Quattro stanze, da due letti ciascuna, cucina, mensa e salone per la socializzazione: sono i numeri, piccoli ma significativi, del nuovo centro per la cura delle tossicodipendenze sorto a Ussana. A Cumbiriandria, nell'ex ovile comunale costruito quarant'anni fa, le greggi non sono mai arrivate e ora, con un lavoro di riconversione finanziato dalla Asl 8 di Cagliari, nasce il centro che ospiterà ben altro genere di pecorelle. Quelle che hanno smarrito la loro strada inseguendo la droga o l'alcol, e che gli operatori come Gino Argiolas, operatore del Servizio tossicodipendenze della Asl 8 e coordinatore del nuovo Centro crisi di Cumbiriandria, aiuteranno «nel percorso di recupero e reinserimento».
«È la prima struttura pubblica del genere in Sardegna che nasce dalla collaborazione tra Comune di Ussana, che ha messo a disposizione la struttura, e il Servizio tossicodipendenze della Asl che la gestirà», il coordinatore Gino Argiolas, ussanese, operatore del Sert, presenta il nuovo Centro crisi che vedrà all'opera un'équipe di specialisti di prim'ordine: «Un medico, due psicologi, quattro educatori professionali e due infermieri». Tutti al servizio degli otto soggetti che saranno ospitati nella struttura che riempie di soddisfazione anche il sindaco di Ussana Emidio Contini. «Il Comune ha messo a disposizione della Asl 8 una vecchia struttura mai entrata in funzione e che ora, nella sua nuova veste, diventerà strategica per il territorio», commenta Contini che evidenzia la «ricaduta occupazionale della nuova struttura a Ussana». Un tasto che interessa, quello dei posti di lavoro, anche Paolo Loddo, capogruppo dell'opposizione in consiglio e candidato sindaco per il centrosinistra alle prossime amministrative. «Si tratta di un centro fondamentale per quelle persone al centro di un percorso di recupero dalla dipendenza di alcol e droga», sostiene Loddo, «e in grado di garantire alcuni posti di lavoro per gli ussanesi».
I primi sono già arrivati, con la cooperativa locale che gestirà il servizio mensa del Centro inaugurato sabato scorso, e che mette tutti d'accordo. A parte la nota stonata del mancato invito al taglio del nastro sollevata da Paolo Loddo. «Il sindaco Contini non ci ha invitati all'inaugurazione, ci dispiace, ma questo non toglie nulla all'importanza strategica di questa struttura», dice Loddo.
fonte: http://giornaleonline.unionesarda.ilsole24ore.com
«È la prima struttura pubblica del genere in Sardegna che nasce dalla collaborazione tra Comune di Ussana, che ha messo a disposizione la struttura, e il Servizio tossicodipendenze della Asl che la gestirà», il coordinatore Gino Argiolas, ussanese, operatore del Sert, presenta il nuovo Centro crisi che vedrà all'opera un'équipe di specialisti di prim'ordine: «Un medico, due psicologi, quattro educatori professionali e due infermieri». Tutti al servizio degli otto soggetti che saranno ospitati nella struttura che riempie di soddisfazione anche il sindaco di Ussana Emidio Contini. «Il Comune ha messo a disposizione della Asl 8 una vecchia struttura mai entrata in funzione e che ora, nella sua nuova veste, diventerà strategica per il territorio», commenta Contini che evidenzia la «ricaduta occupazionale della nuova struttura a Ussana». Un tasto che interessa, quello dei posti di lavoro, anche Paolo Loddo, capogruppo dell'opposizione in consiglio e candidato sindaco per il centrosinistra alle prossime amministrative. «Si tratta di un centro fondamentale per quelle persone al centro di un percorso di recupero dalla dipendenza di alcol e droga», sostiene Loddo, «e in grado di garantire alcuni posti di lavoro per gli ussanesi».
I primi sono già arrivati, con la cooperativa locale che gestirà il servizio mensa del Centro inaugurato sabato scorso, e che mette tutti d'accordo. A parte la nota stonata del mancato invito al taglio del nastro sollevata da Paolo Loddo. «Il sindaco Contini non ci ha invitati all'inaugurazione, ci dispiace, ma questo non toglie nulla all'importanza strategica di questa struttura», dice Loddo.
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