lega alle Attività produttive e presidente degli artigiani di Cartigliano, comune in provincia di Vicenza. Nel capannone di sua proprietà la Guardia di Finanza di Bassano del Grappa ha scoperto un laboratorio di confezionamento di abbigliamento con nove cinesi costretti a lavorare in condizioni pietose.
L'assessore adesso cerca di difendersi dicendosi sconcertato. «Questa storia mi toglie 10 anni di vita, io non ne sapevo niente».
Dopo aver effettuato una serie di controlli nei giorni precedenti, i finanzieri della Compagnia di Bassano sono entrati in azione all'una di notte di mercoledì. Nell'immobile c'erano 9 asiatici. A finire in manette sono state la donna cinese che gestiva il laboratorio, immigrata regolarmente in Italia, e due operai sui quali pendeva già un provvedimento di espulsione, arrestati per violazione della legge (pensa un po') Bossi-Fini. Tre erano regolari, di altri tre non avevano documenti.
Gli operai lavoravano giorno e notte in mezzo a puzza e rumore. Ma nel capannone erano completamente segregati dormendo in due stanzette nascoste dietro un armadio con un solo e lurido wc. Gli otto vivevano come schiavi: lavoravano tutta la notte, non uscivano mai. La "direttrice", almeno, aveva una camera tutta per sè.
«Quando siamo arrivati hanno iniziato a correre e a gridare, ma la cosa che ci ha colpito di più - spiega il capitano Danilo Toma della compagnia di Bassano del Grappa - è stato il doppio fondo che abbiamo trovato su un muro. Da una botola si accedeva alle stanze, di cui una piccolissima, pochi metri quadri con i letti ammassati e un puzzo incredibile».
Per quanto riguarda la posizione dell'assessore, il capitano spiega: «Come il fratello, al momento non è indagato, anche perché il contratto di affitto era regolare». Difficile però credere che la famiglia Zanetti non fosse al corrente di cosa stesse accadendo nel capannone. «La casa dei Zanetti dista poche centinaia di metri», osserva il capitano. In più, non è la prima volta che nel profondo Nord est leghista vengono scoperti laboratori clandestini: «Di casi simili anche in zona ne abbiamo scoperti parecchi», ricorda il capitano.
Zanetti da parte sua cerca di difendesi. «La cinese titolare - spiega Roberto Zanetti - era venuta da noi la scorsa primavera; era stata costretta ad abbandonare la precedente sede, ne cercava un'altra e aveva saputo del nostro capannone. Era iscritta alla Camera di Commercio e, a quanto ci constava, i suoi dipendenti erano a posto con il permesso di soggiorno. Insomma, sembrava tutto in regola e abbiamo perfezionato la locazione, alla luce del sole».
Peccato che "alla luce del sole" però non lavorassero i cinesi. E Zanetti ne era al corrente. «Parevano invisibili - continua l'assessore vicentino - lavoravano di notte, come formiche, non disturbavano. Cosa combinassero là dentro, non lo sapevamo: avevano messo subito le tende alle finestre e non aprivano a nessuno. Consideravamo l'affitto che ci pagavano una sorta di compensazione: in fondo, è proprio per colpa della Cina che abbiamo cessato la nostra attività originaria».
È rimasto «sorpreso e sconcertato» anche il sindaco leghista di Cartigliano, Germano Racchella, nell'apprendere che il capannone dove è stato scoperto un laboratorio cinese clandestino è di proprietà di un suo assessore. «Una bella mazzata - commenta il primo cittadino - Sono sorpreso più come leghista che come sindaco», dice orgogliosamente. Racchella non ha ancora sentito il suo assessore e collega di partito Roberto Zanetti e non lo farà prima di sera. «Ho convocato una riunione - spiega il sindaco - vedremo cosa uscirà dall'incontro».

4 commenti:

sbirulino ha detto...

complimenti all'assessore leghista ,dopo tante battaglie contro i clandestini ,ecco che succede un guaio ,mah ,vediamo adesso se il senatur si fà sentire per sputare qualche sentenza e fare dei gesti contro un uomo del suo esercito ! strano che la tv ,e in particolare canale 5 non abbia dato questa notizia ,almeno io,non l'ho sentita ,fosse successo a qulcuno di sinistra.....EDIZIONE STRAORDINARIA !!!!!

sbirulino ha detto...

scusate l'errore ,volevo scrivere qualcuno ,e non qulcuno .è un pò dura riprendere dopo un periodo di ferie ,ma si sà ,troppo riposo fà male .ciao .

Anonimo ha detto...

Questo assessore è come minimo un opportunista, ma com'è possibile che non avesse capito che in quel locale stavano svolgendo attività illecite ? Il fatto è che quello che gli interessava era di prendere i soldi dell'affitto punto e basta. Però la cosa non mi meraviglia, i leghisti sono contro l'immigrazione, clandestina e non, sopratutto per motivi economici, oltre che culturali (dicono), solo che non riuscendo a fermarla cercano di avvantaggiarsene come possono. Quello che indigna di più è che protagonista della vicenda sia un amministratore pubblico.
Ma d'altra parte quello dello sfruttamento degli immigrati è un problema diffuso in tutta Italia, e molti nostri connazionali vi sono coinvolti. E ci sarebbe da parlare in particolare delle vittime più indifese di questi ........ (definiteli voi), e cioè delle donne e dei bambini, e della complicità di chi incentiva certe attività direttamente, come gli uomini che vanno con le prostitute (quasi tutte costrette ad esserlo), mentre per i lavoranti agricoli per es. si può dare la colpa sopratutto agli scarsi controlli, perchè chi può sapere se le patate che stai comprando sono state raccolte da un operaio sottotutelato, sottopagato, sfruttabile e ricattabile (perchè clandestino)o da uno pagato secondo CCLN ? Quello che penso io è che l'immigrazione faccia comodo a molti sopratutto se clandestina e lo dimostra il fatto che ancora non ci sia una normativa efficace a riguardo, anzi, io credo che lo scopo delle leggi attuali sia proprio quello di produrre una manodopera a bassissimo costo in quanto “clandestina”, in modo da consentire un abbattimento del livello dei salari e la dequalificazione della manodopera, a scapito dei lavoratori locali e a vantaggio degli imprenditori. Chi non è attento nel valutare la questione vede gli immigrati come dei 'crumiri' che contribuiscono a minare il sistema di diritti individuali e collettivi dei lavoratori, e che vanificano le conquiste salariali acquisite grazie soprattutto alle lotte sindacali e civili combattute nel nostro paese negli ultimi decenni.
Cerchiamo invece non fermarci alle apparenze...
Ciao
Matilde

desaparecido ha detto...

Ieri ho letto sul primo giornale satirico della Sardegna che Calderoli è interessato al benessere della Sardegna...questi della lega nord vogliono rinchiuderci nei loro capannoni!...